r avél'l/BOLLE'ITI N0 b Un altro gruppo di giovani, tutti nati a Toronto da genitori italiani, sono partiti lunedi per la Sesta Adunata. Erano a sa- lutarli il Reggente il R. V. Con- solato sig. Giuseppe Sabine, il Segretario del Fascio sig. Ma.. 'gi, il Capo Gruppo, sig. Palan- ge, il Segretario amministrati- vo Sig. Bacei, l'istruttore, i pa- dri le madri, i parenti gli amici. Fotografie, qualche lacrima delle mamme, molti avvertimen- ti, yinesorabile: parlate italia- Partono i Nostri Giovani no, poi la pesante machina che trasporta i giovani a Montreal parte e le note di "Giovinezza", si spandono nelliaria. Gii avanguardisti partenti so- no: Volpe Michele di Antonio; Al.. berto Miceli di Giovanni; Tom- maso Maniscalco di Giacomo; Umberto Martello di Giovanni; Fiorino Ruffo di Raffaele; Giu- seppe Lotta di Cristoforo; Nico- la Di Falco di Antonio; Antonio Natale di Francesco; Vittorio Colosimo di Felice; Teodoro Puccini di Abramo e Urbano Sonforzi di Giuseppe. Li ac- ompagna nel Viaggio il Dott. Michele Scandiffio. Essi si sono imbarcati giove- di sul "Valleluee" del Lloyd Me- diterraneo. E' la nostra giovinezza che parte. Va in Italia per cono- scerla, per amarla. Vanno per unhagno d'italianitg che gia' Fomincia a dare i suoi frutti: u- aa eoseienza italiana che noi e- igranti non abbiamo avuto e 1011 conosciamo. Loro fanno al- 'inverso il cammino dei padri. Per questo i padri erano felici quando 1i hanno visti partire. Sfido io! Ritorneranno con una coscienza nuova: quella d'in- travvedere la tragedia che si é Volta nell'animo dei loro geni- bri e amarli per essa, di piu', per le sofferenze che ha loro prppuratp. . Viaggio istruttivo, viaggio e- ducativo fisico, viaggio educati- vo morale. Questa é la piu' grande opera che il Regime avesse potuto e- scogitare per il beneficio degl'i taliani all'estero. Anno w., No. 26. GRANDE CONVENZIONE DELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA Questa sera partono da To- ronto, ove si sono concentrati, i delegati delle varie loggie dell'... Ontario dell'Ordine Figli d'Ita- lia, che pa1rteeiperanno a la Grande Convenzione della pro- vincia,, che si terré in Sault Ste Marie nei giorni di domenica, lunedi e seguenti." La Loggia maschile "Giusep- pe Verdi" e quella femminile "Miria José" di Sault Ste Marie ospiteranno i delegati che sono capeggiati dal Grande Venera- $hllegrinaggitroit5ita QEampestre Soc. Italiana Aiuto e Protezione DI ONTARIO (ICatttbtait ht (Erato Bt lg HAMILTON, ONT. Domenicas l Luglio 1934 Treno speciale della C. N. R. alle 9.30 A. M. (Daylight Sav- ing). Per il ritorno i biglietti saranno onorati dai treni regolari alle ore 8.13, 8.45 e 10.20 P. M. 1 I biglietti si potranno procurare presso i seguenti: E. Orlando, Chairman; D, A. G. Glionna J.P., Presi- dente; signora E. Grossi. Segretario; J. G. Glionna, Tesoriere; H. D'Urbano; G. Cicinelli; Sigma A. D'An- drea; Sig.ra C. Bush; M. Missori, 287 Claremont St. N. B.--- Fra coloro che hanno acquistato il biglietto dalla So- eietii, per il Pellegrinaggio, saré sorteggiato come regalo un vestito da uomo, gratis. The ITALIAN PUBLISHING CO. 12 Elm St. - Torontts-Canada IL NOSTRO GIORNALE tt VOSTRO Esso é di Tutti. ma non é di Nessuno 2 per Tutti, ma non é per Nessuno. Published by: della alla Sono stati preparati questi giovani, non perfettamente, perché troppo fresche le orga- nizzazioni dalle quali proven- gono. Balbettano male la lin- gua dei padri, ma si sforzano di parlarla e si vergognano di non parlarla bene. E questo sforzo é indice di volonté, é desiderio dell'ignoto che divora l'anima giovanile, é auspicio d'una nuo- Va classe d'italiani Che non pog- gia piu' il suo amore a la pa- tria dtrigine, a la razza nelle forme piu' strane che l'umano libero arbitrio pu6 escogitare, ma disciplinatamente si prepa- ra a le battaglie per la vita, per gl'italiani, per l'Italia. Sono bella e cara gioventu', sono la speranza piu' cara no- stra, tormentati eternamente dell'inesauribile desiderio dellT. talia. Sono i giovani dai quali l'Italia non si aspetta prove tangibili d'amore con il braccio, ma vuole l'affetto dei cuori, quello che unisce indissolubil- mente gli uomini. L'Italia chiama questi figli} dei suoi figli per dire ad essi:1 se i vostri padri partirono coni l'animo gonfio di passions e di sconforto, tornate ad essi e di- te loro che l'Italia é Grande é Potente, é Rispettata e non manda piu' all'estero una pleba- glia amorfa, né gente che é pru- denza allontanare. Dite inoltre ai popoli con cui vivete a fian- co: No, non mi vergogno piu' d'essere italiano, perché l'Italia fu grande nel passato, é grande nel presente; perché l'Italia fu maestra di vita civile a tutti i popoli, fu grande quando gli al... tri "non eran nati", fu grande anche quando fu detta in deca- denza, fu grande anche quando era divisa, e piu' grande da quando il destino l'ha chiamata a supremo cimento, dal quale essa sola é riuscita veramente Vittoriosa, e piu' grande da quando un Grande Uomo le ha fatto ritrovare la coscienza di sé stessa, della sua millenaria 'civilté e ne guida i destini con 'polso fermo, con mano sicura. Dite infine: Sono orgoglioso della mia origine italiana! bile, sig. Nicola Masi di Hamil- ton. Anche il Supremo Venera- bile dell'Ordine, Grande Ufficia- le De Silvestro, parteeiper2 ai lavori della Grande Convenzio- ne che pramattono d'essere as- sai intensi. 45.263 VIAGGIATORI TRA- SPORTATI COI TRENI POPO- LARI DI DOMENICA ROMA-- II 10 giugno, con 55 treni popolari, e su di un per- corso medio di andata e ritorno di km. 412, furono trasportati sulle Ferrovie dello Stato 45.- 263 viaggiatori. Entered at Ottawa Post Office as Second Class Mail Matter. ITALO " CAhtiAotEgiiiiiEii: r un esempio ha soggiunto: "In ".' Italia non vogliono comprare il n "cod fish" canadese e lo com- prano dall'lce Land, che poi non acquista nulla in Italia. Se ci fossero facilitazioni per questo prodotto tanto consumato in I.. talia, noi potremmo favorire le vostre canape, che voi necessi- tate esportare, e il mercato ca- o- nadese é buono per esse. Come JI per questi prodotti succede per altri. Cosi' se si potesse giun- I gere ad un'intesa per l'esporta- ll Console Generale a Tor. per un Congresso Il Console Generale, Comm. Dott. Luigi Petrucci, Consiglie- re di Legazione, e il Vice Conso- le Cav. Belcredi, saranno a Toronto, mercoledi 4 luglio per partecipare al congresso dei ne- gozianti di Marmo e Mosaico del Nord America, che avré Abbiamo avuto il piacere d'incontrarci con il Government Trade Commissioner canadese per l'Italia, Sig. A. B. Muddi- man, il quale ci ha parlato a lungo degli scambi commerciali tra l'Italia e il Canada. Prima d'ogni altra cosa il sig. Muddiman ha voluto ripeterci che la funzione del suo ufficio a Milano é quella di mantenere buoni rapporti commerciali tra i due paesi. E per questo, vede con molta simpatia gli sforzi del Comitato Economico, il qua- le intende creare una Sezione della Camera di Commercio Ita- liana del Canada a Toronto,giac- ché, egli dice che molte ditte dell'Ontario comprano e vendo- no in Italia e piu' ancora potrelr bero farlo, qualora a Toronto vi fosse un competente ufficio di avviamento e indirizzo commer- ciali. A tale proposito egli ha pas- sato al sig. Giuseppe Grittani, presidente del Comitato Econo.. mico, indirizzi di alcune ditte Che con piacere darebbero la lo- ro adesione a la Camera di Com- mercio. Un fatto, non ignoto a noi che spesso l'abbiamo rilevato, ma sul quale picchia con giusta in.. sistenza il Trade Commissioner Canadese, é l'importazione in Canada attraverso gli Stati U- niti. Egli dice, con maggiore e- sattezza, 'fnon prendete 1e stati- stiche tali quali sono, per venire a dimostrarci che il canada compra dall'Italia assai meno di quanto non avvenga in senso op- posto. Molti acquisti eanadesi di merce italiana avvengono a New York e magari a Chicago, ed entrano in Canada sotto il nome americano, é doveroso quindi tener conto di questo fat- to. New Cork e Chicago sono due grandi Citta italiane, molti, specie i vostri, trovano conve- nienti gli acquisti, anche in. partite considerevoli, su quel mercati. "Ci ha citato, come e- sempio, i limoni, gli olii d'oliva, i formaggi, la seta per cravatte la canapa, i marmi ed egli dice che ve ne sono molti altri. - Circa un eventuale accordo commercials tra, il Canada e YT- talia il sig. Muddiman non ha voluto precisar nulla. Ha soggiunto peré: 'Noi cercate riduzioni di tariffe, moi voglia- mo riduzioni di tariffe e allo- ra. . . .", non ha completato 1a frase, ma ha lasciato intuire che il terreno per una possibile in- tesa e'é e con il tempo si potré raggiungere un accordo. A raf- forzare 1e sue dichiarazioni con tJN'WIElWlfiTh CON A. B. MUDDIMAN Scambi ltalo-Canadesi "tsamuel-lilly'.'"', luogo al Royal York Hotel, dal 2 al 5 luglio. II Comm. Petrucct saré l'ora- tore piu' importante del ban- chetto, che verrii tenuto la sera, nello stesso hotel. Un largo programma di trat- tenimenti attende i congressi- sti, il 90% di origine italiana. Ha preparato il programma e tutti i lavori inerenti il congres- so, il sig. Gid De Spirit, presi- dente della Italian Mosaic & Marble Co. di Toronto. zione in Italia della cellulosa e ri-importazione dei tessuti, e non del filo di seta artificiale. sarebbe un'ottima Cosa." Dietro richiesta del presides te del Comitato Economico, che é anche Delegato Onorario per la Fiera del Levante,il sig. Mud- diman ha riferito che il Ca- nada non potré intervenire que- st'anno a la Fiera di Bari, ma per l'anno venturo, si potré pre- parare in tempo la cosa e si pu6 far rappresentare il suo paese a Milano e a Bari. Per questo e- gli ha passato al Sig. Grittani utili indicazioni su ditte che po- trebbero essere rappresentate a la Fiera del Levante. Ha parlato ancora dell'amian- to, dei vini e di molti altri pro- dotti. Parlando delle condizioni eco- nomiche dell'Italia, il sig. Mud- diman ha detto ch'esse sono molto migliori di quelle della Franeia ed ha concluso che sono migliori di ogni altro paese da lui Visitato. Nella recente mostra di polli- cultura tenuta a Roma, egli ha avuto oceasione d'avvicinare persone d'ogni range e ne ha tratto la convinzione che l'Ittr.. lia va superando la erisi, in mo- do esemplare e la sua attrezza- tura economica gli sembra effi- cientissima e pronta ad ogni cenno di ripresa. Si ricorderg che il 17 aprilel u. s. un portavoce del Ministero degli Esteri giapponese fece u- na dichiarazione con la quale il Giappone affermava di essere e di voler restare il solo garante della pace nell'Asia orientale el, che, pertanto, le Potenze dove- vano cessare dall'esportare ma- teriale bellieo in Gina, dall'in- viarvi missioni e istruttori mi- litari, astenersi dal concedere prestiti di natura politica alla Gina; che la loro collaborazione con questa, infine, doveva esse- re soltanto, ed esclusivamente economica. Tale dichiarazione apparve subito in aperto con- trasto col trattato di Washing- ton delle nove Potenze, i cui ca- pisaldi sono tre e, cioé, manteni- mento della sovranitir e della integrité territoriale della Ci- na; la porta aperta; l'ugua- glianza dei diritti da parte di 'tutti nella vastissima repabbli- 'ca. Era inevitabile che le Po- tenze interessate non indugias- sero a chiedere spiegazioni al Governo di Tokio. Primi a fare il passo furono gli Stati Uniti e l'Inghilterra, poi la Franeia e infine l'Italia. Il Ministro giap. ponese Hirota rispose attenuan- do le dichiarazioni e assicuran- do che il Giappone non intende- va di venir meno ai trattati ai quali era legato: solo non pote- va considerare con indifferenza le iniziative tendenti a rafforza... Venerdi 29 Giugno 1934 ESTRENIO ORIENTE - La Vittoria liberale, a le ele- zioni dell'0ntario, la si pu6 con- siderare come 1'ascesa al potere del malcontento della crisi eco- nomica che travaglia il mondo, per la quale per6 vi sono sinto- mi evidenti di ripresa. L'annun- cio di ieri, che il commercio ca- nadese va aumentando, é un buon indice. Questo malcontento ha trova- to il suo capo, in un giovane a- bile ed intelligente Hepburn, il nuovo "boss", anche se la paro- la ci é cordialmente antipatica. Virtu' militari a parte, Hepburn é un pochino il Mario dell'Onta- rio, in questo momenta. - Il suo atteggiamento di "le- ader", alquanto in contrasto con il "maleontento" ch'egli ha trascinato al potere, sembra d0- minar completamente 1a situa- zione. Non di meno le sue pri- me dichiarazioni paiono un po' affrettate e risentono alquanto dei fumi della Vittoria. Non bisogna dimenticare che piu' che sconfiggere il potente partito conservativo dell'Ontr. rio, Hepburn ha vinto la cama- rilla di Queen's Park. Henry, immediatamente dopo l'elezioni, annoverava tra le ra- gioni principali della sua scen- fitta il mancato appoggio dei suoi conservativi. Ed era natu- rale che cosi fosse: egli aveva ristretto a una ben piccola cer. chia i favori del potere politico, e non poteva né doveva aspet- tarsi che tutti i suoi lo seguis- sero in un'assoluta diseiplina di partito, che avrebbe perpetuate uno state di cose intollerabile, e che s'intendeva di abbattere. I conservativi si sono presentati a le elezioni con un programma puerile, in un memento in cui il popolo, eolpito feroeemente dal- la crisi, intuiva la neeessit2 di riforme ampie e profonde, an- 'che se non fosse in grade di pre- cisarle. E non lo era, giacché gli uemini politici a Capo, non sanne nemmeno essi, quali ri- forme potrebbero curare i mali che ei tormentano e non sapen- dole lore, non l'hanno potutto insegnare a le felle, che gene- ralmente presentano una co: re yefficienza belliea della Gina. Dal canto suo, l'Italia ha preso atto della dichiarazione del mi- nistro Hirota e, pure esprimen- do la sua viva ammirazione per il gran popolo giapponese, ha sentito il dovere di dire con franchezza, come si conviene fra popoli forti, Che una politica di accaparramento della Gina sa- rebbe pericolopa, _ 11 ménito italiano é opportu- no ed é suffragato dalle vieen- de dell'Estremo Oriente degli ultimi quarant'anni. Senza ri.. salire troppo indietro, basta partire dalla guerra eino-giap- ponese del 1894-95, che porté all'occupazione, da parte del Giappone, della Corea, del Liao- tung e dello Seian-tung. In con- seguenza della sconfitta la Gina fu costretta a cedere al Giappo- ne il Liao-tung e l'isola di For- mosa e a disinteressarsi della Corea. Si poté credere che la preponderanza giapponese sulla Gina fosse stabilita di un colpo. Senonché questo primo assal. to giapponese alla Gina fu re- spinto da un intervento euro- peo. La Russia, appoggiata alla Francia e alla Germania, co. strinse il Giappone ad abbando- nare il Liao-tang. Norrsolo, ma la Russia si stabili essa in quel- la contrada e nella contigua Manciuria, seguita dalla Ger- mania, che oceup6 lo Scian- tung; dall'Inghilterra che occu- ll Nuovo "Boss" Telefono: WA. 7306 A. PERILLI, Edit. T. MARI, Dir. Noi edifichiamol I nostri monu- menti piu' belli sono: La Scuola Italiana di Toronto - Il Comitato Economico Italo-Canadese scienza politica assai amorfa. Ora Hepburn si mostra con Ir. na certa rudezza che contrasta fortemente con la rotondité dei modi usata dai suoi predecesso- ri. I nemici di lui dicono ch'egli copra la sua impreparazione con maniere che vorrebbero cssere franche, invece non some altro che la rivelazione d'un "feeling of inferiority", ed egli stesso non é sicuro degli effetti delle riforme che si propone d'attua- re. Gli amiei sostengono, ai contrario, che il giovane capo li.., berale é un vero "leader", il quale sapra riportare l'onestit e la parsimonia nel governo della provincia, e risolvera' i proble, mi Che gravano oggi sulla situa- zione. In queste due definizioni, che ci sembrano egualmente estre- me, non si tiene forse troppo conto di due cose: una tradizio- ne radicata profondamente nel- l'animo 'delle genti inglesi: il parlamentarismo; e la Pressio- ne che viene dal basso, come ri- sultato d'una corruzione politi- ea, ormai penetrata fine al mi- dollo delle ossa nella vita pub- blica nord americana. Saré Hepburn all'altezza del- la situazione? Sapr2 egli anda- re incontro a la impopolarité tra i suoi, per volersi mantene- re politicamente onesto? Potrg egli dominare il Parlamento che nella vita politica inglese é con- siderato il potere primo dello Stato? Ecco come si presenta oggi il problema politico dell'htario. Quale ne possa essere la solu- zione, _ii difficile prevedere. - Hepburn é un giovane, tra le sue file i giovani sono molto nu- merosi, e dai giovani e'é sempre da sperare che diano molto con poco. La gioventu' é sempre ge- nerosa. Ma, purtroppo, la gene- rositgi non basta, come non ba- stano riforme che possano cura- re i mali dai quali é afflitta tut- ta la vita politica d'un paese, ma sono necessarii quelle cure che rafforzano l'organismo per renderlo vigoroso, vitale, effi- ciente in ogni momento, in ogni (Continua all'ultima pagina) p6 Wei-Lai-wei e dalla Franeia che oeeup6 Kuanqcen. Cosy all'influenza giapponese sulla Cina si sostituiva quella delle potenze europee e partico- larmente della Russia. Ma il blocco europeo antinipponico, non mai complete, non fu nep- pure stabile e compatto. L'In- ghilterra strinse col Giappone l'alleanza del 1902; e questo fu in grado di affrontare la guer- ra con la Russia (1904-1905), che ridette al Giappone guanto aveva perduto dieci anni prima. Dopo la Vittoria giapponese l'In- ghilterra rinnov6 l'alleanza, ri- conoscendo l'egemonia navale giapponese in Estremo Oriente, e la Russia medesima fini per accordarsi con il suo ex-nemico. 'Scoppiata poi la guerra mondia- le, paralizzate in Estremo O- riente tutte le altre grandi po- tenze, il Giappone per qualche anno fu padrone della situazio, ne. Esso non solo oeeup6 lo Scian-tung, ma fece un primo tentativo di vero e proprio pro- tettorato sulla Cina con il famo- so elenco delle ventun domande, e si stanzi6 nella Siberia Orien- tale al posto della Russia in sta. celo. Perfino gli Stati Uniti s'indussero a riconoscere, sia pure con una formula vaga, i suoi interessi particolari in Ci- na (accordo Lansing-Ishyi). Fu questo, fino agli ultimi (Continua a pagina 5) TORONTO, Canada.