Ontario Community Newspapers

La Vittoria, 23 Jan 1943, p. 2

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Alla fine di Aprile e'6 stato uno scontro fra i patriotti Cechi e la gendarmeria nelle foreste di Kla- dno che sono un distretto minera- rio. L'assassinio di Heydrich ha fatto capire ai tedeschi eh'essi si to di resistenza eeeoslovaeeo in quattro armi di terrorismo, Ripka ha continuato: "Nelle fabbriche che lavorano per l'esercito tede- sec, la Ientezza del lavoro ha con- siderevolmente diminuito la pro- duzione. Il sabotaggio scientifico nelle fabbriche di armi e la distru- zione del sistema dei trasporti con- tinua a sfidare tutte le contromi- sure tedesche. Nonostante queste crudelt2 che non hanno confronti nella storia, i dirigenti alleati hanno espresso all'0verseas News Agency 1a lo- ro ferma convinzione che la Te- sistenza contro i nazisti in, Euro- pa non cesseré. Il Ministro dell'Informazione po- lacca Stanislaw Stronski ha fat- to osservare che nonostante che la Polonia sia sottoposta alle pig- giori crudelté, essa si é tuttavia guadagnata 1a fama di essere "an paese senza Quisling". Ripka ha dichiarato che i 1950 patrioti Cechi Che i tedeschi dr. chiarano di aver giustiziato in quest'anno, costituiscono soltanto un'ammissione tedesca ufficiale, ma non comprendono le vittime di Lidice, di Lazaki, né le vittime delle persecuzioni antisemite, e "sono ben lungi dall'indieare il numero delle persone torturate fi- no alla morte nei campi di con- eentramento". Stronski, riassumendo il. contri- buto data dalla Polonia allo sfor- zo bellico, oltre alla resistenza ind terna in Polonia, ha detto Che le forze armate polacche raggiun- gbno ore, i 100.000 uomini. Gli aviatori polacchi, egli ha detto, hanno abbattuto 500 areoplani te- desehi e hanno gettato dieci mi- lioni di libbre di bombe sulla Ger- mania, mentre le navi polacche "'hannos magnificamente partecipa- to colle flotte alleate in grandi o- perazioni navali". Terzo: vi é il proposito di assi- curarsi che 1e limitate quantité di viveri vadano soltanto ad elementi "desiderabili", ei6 che porta al dilagare delle uccisioni perfino dei tedeschi pazzi, incurabili o perma- nentemente inabili a1 lavoro. Dichiarando che i tedeschi non sono riusciti a debellare lo spiri- Arresti e massacri it Il ministro di Stato Cecoslovac- co Hubert Ripka, passando in rivista il contributo dato alla guer- ra dal suo paese, ha detto che "la parte che il popolo cecoslovac- co ha avuto ed ha tuttora, nello sgretolare i1 fronte interno tede- seo é eonsiderevole". Secondo: l'obbiettivo xé di aumen- tare la proporzione dei tedesehi in confronto alle altre nazionalit2 no- nostante 1a guerra, i1 Che signi- fica ehe quanti pif1 tedeschi muoi- ono sui campi di battaglia, tanti pits "stranieri" civili saranno mas- sacrati. -Londra (ONA) - I capi delle Nazioni alleate ritengono che t pre-meditati massacri di esseri u- mani avvenuti nel 1942, superino i massacri avvenuti in ogni altra epoca precedents, compresi i tri- sti anni del Medio Evo. Per quanto 1e cifre siano ap- prossimative, si considera che sia- no stati ueeisi in quest'anno pill civili di soldati sui campi di bat- taglia. II totale dei morti si cre- de, ammonti a quattro milioni ivi compresi 1.500.000 di ebrei. Questi massaeri sistematici, pre- ineditati molto prima della guer- ra, 'sono peggio della mania san- guinaria perché sono motivati da considerazioni economiche e poli- tiehe. Per quanto i massacri in massa siano limitati dal bisogno che i tedeschi hanno del lavoro forzato che impongono ai popoli schiavi, ci6 tuttavia é soltanto ve- ro fine a un certo punto per le seguenti ragioni: ro fine a un certo punto per le seguenti ragioni: Prime: lo scope principale é di togliere di mezzo nei vari paesi "gli stranieri" e gli "inassimila- bili" per far pesto all'espansione del popolo tedeseo., "ir-:), _ ",,g,,rasa" _itti'j'i"i" Fr-, Ill _ (V. RIA ietory) Pat. 2 Yearly Subscription $2.00 Single Ct Advertising rates on application Italian Weekly Newspaper Published every Saturday of the year by "La Vittoria" Publishing Company 274 College St. - Room 9, - TORONTO, Ont ENNIO GNUDI, Managing Editor Rev. Augusto Bersani Girolamo Malisani, ex-President of the "Famee Furlane" Society. ly Subscription $2.00 Single eopy----5 cents. ASSOCIATE EDITORS: . Disgraziatamente non é cosi. Le cose non Si svolgono in maniera co- si sempliee-come l'esperienza di molti paesi ei dimostra. Quali so- no le direttive che 1'Ovra imparti- see ai suoi agenti quando 1i lam eia nelle file del movimento anti- Sia cioé un elemento che cerchi sempre e in tutte 1e oeeasioni di impedire lo sviluppo delle attivité antifasciste. Se fosse cosi sarebbe facile scoprire i provocatori e gli agenti deWhrra. Cerchiamo cari amici di com- premiere questa questions Il pri- mo criterio per difendersi dalla provocazione é quello di c0mpren- dere come lavorano nelle associa- zioni italiane i provocatori, gli a- genti dell'Ovra. " L'errore che alcuni dei nostri amici commettano é quello di ere- dere che i1 provocatore, l'agente dell'Ovra, si presenti sempre in tut- te le oeeasioni come un aperto di- fensore delle posizioni faseista. Se é veto che alcuni di questi sono riusciti, come si dice, ad occupare dei posti di direzione Inel- le soeieth italiane, gli antifascisti onesti e che vogliono realmente contribuire allo sforzo di guerra del Canada e delle Nazioni Unite non riusciranno mai a individuarli. Desidero avere a proposito di questa questions delle spiegazioni. Leggo attentamente quello che serivete a proposito degli agenti dell'Ovra. Sono aneh'io convinto che l'Ovra lavora ancora attiva- mente tra gli italiani residenti nel Canada, particolarmente per colpi- re con tutti i mezzi il solo gior- nale che fa un lavoro di educa- zione antifascista. Ma come pos- siamo fare per scoprire questi a- genti, per isolarli e farli eaeeiare dalle organizzazioni italiane? L'artieolo del Snaellposten, ri- portato dall'uffieio informazioni di guerra, fa notare che in passato i nazisti hanno cercato di far ere- dere che gli "operai stranieri" do- po la guerra sarebbero stati ri- mandati a casa. "Ma ora - ha scritto i1 eorri- spondente svedese -- "il Suedost Echo dichiara che non e% l'inten- zione di rimandare gli operai stra- Riceviamo - E' ovvio che con tale sistema i nazisti sperano di asroggettare quei mereati stranieri che non con- trollano materialmente. trovano in un paese ostile, ci6 che neeessita il mantenimento di guarnigioni di dieeine di migliaia di uomini, che sarebbero stati al- trimenti mandati su altri fronti. Anche in Slovacchia e nella Rus- sia Carpatica é aumentata 1a re- sistenza contro i tedeschi e gli ungheresi. Il popolo ceeoslovaeeo ha comin- ciato il nuovo anno con la spe- ranza che la sua lotta per la Ii- berté sul fronte interno aiuterf a battere i1 nemico e ad assicurare la Vittoria per gli Alleati nel 1943. l nazisti hanno l'intenzio- straniero dopo la guerra ne di servirsi del lavoro La futura i1tilizzazione degli "o- perai stranieri" - g questo l'eufe- mismo nazista per indieare gli ope- rai prigionieri e attirati con fin- ganno nel Reich - g stata discus- sa dal giornale tedesco Snedost Echo, citato dal corrispohdente del giornale svedese Dagbladet. Washington, (Ona) -- ll piano nazista - qualora la Germania do.. vesse vineere -- é di continuare l'attuale sistema di lavoro obbliga- torio per dominarel'economia mon- diale del dopo guerra; se si deve dar retta a quanto ha scritto un giornale tedesco. .Un vostro assiduo lettore E. B. Carissimi amici, Chi sono i provocatoriilir)i' E' a questa esperienza recente che bisogna, attenersi se si vuole seguire una direttiva giusta di 1dt- ta tendente a eaeciare dalle so- eiet2 italo-Canadesi i veri agenti del nemico. Noi conosciamo gia nel Canada alcuni easi assai istruttivi. Conosciamo il caso di uno che é riuseito a diventare il Perché essi non inferiscono a1 movimento antifascista unitario tutti i colpi che potrebbero (volen- do) inferire, ma soltanto quei col- pi che é 'permesso loro di inferire senza smascherarsi , conservando- si per i momenti decisivi, nei po- sti di direzione delle pid impor- tanti organizzazioni. Oggi coloro che a parole si di- cono antifaseisti, e per la Vittoria del Canada e 1e Nazioni Unite e, nascostamente sabottano l'unité e lo sforzo di guerra, sono i nostri nemiei pif1 pericolosi, sono gli a- genti coscienti o incoscienti della quinta colonna. fascista, nel Canada - in questo momento- tra i sostenitori dello sforzo di guerra delle Nazioni U- nite? Se non lo fa rimane indietro, non oeeuperfs mai dei posti impor- tanti e molto presto 1'Ovra lo li- eenzierk ed andré in cerca di al- tri. I metodi con cui 1'Ovra lave- ra oggi, hanno subito dei grandi cambiamenti e dei grandi perfe- zionamenti cosi come dimostra l'e.. sperienza recente. Le loro dichiarazioni di lealté, la loro doppiezza li rende non me- no dannosi ma pifs particolarmente dannosi perché essi riescono a co- prirsi durante anni e anni e al movimento antifascista riesce mol- to difficile smascherarli. , e gli operai devono bontinuare ad essere inviati nei centri industria- li d'Europa, cioé in Germania. Que.. sto spostamento di lavoratori, di- retto dallo State avrebbe per i te- deschi Io scopo di garantire 1e esportazioni. Si pu6 dire che in generale un provocatore se vuole farsi strada e arrivare a un posto dirigente -- nel campo antifascista - per meglio servire l'Ovra g costretto ad applicare spesso una linea anti- fascista. 7 nieri a casa loro. Ma anzi questo giornale, che attinge 1e sue infor- mazioni da fonti autotrevoli (nazi- ste) serive che gli spostamenti dei lavoratori in Europa, devono con- tinuare anche in tempo di pace. Quest? scambio di lavoratori per ragioni teeniehe, non deve cessare Billy Brown 9 la illnllfl fase della guerra "Billy Brown" of London Town" é un simbolo artistico del citta- dino modello della cittsi di Lon- dra. La sua faccia, ingenua e fur- ba allo stesso tempo, adorna le finestre del "tubo", eom'é chiama- ta la Metropolitana sotteranea, e degli autobus. Versetti spiritosi descrivano le sue gesta che mode- stamente si limitano allo seende. re nelle strade oseurate, al met- tersi bene in coda, e molti altri punti di buon consiglio. In qual- che modo per6 questa figurines espressiva di "Billy Brown" mi sembra simbo1iea per il buon w. more ed it buon sense, e per lo spirito di discipline. volontaria di cui é animato il cittadino britan- nico medic. Essi si mostrano nella calma e naturalezza con cui si sottopongono alle restrizione ed ai sacrifici imposti dalla guerra come nella tranquilla fiducia col- la quale hanno saputo sopportare i bombardamenti. E lo stesso con- tegno gli impedisce di saltare quan do, come ora, giuingorto 1e notizie buone dall'Afriea. Si dice che i britannici siano flemmatici. A me non sembra che questa generalizzazione sia giusta neppure per gli inglesi; per gal- lesi, scozzesi ed irlandesi poi, é interamente sbagliata. E veto per6 che tutti i popoli britannici, gli irlandesi forse in misura mi- nore, sanno eontrrrllare, perfetta- mente i loro sentimenti ed hanno un forte riserbo, quasi vergogna di mostrarli ed (y questo riserbo che ha dato luogo alla voce, so- stenuta pid che altro dai tedeschi, dell'ipocrisia britanniea, Ma non é stata. ipocrisia quando, nel 1940, rimasti soli e disarmati ad affron- tare i1 'mostro nazista, non si lasciavano impressionare dall'im- menso pericolo, par essendone per- fettamente consci. "Gli inglesi han- no perduto 1a guerra, ma non ne vogliono premiere nota". esclamé allora Goebbels, esasperato da tanta incomprensione-. Forse fra poco si potrfr dire: Hanna vinto la guerra e ancora non he vogliono premiere nota! L'esultazione, 1a dimostrazione pubblica di gioia seguiva 1e noti- Di Liccardo Luzzatto "La Vittoria" 23 Gennaio 1943 Approfittando dei sueeessi ini- ziali dell'esereito hitleriano, comin- cia a spargere 1a voce che Hnghil- tetra non potrii resistere che pochi giorni e sarit sicuramente sotto- Valendosi della qualifica di an- tifascista - usurpata nel passato -- questo losco figure, penetra in tutti gli ambienti e comincia a lanciare una serie di parole dordi- ne false e menzognere allo scope di indebolire la resistenza e il morale degli italiani, gift abba- stanza scosso da molti anni di a- perta propaganda fascista. La direzione di un'importante soeietel gli assieura il controllo del movimento arttifaseista. E riesce, questo furfante, a compiere alcuni atti di grave provocazione senza bruciarsi le dita. Ma il momenta decisive arriva. Scoppia la guer- ra e 1'Ovra esige dei fatti. E in quel memento Che pur mantenendo la maschera antifascista, e pur facendo professione di fedelté al Canada e alle Nazioni Unite que- sto losco figuro comincia un la- voro di corruzione sul fronte in.. terno. . Egli prepara e partecipa a tut- te le manifestazioni dell'antifasci- smo italo-eanadese, ma nel fondo tutti i suoi scritti, i suoi giorna- letti, le sue lettere private, non tendono che a sollevare dei pette- golezzi, a creare dei dissensi nel movimento antifascista, ad impe- dire l'unitsi. l Nel groviglio degii avvenimenti il suo nome si intreeeia per molti anni con quello dei pill noti e stimati antifascisti. Il suo predo- minio nella vita sopiale della Co- munit2 italiana diventa complete. dirigente di un 'organizzazione a tendenze antifasciste e che in se- guito si é rivelato col suo atteg- giamento an agente dell'Ovra. tra gnaw. GE inglesi si rendeva- no conto Che Fimpreparazione e gli errori politiei commessi nel periodo fra Je due guprre e parti- eolarmtsnte a1 ter'aro) della "pkei- fieazim1e" - benché con divisi dal- lo stesso K0veW10 francese - pos- sane costituire degli attenuanti. Ma il grande seguito che la poli- tiea di Pétain aveva potato rac- cogliere in principio ha destato parecehia amarezza. II fatto Che la risvegliata eoseienza nazionale francese abbia ora tmvato un'e- spressione tanto concreta, ha pro- vocato quindi non poca soddisfa- zione. L'attivit2 di questa persona fin dai primi tempr del suo arrivo nel Canada appare legata a1 movimen- to antifascista. Le reazioni del cittadino medic lo provavano perfettamente. "Bu- one notizie", osservava un mio amico inglese, interrompendo ap- pena la conversazione. "E' mol- to soddisfacente di sapere che siamor era armati sufficentemente per battere l'esereito tedesco in campo aperto". Dieeva questo, con un tono di leggero seettieismo, che celava, l'intima soddisfazione che provava, e nonostante era sempre stato convinto che ei6 av- verebbe, cosi come nelle giornate nere del 1940 era sempre state convinto che l'Inghilterra non sa- rebbe mai stata conquistata, ma ultimamente non si sa come né quando, avrebbe finite per conse- guire 1a Vittoria tatales zie recenti delle brillanti ,vittorie in Egitto e la sensazionale notizia dello sbarco alleato nell'Africa set- tentrionale francese non erano esu- beranti né nel pensiero né nelfe- spresione. Nelle giornate disperate del luglio ed agosto 1940 nessuno avrebbe potuto osservare segni d'emozione straordinaria nel pub- blico ed ora non ce ne sono nep- pure. Avrete notato come in prin- cipio le notizfe su1l'offensiva in Egitto erano estremamente caute, eppure fistinto del pubblico si era presto accorto che Si trattava di una delle maggiori azioni, di uno dei maggiori sueeessi. Il pub- Nico si rende conto che Io "un.. derstatement", il dire sempre me- no di quello che é vero é una ca- ratteristica nazionale britannica. Tutti nelOnghilterra pensano co- me lui. Non e'é seettieismo, ma calms, Una. per6, fra 1e tante buone notizie sensazionali, venute dopo anni di sfortunii, ha impres- sionato persian molti calmi ingle- si; 1e dichiarazioni del generale de Gaulle e l'appoggio sempre, ere- scente ottenuto in Francia dal Movimento della Francia Combat- tente, rimaneva ancora parecchio dubbio, di fronte all'atteggiamento degli strati dirigenti francesi. La debolezza, o; meglio il tradimento della gents di Vichy, aveva desta- to una profonda delusione nell'in- glese media, a h i t a a t o di considbrare fa Francia qua-re il sicuro alleatm eh'era stata mgl'al- Moltissimi inglesi 'sentono al- Abbiamo voluto esporre questo caso affinché i nostri amici fac- ciano tesoro di questa esperienza e giudicano gli uomini non at- traverso 1e parole ma dai fatti. Il vero antifascista, amico del Ca- nada e delle Nazioni Unite, si conosce dai fatti, non dalle paro- le. Chi chiacchera e sostanzial- mente, nell'ombra denigra e sa- botta tutte 1e iniziative tendenti all'unitk e ad aiutare Io sforzo di guerra, non pu6 essere che un a- gente provocatore. Se in Canada vi fosse una mag- giore vigilanza antifascista questo losco figure sarebbe state gié cac- ciato dalle organizzazioni italiane, sarebbe stato isolate. Qui riesee ancora a mantenersi in sella per- ehé i1 movimento antifascista 6 estremamente debole e costruito sulla base di gruppi di amici e di paesani. E 1'assenza di una chiara poli- tica cfemocratica nei riguardi delle masse popolari italiane, il tentati- vo di cambiare certi rapporti di. forza in Italia lasciando intatto I'apparato fascista di oppressione e di fallimento, che si é guada- grrato fodio di tutti gli strati' del popolo italiano, potrebbero avere gravi ripercussioni nella stessa: Mr- luzione militare del problema del.. la guerra nel' Mediterraneo. _- Ambrogio Don-inf pasta a1 controllo Hitleriano. Poi sostiene che la Russia non potré. resistere che 4 o 5 settimane. Un soldato tedesco, insinua in tutti gli ambienti, vale 5 soldati ingle- si e 8 soldati russi. Non vi é pits nulla da fare, i nazisti domineran- no anche qui. E, soggiunge - questo losco agente - guai a co- loro che si muovono, che fanno qualche cosa in difesa del Canada e delle Nazioni Unite. In Italia si sa tutto e i fascisti non tarde- rebbero a punire 1e famiglie, i parenti degli italiani che qui si schierano contra il fascismo. Ed in seguito, questo losco fi- guro, cade sempre pill in basso, sabotta e chiede agli altri di sa- bottare tutte 1e iniziative antifa- sciste, si impegna di condurre una campagna - abile, legale, dice Iui, - per far uscire tutti i fascisti dal campo e quando sente che sta per bruciarsi si ritira frettolosa- mente e cerca di nascondersi nuo- vamente con delle parole e delle affermazioni antifasciste. Il ritardb mOoffensiva angle- americana in Tunisia é anche sen- za dub1Eovdovuto alla mancanza di Una politiea demoeratiea nef riguardi delle masse arabe, fran- eesi e itafiane, tre Biserta ty' 122 frontiera: tripolina. (Contimua da pag- IO liano" é il nostro alleato nella guer ta contra l'Asse. Tutti i, discorsi sulfamieizia tradizionale tra il po- polo italiano e il popolo america- no, tutte le ottime diehiagrazioni sulla missione liberatrice delle for- ze armate anglo-americane nel Me- diterraneo, non daranno un gran- de contributo arlo svplgimento, del- te operazioni militari in questo settore importante della guernag, se non saranno al pid presto accom- pagnate da una giusta politica an- glo-americana nei confronti delle rivendieazioni popolari e antifasci- ste del "Fronte Nazionale Italia- I dirigrenti dell'esere'rto e dell"ap- parato statale italiano Che si istac- camp, dh Mussolini e"vosiiono.ronr. pere con la politica di alleanza con la Germania costituiscouo Selma; dubbib 1m fattore di grande im- portanza per la politics delle Na- zioni Unite in Italia. Essi sono' un sihtomm della disgregazione pro- fonda; tfell'a compagine italo-tede- sea. Ma g la rivolta antifascista delle masse fondamentali del po- polo italiano che contribuisce al.. l'orientamento di questi dirigenti di questi gemerali, di quastzi potere ziali "Darlaa" italiani. Se la po- litica inglese e timericana si limi- ta a stabilize dei eontatii corn questi signal-i senza incoraggiare contemporaneamente lo sviluppo indipendente della lotta del "Fron- te Nazionale Italiano" contro 1a guerra e if fascismo, e'é il peri- colo dl andare incontro a gravi' de- lusioni, sra dal punto di vista: po- litico Che mifitare. meno altrettanto considerazione per il popolo italiano e perei6 spe- rano - come Lo speriamo noi - che l'Italia ritrovi presto lo spi- rito che l,'animava nel Risorgimerr to e nelfaltra guerra e che fra poco sis di nuovo a fiance delle Nazioni Unite. l "hmte Nazi'onale ltalianof' Il nostro popolo é consapevole del fatto che anche se I'Asse Ber- lino-Roma dovesse - ipotesi quan- to mai assurda -- riuscire vit- torioso nel suo intento, i1 suo sta- to diverebbe di ben poco diverse da quello di altri popoli vinti. LT- talia nella migliore delle ipotesi, diverebbe una nazione soggetta ad ogni pili semplice capriccio teuto- Il semplice fatto che i soldati nostri si danno prigionieri a mi- gliaia e migliaia, rifiutandosi pile oltre di battersi per delle cause eh'essi non considerano proprie, anzi dannose ai loro interessi, sia personali che nazionali, dimostra chiaramente che il popolo italiano non é disposto a farsi massacrare per cause altrui. Ma questi elementi si dithenti- cano delle nostre sofferenze pas- sate. Non vogiiono tenet conto che siamo stati costretti ad emigrare per trovare i1 pane. Abbiamo do- Vuto far debiti per pagare il viag- gio. Arrivati qui siamo riuseiti a pagare i debiti, ci siamo sposati ed abbiamo creato una famiglia. Abbiamo potato dare una discreta istruzione ai nostri figli. Qualem no di noi ha potato fabbricare una casa qualehe altro é riuseito ad a- vere anche 1'automobile e an pie- colo deposito in banca. II popolo italiano -qrpr 'earN fara' il suo doveré "I" Che il popolo italiano, nella sua grande maggioranza, stia assu- mendo un attitudine assolutamente ostile al faseismo ed ai suoi ge- rarchi vé cosa ormai saputa e ri- saputa da tutti. . Questi vermi di terra continua- m a spargere la loro-bava vplenosa tra gli italiani, fra quelli che so- me» phi arretrati socialmente e che mai si curarono di conoscere 1a situazione. Questi tipi gioiseorio quando possono mettere in eviden- za le debolezze degli alleati, quam do possono raeeontare di qualche sconfitta degli alleati. Sembrano cani bastonati quando gli Alleati ottengono dei successi e delle vit- torie importanti. Allora uéano tut- ti gli argomenti della vecchia pro- paganda dell'Asse per cercare di confondere la mente dei nostri con- nazionali. Sfruttano tutte 1e debolezze del- Ia situazione pee tentare di dimo- strare che anche la Vittoria degli Alleati non pu6 dare al popolo ita- liano dei benefiei. Appena 1i af- fronti e diseuti con Ioro, per difens dersi cercano di fare dei paragoni mettendo in evidenza 1e debolezze che ei sono anche qui e che nessas no nega. . Naturalmente questo non ' an- cora tutto, ma quelli che hanno po- Io penso persrmalniente ehe i maggiori risultati nel nostro lavo- to di educazione e: di persuasione li. ahbiamo ottenuti in Canada tra (Bolero che in buona fade erano ihfluenzati dall'idenlbgia fascists Tra questi si notano dei buoni sin- ttmmj e molti - mm esagero di- cendo questo - si stanno mettendo sulla buona via. Fin dal primo numero de "La Vittoria" ho sefnpre sostenuto il bisogno, 1a necessité di realizzare Panione degli. Italo-CanadesL. Do- ve ho potato. ho cercato di dimm- strare che bisogntwa sotterrare ik. passato, dimenticare i vecchix dis,- sensi e darci fraternamente la mano per Iavorare uniti per la vit- toria delle Naziomi Unite e per aiutare il popolo italiano a libe- rarsi dal fascism». - Dobbiamo confessare Che se quark che risultato qufv e 15. é state, pet opera di una pieeola minoranza, oe- tenuto, resta ancata molto da far- re per raggiungere l'unione della, famiglia Italo-Canadese. E quasti gruppi dm un. capo al- faltro del Canada sono disposti a continuare sulla stessa; via a fare nuovi sacrifici nell'interesse di tutti i eittadini di origim italiana e per aiutare il popolo italiano a crearsi un, regime in cut vi sia gioia e benessere per tuttiL. I pits pericolosi sono gli altri, ammo quelli che sono fascisti coi faseisti, antifascisti con gli anti- fascisti, liberali, conservatori, coi eamrdesi, insomma sono tutto se- condo il caso che loro si presen- ta, e sono sempre pmnti a tradire tatti, anche i parenti o i fratelli pur di aver una soddisfazione per- sonaIe, pur di poter tutelare i lou ro interessi partieoluri. In seguito a sacrifici di tempo, sangue e danaro, fatti da piccoli gmppi sparsi per il Canada, sia- mo riusciti a far togliere lo sti- gma di "enemies alliens" a tutti gli italiani divenuti cittadini ca- nadesi dopo il 1922.. Cari amici de "L5, Vittoria" NIAGARA FALLS, La tribuna dei lettori Ignora o finge di ignorare, que- sta stampa, che il popolo italiano dette pid della sua parte di nomi- ni coraggiosi ed eroici i quali, quando sapevano di lottare 1 cause giuste, libere ed umane, non ha mai esitato e dare, non alma.. lia solamente, ma all'umanitg in.. tera, tuttto ci6 che possedevano, si, la vita stessa.rioeh1 davvero sono 1e Nazioni a1 mondo che possono vantare un si forte numero di mar- tiri ed eroi e d'un si eceelso calibro. Dante, Bruno. Gamm fT.,T- La stamps. asservita, specialmen- te qui in America, cerca far crede- le al mondo che gli italiani siano un popolo di paurosi, di vili, di- menticando comodamente ed in modo spregevole 1e innumeri lotte che gl'italiani, durante la loro lun- ga e gloriosa storia, sostennero contro oppressori sia indigeni che stranieri. Infine sono lieto cara "vittortas', perché col romanzo, che sono certo non inganneré l'aspettativa, penso che aumenterai il numero dei let- tori, particolarmente tra 1e donne. nico. E per la verité sono convinto Che molte donne, inelusa mia moglie, non si limiteranno a Ieggere solo i1 rothanzo ma cominceranno a dare uno sguardo a tutti gli ar- ticoli che pubblica 1a nostra "Vit.. toria". tad amico Giuseppe Baldini Saremo teste vuote - continua- va mia moglie, in rappresentanza e con I'approvazione della figlia - ma certi articoli non sempre riu- sciamo a digerirli. In ogni case, i gusti sono gusti: a noi piaccio- no cose leggere e divertenti. f Saremo allora. anche muniii di passaporti per pater circolare nel- Irissterno del paese. Ma la: radio? Ebhene allora poerai sentire da A sentir loro, mia moglie e tdia figlia, sembrano attaccate alla "Vittoria? solo per via di quel To- manzo "I Fiori di Parigi". Ad una mia osservazione tendente ad invitarle a leggere anche altri arti- coli, mi sono sentito 1tispondere: Bisogna proprio solo leggere dei, lunghi articoli? Scrivilo pure ai tuoi amici de "La Vittoria": per noi, donne, ua Bel romanzo ,ma di quelli buoni, come sembra quello ehe sta pubbli- eando la "Vittoria", che ti tengono sospeso l'animo,"che commuovono, che ti danno la voglia di c0n0see- re come la va a finire g un passa- tempo riposante. _-_- ta non diremo che Mussolini ha ragioné. Assisteremo alliwa ai fuoehi artifieiidi, con l'iruumdio del- le vere organizzazioni italiane, di- co le Vere, duell'e cioé che continue- razmo 1e vere tmdizioni disr, popolo italiano e che mm intendono ven- dersi. dhve vuoi perché da ogni parte ri- ceveremo delle menzogne. framtitbe qmslla la sola libertsi che i1 popufo italiano conquisterebbe da una vit- togi'a dell'Asse. Cidgl la so1ai1ilimr tfi di sentire ed ascoltare dell'e memgne. Mentre i nostri genitori, i pa- renti' i fratelli che abbiamo in Italia lottano per traceiare il', fb. sefsmo e sfidano ogni pericolo, quasti vermi velenos1" tradiscono i roro genitori i loryr parenti, Ta [ore stessa liberté, assoeiimdbsii con 1'a loro propaganda a quelli che vogliono portare l'umanitd in- diirtrras _ Le nosfre donne, leggono il romanzo, Cara "Vittoria", Da qpando haii eomineiato la pubblicazione del, romamo, mia moglie e mia figlia. sono diventate delle letimici. de la "Vittoria". tuto andare in Italia sia pure per breve tempo hanno visto in quale miserevole situazione il fascismo ha ridotto 1a popolazione italiana. Quelli che volevano rimanere han- no preferito, can soldi alla banca, ritorhare sotto il "rilief" in Ca- nada. E qui benché in tempo di guerra possono reearsi in citté, ir della eittsi al paese, possono tutte 1e sere, stando sedati in casa pro- pria sentire 1e novit2 dalla lonta- na patria di origine. Qui esiste lar liberté di organizzaziosre di riunio- ne, e non, vi é pericolo'di essere ar- restati see non si compiono atti di sabotaggio) aIlo sforzo di guerra. Se tutto, questo costituisce sahia- vitd, allorw venga pure queue dal toppblino sotto il nasog, oppure Mussolini ex saremo 1ibmi' di ave- re "free" rmmganellatts,, e: olio di ricino in abbomianza ognr qualvol- e, Bruno, Gaul; (Continua a n2 JO e dare, non all'Ita- 'o ma all'umanitg in.. 6 che possedevano, si, .rlgoche davvero some i mondo che possono forte numero di mar- fun si eceelso calibre. Di Giusttr Anno i. No. 34. e di ignorare, que- 5 il popolo italiano sua parte di nomi- d eroici i quali, 1lileo, Colombo, a Dag. 4.)

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