Il Quattrocento, particolar-- mente la sua seconda meta, sa-- rà sempre un'epoca della storia italiana esercitante un fascino singolare sullo studioso, e piu' in generale sulle persone colte. Rare volte si é vista una tale intensità di vita, politica, eco-- nomica, -- letteraria, _ artistica, scientifica e anche religiosa: il XV é il secolo di S. Bernardi-- dino da Siena e di fra Girolamo Savonarola. Persistente e anche rinnovantesi fede cristiana vi si incontra con lo spirito del Rina-- scimento: non é, salvo in casi estremi, la battaglia campale di due aperti nemici, ma invece u-- na serie di combinazioni, di in-- croci, di mescolanze, che talora possono anche arrivare ad una superiore, grandiosa armonia. Politicamente, l'Italia non era apparsa mai cosi' saldamente organizzata come in quegli ulti-- mi decenni del secolo, in cui po-- chi principati si dividevano fra loro la quasi totalita del territo-- rio della penisola, e, chiusi in confini pressoché stabili, aveva-- no raggiunto fra loro un equili-- 'brio e un intreccio di rapporti, che poteva sembrare avviamen-- to ad una vera e propria confe-- derazione. Nessuno ha celebrato la pro-- sperità italiana di quel periodo con parole piu' -- eloquenti del Guicciardini, --nell'esordio della sua "Storia d'Italia": "Manife-- sto é che (da poi che l'imperio romano, disordinato principal-- mente per la mutazione degli antichi costumi, cominciò, già sono piu' di mille anni, di quella grandezza a declinare alla quale con meravigliosa virtu' e fortu-- na era salito) non avevan giam-- mai sentito Italia tanta prospe-- rita, né provato stato tanto de-- siderabile, quanto era quello nel quale sicuramente si ripo-- sava l'anno della salute cristia-- na mille quattrocento novanta e gli anni che a quello e prima e poi furono congiunti. Perché ridotta tutta in somma pace e tranquillita, coltivata non me-- no ne' luoghi piu' montuosi e piu' sterili, che nelle pianure e revioni sue piu' fertili, né sotto-- posta ad altro imperio che dei suoi medesimi, non solo era ab-- bondantissima -- d'abitatori, di mercanzie e di ricchezze; ma, illustrata _ sommamente _ dalle magnificenza di molti principi, dallo splendore di molte nobilis-- sime e 'bellissime città, dalla se-- dia e maestà della religione, fio-- riva di uomini prestantissimi nell'amministrazione delle cose pubbliche, e d'ingegni molto no-- bili in tutte le dottrine ed in qualunque arte preclara ed in-- dustriosa; né priva, secondo l'u-- so di quella eta, di gloria mili-- tare, e ornatissima di tante do-- ti, meritamente appresso a tut-- te le nazioni nome e fama chia-- rissima riteneva". LORENZO il MAGNIFICO il PPLLETTINO ITALO--CANADESE B#9000000800000909020000006 #0000000000000000000000000000000000000000000000000 0:0 0600000000000000000000000008000000000000000000000000006000606600000000¢ 000606008000 0 Quando il Guicciardini scri-- veva cost', egli aveva davanti a-- gli occhi le sciagure rovinate sull'Italia nei decenni immedia-- tamente successi a quel felicis-- simo momento. E ben sentiamo nelle sue parole, comeé l'amarez-- za dell'esperienza presente ren-- da piu' intensa, quasi nostalgi-- ca, la rievocazione di un passa-- to cosi' vicino diverso. L'Italia corsa. da un capo all'altro dagli eserciti delle potenze straniere, devastata, saccheggiata, op-- pressa; troni crollati, repubbli-- che assoggettate, due dei mac-- giori. Stati d'Italia (Milano e Napoli) divenuti appendici di < i eMO Dalle 9 p.m. alle 2 a.m. | Hotel TOMINI $1.00 BIGLIETTO DONNE 75¢ 31 GENNAIO Un Grande !taliano del Quattrocento LOGGIA O NT ARIO No. 1303 IN ONORE DEL MINISTRO PIERO PARINI Mercoledi BALLO ANNUALE V'é, alla fine del Quattrocen-- to, un nome, che sembra com-- pendiare in sé la prosperità del presente e l'imminenza della ca-- tastrofe. Il Guicciardini stesso ci dice, che della prosperità d'I-- talia intorno al 1490 "di con-- sentimento comune si attribui-- va laude non piccola all'indu-- stria e virtu' di Lorenzo de' Me-- dici" ; e chiama quindi la morte immatura di lui -- a quaranta-- quattro anni, l'8 aprile 1492-- "acerba alla patria", cioé a Fi-- renze, "incomodissima ancora al resto d'Italia". Né diversamen-- te pensava il Machiavelli, allor-- ché scriveva nelle 'Istorie fio-- rentine', che "subito morto Lo-- renzo, cominciarono a nascere quegli cattivi semi quali, non dopo molto tempo, non sendo vivo chi gli sapesse spegnere, rovinarono, e ancora _ rovinono la Italia". Ed é, si può dire, di-- venuto un luogo comune il far datare da quella morte il prin-- cipio delle sciagure d'Italia, del tragico quarantennio che dalla discesa di Carlo VIII giunge al-- la fine della repubblica fiorenti-- na. Non si tratta di un sempli-- ce punto di partenza cronologi-- co: Lorenzo de' Medici sarebbe stato, se non propriamente l'i-- deatore, almeno il propugnato-- re e il mantenitore di quell'e-- quilibrio, non soltanto mecca-- nico e di contrappeso, ma anche di accordo positivo e cosciente fra i grandi potentati italiani, che, se avesse durato, si ritiene avrebbe evitato _ all'Italia la sciagura delle invasioni e delle dominazioni straniere. stati esteri; la stessa "sedia e maesta della religione", Roma, maltrattata e umiliata come non mai dal tempo di Alarico e di Genserico, e forse ancor peg-- gio di allora. : Pure, ai tempi nostri, in mez-- zo a tante revisioni dei giudizi tradizionali, non é mancata an-- che quella della valutazione po-- litica tradizionale cosi' lusin-- ghiera per Lorenzo. Se France-- sco de Sanctis chiamé il Magni-- ifco "corrotto e corruttore", Pasquale Villari giudico che la politica di lui "non poteva riu-- scire a fondare nulla di stabi-- le... era una politica d'equivo-- co e d'ingegno, che in sostanza aveva di mira il suo interesse personale e quello della propria famiglia, ai quali era sempre disposto a sacrificare gli inte-- ressi del popolo" . Questi giudizi -- di cui il pri-- mo può rappresentare la critica romantica e il secondo la criti-- ca positivistica -- riguardano innanzi tutto la politica interna di Lorenzo, in Firenze: ma fini-- scono per estendersi anche alla sua politica estera, cioé alla po-- litica seguita di fronte ai diver-- si stati italiani. Dominio perso-- nale all'interno, opportunismo all'estero: la famosa politica di equilibrio sarebbe stata -- se-- condoché riassume le critiche il Palmarocchi, nella prefazione a 'Le piu' belle pagine di Lorenzo de' Medici' (collezione Treves, diretta dall'Oietti) -- '"una po-- litica non creativa, che era fine a se stessa e non aveva alcun contenuto ideale; politica di e-- spedienti giornalieri sostenuta a forza di astuzia; puro prodot-- to di abilità personale che dove-- 'va morire, e mori', col suo auto-- re" Il Palmarocchi medesimo si é preso l'incarico di ribattere queste critiche, cosi' nella pre-- fazione citata, come in un lavo-- Dato Dalla KING EDWARDÌ Alexander Room ro storico apposito, 'La politica italiana di Lorenzo de' Medici' (Firenze, Olschki). Questo la-- voro stesso non é che un princi-- pio, giacché riguarda -- come dice il sottotitolo -- la politica fiorentina nella guerra contro Innocenzo VIII, cioé in quella ch'é comunemente chiamata "la guerra dei baroni" (del regno di Napoli contro re Ferrante) . Ma, precisamente, il Palmaroc-- chi ritiene di scorgere, nella condotta di Lorenzo duranite questa guerra, il cosciente av-- viamento di lui alla politica di equilibrio e di conciliazone se-- guita negli anni posteriori, dal 1486 fino alla morte. L'equili-- brio, egli dice, fu il mezzo; ma il vero fine fu per Lorenzo la pace e l'integrità d'Italia. Per-- ciò egli, sollecitando Lodovico il Moro a mandare gli aiuti pro-- messi al re di Napoli, scrive, che per una rovina eventuale di questo "piagneranne tucto el resto d'Italia"; e si preoccupa di fare in modo che in Italia non resti "instrumento da fare nuova guerra", e che non venga il duca di Lorena (egli scrive: "dello Reno"), pretendente al regno di Napoli. Di piu': va-- gheggia "una lega universale" degli stati italiani, in cui si do-- vrebbe tentare di far entrare anche in Venezia -- che era quella tenuta piu' in sospetto per la sua egoistica politica di espansione. "Questa sarebbe la securta del tucto", afferma Lo-- renzo; "Italia doverebbe stare uno pezo in pace". -- Il Guicciardini, caratterizzan-- ; do nel ricordato esordio della 'Storia -- d'Italia' la politica di Lorenzo, dice: "conoscendo che alla repubblica fiorentina e a sé proprio sarebbe molto peri-- coloso se alcuno de' maggiori potentati ampliasse piu' la sua potenza, procurava con ogni studio che le cose d'Italia in modo bilanciate si mantenesse-- ro, che piu' in una che in un'al-- tra parte non pendessero: il che, senza la conservazione del-- la pace; e senza vegghiare con somma diligenza in ogni acci-- dente benché minimo, succede-- re non poteva". Qui, contraria-- mente a quanto vorrebbe il Pal-- marocchi, l'eguilibrio -- cioé la non 'diminuzione di potenza di Firenze e di Lorenzo -- é il fi-- ne, la pace e la tranquillità d'I-- talia il mezzo. Ma forse si trat-- ta di una distinzione, in sede di politica pratica, di poca impor-- tanza. Rimane il fatto, che la politica di Lorenzo rinunciava ad ingrandimenti a danno al-- trui, si autolimitava e cercava di coordinarsi con quella degli altri per uno scopo di concordia e di conservazione, che riusciva vantaggioso a tutta l'Italia. E' chiaro, che, si fossero condotti ugualmente, se avessero ricer-- cato costantemente l'intesa re-- ciproca, il mantenimento della pace e dell'indipendenza di tut-- ti, lo straniero avrebbe trovato ben maggiore difficoltà ad im-- padronirsi della penisola. Quan-- to avvenne prima coll'invasione di Carlo VIII, poi con quella di Luigi XII (il primo dei quali trové l'appoggio, e in ogni caso la non resistenza del Moro, il secondo l'alleanza dei Veneziani e del ponttefice), fornisce la pro-- va. Era certo, quella dell'equìi-- Li b rio, una. politica empirica, precaria; ma la "realtà effet-- tuale", come allora si diceva, non sembrava fornire altre. Comunque sia, il fatto stesso che tanto si sia discusso e si di-- scuta della politica di Lorenzo il Magnifico, prova l'importanza della figura di lui nella storia d'Italia. Importanza accresciu-- |ta dal convergere in lui i linea-- menti del politico, dell'artista, | dello studioso, oltreché del me-- La nostra città é stata scelta per la prossima convenzione che si farà fra tutti i manifatturie-- ri di marmi, mosaici e tiles del Nord America. Come é noto, questa industria é quasi com-- pletamente nelle mani di conna-- zionali, come italiani isono gli operai che vi sono occupati. La convenzione ha la durata di quattro giorni: 2, 3, 4 e 5 lu-- glio, con sede in uno dei princi-- pali Hatel della città. Il signor Gid De Spirt, della Italian Mo-- saic & Marble Co. Ltd. si sta già adoprando a tutta forza per l'allestimento di un programma elaboratissimo e completo, sia per i risultati commerciali della convenzione e sia per i diverti-- menti che generalmente si pre-- parano ai convenuti. Si é già assicurato l'intervento ufficiale di autorità. soli giorni . ci separano dal grande _ avvenimento coloniale che stanno preparando i Figli d'Italia, Loggia 1303, di Toron-- to. Una grande serata di gala in onore del Ministro Piero Pa-- rini, al King Edward Hotel, la sera del 31 corrente. Dal chiac-- chierio che si fa in colonia di questo 'ballo e dalle specialita' di toilets che la nostra gioven-- tu' si prepara, possiamo arguire che si tratta di qualche cosa su-- periore all'usuale, al passato. Diversi gruppi di ragazze si sforzanò in modo straordinario per la vendita dei biglietti, che procede a grandi passi. Il comi-- tato addetto ai preparativi già ha allestito diversi cassoni del materiale che dovrà contenere i rinfreschi specialissimi che sa-- ranno offerti agl'intervenuti. Una cassetta specialissima rac-- chiude, con molta segretezza, il premio che sara' vinto dal da-- tentore del "Lucky Number". Un'altra informazione ci é ar-- rivata all'orecchio: la riserva di numerose stanze per gruppi di famiglie che vogliono riposa-- re negl'intervalli della danza, per le riunioni segrete, per trat-- tare degli affari, per fare in-- somma, il comodo proprio. Ancora 12 giorni e saremo arrivati alla tanto attesa data. IMPORTANTE _CONVENZIO-- NE ITALIANA A TORONTO Il locale "Star" ha iniziato una speciale campagna educati-- va, collaborata dai tranway del-- la città. Nella piattaforma in-- terna dei tranway che attraver-- sano la nostra citta fa bella mo-- stra un cartello di reclame con la figura di un pugnale insan-- guinato e la seguente dicitura: "Searred -- Hand--Hair--Raising Serial -- Star Weekly". -- Per fare bella compagnia ia questa reclame di attrazione, lo stesso giornale ha iniziato una gara fra i lettori con un premio di $25 a la persona che riesce a fotografarsi in maniera piu' mostruosa. Come programma e-- ducativo per la gioventu' non c'é male! È ARRESTI PER LOTTERIE La polizia di Montreal. ha ar-- restato 10 persone implicate nella vendita di biglietti per lot-- terie. Sono stati sequestrati biglietti per il valore di oltre un milione di dollari. Le lotterie e-- rano presentate al pubblico co-- me beneficenza dell'"Hotel Dieu Hospital. Sherbroke, Que., e Army and Navy Veterans". Le prime erano marcate al prezzo di $1 e le corse avrebbe-- ro dovuto aver luogo il 18 apri-- le 1934 a Newmarket, Inghil-- terra; le altre erano per le cor-- se da fare in Inghilterra il 23 Marzo 1934. Luigi Mazza, accusato la set-- timana scorsa di assalto contro una donna e questa settimana di appropriazione, non ha nulla di comune con Luigi Mazza che risiede a Queen St. East ed é proprietario di un Teatro a Gerrard St. East. cenate: dimodoché egli ci appa-- re come lo splendido tipo di una splendidissima età della nostra patria . = LA STAMPA EDUCATIVA Ogni cosa era falso. UN ALTRO MAZZA 12 Spectator. Il 10 gennaio 1920 Luigi Cia-- no si sposava a Roma quando il Duca Colonna era sindaco di quella citta. Dopo la cerimonia il sindaco non mancò di stringe-- re la mano agli sposi. Il 10 Gen-- 0999999999090000 900099999999 99 9999992999909000 @ è 9909999999999 999999999999 99909090 9900990990000000 90 909990009 b000 99990 099900999095 99099 + ÒÒÒÒÒÒÒÒÒÒÒQÒÒÒÒÒQÒÒÒÒÒÒÒA i CABOT MACARONI Co i In Qualsiasi Tempo : -- In Tutte Le Ore :ÒÒÒÒÒÒÒWÒ"ÒWNÒÒÒÒÒÒÒ…ÒÒ"0"00"00000…" CIANO E' SODDISFATTO Per Gustare UN BUON PIATTO DL MACCHERON Caboto L A T T C P U RO siate sicuri di avere nella vostra dispensa un bicchiere di Hamilton, Ontario Insistete per la Marca Telefonate il vostro ordine KIngsdale 6151 che vi sara' fornito dalla naio 1934 alla distanza di giusti 14 anni, lo stesso Ciano andava a salutare il Duca Colonna dopo la fine di una conferenza che questi aveva tenuto nella Con-- vocation Hall a Toronto. Il no-- stro Ciano ha ben ragione di es-- sere soddisfatto. 19 Gennaio, 1934 @ è @