Ontario Community Newspapers

La Vittoria, 9 Jan 1943, p. 2

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In Italia viveva i1 Duce. Viveva pure up; tale Bisoni. Questi aveva una eabra. 11 Duce gridava: "Il Mediterraneo é i1 mare nostrum". Bisoni diceva timidamente: "La capra é mia". Ma venne un gendar- me e port6 via la capra perehé Bisoni non aveva pagato 1e im- poste. ' Uesodo degli italiani delle grandi citté , Ecco alcuni estratti del diario del Isoldato Bisogni della ventiqua- tresima Cofnpagnia del Terzo Reg- gimento Bersaglieri: Il\ Dace ricevette l'ordine da Hitler di mandare in Russia una deeina di divisioni. Misero Bisoni in un carozzone e lo condussero al- l'Est. "21 Maggio. Siamo al fronte. Ci svegliamo e gridiamo "Abbasso i1 Duee". Lo abbiamo fatto insen- sibilmente. Ma il tenente Oiolo ha informato i1 capitano Nardi il qua- le disse che ei proeesseranno". ll Bersagliere Bisoni "Febbraio. Sono molto triste e non ho nessuno con cui sfogare 1e mie pene. Tutti gli uffieiali ei trattano molto male. Ci castigano senza il minimo riguardo. La mo- pale dei soldati ii molto eattiva". "17 Luglio. Arriviamo a Vote- scilovgrado. Un battaglione rima- se fuori combattimento con mol- ti morti e feriti". "18 Aprile. Siamo arrivati a Cracovia, in territorio polacco. Che brutta situazione. I bambini van- no 'sulla strada e piangono'chie- dendo un pezzo di pane". "I prezzi di biciclette e' motoci- clette sono aumentati vertiginosa- mente, finché la compravendita di esse sia stata proibita. Gli auto- bus chiedono 30 lire a1 chilometro e la benzina costa 50 lire al litre. Alberghi e case private nelle pie- cole eittg e nei posti di villeggia- tum impongono prezzi pazzesohi. . "22 Aprile. Mi hanno mandato con altri cinque soldati a Jata. Qui vivono donne, bambini piccoli. Una perdette i1 marito e due figli. Non fa altro che piangere e ei guarda con odio concentrate. Ha ragione". Zurigo - La "Weltwoehe" di Zurigo in data 30 dicembre, pub- bliea: "19 Aprile. Ci treviamo gifs in Ueraina. 11 popo1o é lschiavizzato. I tedeschi trattano la gente peg- gio degli schiavi. Muoiono di fa- me e sono straeeiati. Da pena il vederli." "L'esodo degli italiani dalle cit- tk riproduce 1e scene che si vide- ro -su11e strade di Francia nel giugno del 1940. "Per appartamenti che si fitta- vano prima a 1200 lire, si chiedono ora 25.000 lire e pagamento in con- tanti. Spesso nelle campagne T i viveri non sono razionati, in quan- to i contadini vivimo dei propri prodotti. Gli abitanti delle cittfr pagano qualunque prezzo, se e quando possono evitare di conse- gnare i tagliandi delle tessere an- nonarie. L'enorme aumento dei prezzi e delle pigioni - wLamenti e proteste "I giornali sono pieni di lette- re di Iamentazione sul tono di que- sta: "Disgraziatamente debbo ri- tornare a Torino: tia vita in cam- pagna é tanto cara che non posso permettermi di rimanervi". "L'esodo in massa di molte een- tinaia di migliaia di persone inco- minei6 spontaneamente, e awen- di citté, e costrinse molte migliaia di persone che si erano gift siste- mate, a mettersi di nuovo in moto per cercare altri asili. Bag. 2 ne in principio per l'iniziativa in- dividuale. Ma 1'intensifiearsi di essi produsse gran confusione nel- Ia vita economica. Fu promulgato 1m deereto sul traffico: esso faced va divieto, a coloro che si allow. tanavano, di premier residenza nel raggio di 50 chilometri dalle gran- VVIHORIA l ty I Vic tory) Yearly Subscription $2.00 Single cor Advertising rates on application "L'oadata di disapprovazione " Italian Weekly Newspaper Published every Saturday of the year by "La Vittoria" Publishing Company 274 College St. -.. Room 9, - TORONTO, Ont. ENNIO GNUDI, Managing Editor ASSOCIATE EDITORS: Rev. Augusto Bersani Girolamo Malisani,ex-President of the "Famee Furlane" Society. 1y Subscription $2.00 Single eopy--5 cents. "I Agosto. La artiglieria russa tir6 durante un'ora intera. Girai in ocehi attorno e osservai che' perfino i tedesehi fuggivano. Io pure tentai di fuggire, non potet- ti perehii caddi sotto il fuoco del- 1'artiglieriad Nella compagm'a vi sono molti feriti e morti. Il capi- tano Nardi é ferito. 11 colonello che ei comanda anche e cosi pure un altro colonello. Vi sono molti ufficiali feriti e morti". Una volta cominciato a correre, g meglio farlo dallo sventurato Don fine a1 Tevere. . Quf terminano gli appunti. Bi- soni mori. Era uomo arretrato e oscuro. Ma quando lo trassero al fronte comprese molte cose. Con altri bersaglieri si svegli6 e grid6: "abbasso i1 Dueel" Bisoni affer- ma che fu "insensibilmente". Le parole uscirono da sole, con tutto il cuore. Si possono sentire questa parole anche in Italia. Dopo aver cono- seiuto 1e bombe di quattro tonnella- te degli areoplani inglesi, gli abi- tanti di Genova, di Napoli, di Mi- lano e di Torino eomineiano "in- sensibilmente" a gridare: Abbas- so il Dueel" E a questo sano de- siderio é legato an altro: Fuori i tedesgshil" fiorata anche nei giornali, costrin- se il governo a revocare il decre- to. Oltre che i faseisti e gli ope- rai delle industrie, anche i botte- gai furono obbligati a rimanere in sede; quelli che si erano allon- tanati, dopo aver semplicemente chiusa la propria merce, nelle can- tine, perderanno la licenza di esereizio. Chissa che altri bersaglieri non traggono dalla sorte di Bisoni gli insegnamenti corrispondenti: Par.. tiranno correndo prima dei tede- schi e lo faranno con sufficente rapidité. . Tradotto da un artiéolo del grande serittore russo Ilia Ehren- burg. Il bersagliere Bisoni comprende- va che eseguiva un'azione mama- gia. Vide come i tedeschi oppri- m-evano la gente. Egli taceva, sot- tomesso ai suoi ufficiali. La sua obbedienza gli eost6 la vita. Voleva salvarsi e prima di morire serisse: "Non potetti". "Un altro giornale svizzero, "Der Bund", di Berna scrive che gli alberghi di Roma sono stra- pieni . . . La citt2 rigurgita di tedeschi, ufficiali, soldati, impie- gati delle amministrazioni milita- ri. "L'atmosfera - dice sempre lo stesso giornale - é tesa, pie- na di nervosismo e segreti timori. Al 24 dicembre il riscaldamento delle case non era ancora incomin- eiato: esso sarebbe state concesso per soli 20 giorni, nel periodo del- le teste". Sal vare I'Italia II discorso di Mussolini che tere ta di scolparsi dalla responsabili- tft di aver gettato il paese in una guerra eatastrofiea e eontraria agli interessi del paese e di avere por- tato 1'Italia di disfatta in disfatta, é state aeeolto, quindi, dal paese con freddezza e con angoscia. Ma Mussolini stesso, e tutta la banda di criminali che é intorno a lui, sanno benissimo Che questo Mussolini ha detto che i1 po- polo italiano anche se "Non é en- tasiasta dalla mattina alla sera", é tuttavia per la continuazione del- la guerra. Solo aleuni "dubbiosi", alcuni "portatori di bacilli" cer- cherebbero di minare la solidarité del fronte interno. L'Italia e i] secondo fronte Pubblichiamo ben volentieri la parte conclusiva di una conferen- za su I'Italia e il secondo fronte, del nostro carissimo amico Mario Montagnana, segretario dell'Alle- anza Giuseppe Garibaldi. La Conferenza é stata tenuta i1 4 dicembre a Messico City e come i nostri lettori vedranno é pif1 che mai di attualité. Esiste un precedente, nella sto- ria italiana. 82 anni'orsono, nel 1860 Giuseppe Garibaldi prove- niente da Quarto, sbarcava in Si- cilia, Con mm pid d1 mille uomi- ni. Nonostante 1a deboIezza nume- rica delle truppe sbareate, Gari- baldi poté liberare la Sieilia e tut-- ta l'Italia del Sud, scacciando per sempre gli odiati Borboni. Questo "miraeolo" fu possibile perché il popolo della Sicilia e dell'Italia del Sud accolse 1e camice rosse di Garibaldi con entusiasmo e si uni ad esse contro i nemiei d'Italia. E' pid che probabile che un'azio- ne armata' delle Nazioni Unite in territorio italiano sia quasi immi- nente. In relaziohe con questa prospet- tiva, si pone i1 seguente proble- ma: Quali diffieoltrdovr2 affron- tare, quali sacrifici eosterk alle Nazioni Unite, la creazione di un secondo fronte .in Italia? E' possibile, g probabile che questo fatto si ripeta domani, in Sicilia e in tutta 1'Italia, quando sbareheranno le prime truppe del- le Nazioni Unite? Credo non si debba dimostrare, .a questo pro- posito, un ottimismo semplicista e facilone. Washington, D. C. (0W1) - Il Segretario dell'Agricoltura, Claude Wiskard, al quale 6 stata affidata di recente "responsabilit5 piena" per l'approvvigionamento del pae- se, ha promesso che, appena gli e'serciti alleati metteranno piede in Europa, i popoli europei rieeve- ranno rifornimenti di viveri dal- l'Ameriea. Io sono assolutamente sicuro che la grande maggioranza de.1 po- polo italiano desidera 1a pace e la sconfitta del fascismo e del na- zismo. Tuttavia, affinché il popo- lo italiano possa offrire un aiuto efficace, decisive alle forze alleate, nello stasso territorio italiano, so- no necessarie due condizioni . non é vero. Sanno'che il popolo é stance della guerra, non vede nel- la guerra una via duseita e di sal- vezza pel popolo e vuoIe uscire dalla guerra, vuole la pace, con tutte 1e sue forze. In questo sense tutti sono, in Italia, "portatori di bacilli".. i1 bacillo della pace, del- la volontg che 1a guerra finisca e Mussolini e il suo governo se ne vadono via, ha fatto un'epi demia nel paese. La stragrande maggioranza della popolazione ita- liana é orientata in questa ma- niera. Si trada di dare a questo o- rientam-ento un pid preciso indiriz- zo, una forma organizzativa. Da questo punto di vista la riunione che ha avuto luogo alcuni giorni fa, a Milano, di antifascisti ita- liani appartenenti a varie corren- ti politiche deve essere eonsidera- to come un fatto di straordinaria importanza. _ In primo luogo che il popolo italiano riesca a realizzare,'il pid presto possibile e, in ogni case, nel memento dell'azione decisiva, la sua completa unité, e, in se- condo luogo, che esso sappia con precisione assoluta, con il massimo di chiarezza, quali sono gli scopi che si propongano 1e Nazioni Uni- te in ci6 che riguarda l'avvenire della nazione italiana. VIVERI AI POPOLI D'EUROPA Gli italiani che sono all'estero sono ancora divisi perché e'é qual- ouno, nelle loro fila che fa 1a politica di Mussolini, il gioco» del nemico. Fer questi motivi il Con- siglio Nazionale Italiano all'estero non si ' ancora costituito e l'u- nitk non si realizza. Ma in Italia, sotto il pungolo degli avvenimenti, la causa dell'unione del popolo ita- liano nella lotta per rovesciare il governo di Mussolini e per far useire il paese fuori della guerra va avanti. Che insegnamento per gli italiani all'estero! Un'aeeordo é stato raggiunto sulle questione principali in discu- sione tra 1e persone presenti ed é state deeiso di Ianciare un ap- pello al popolo italiano. Da un articolo di Giuseppe Berti. Dopo brevi trattative, difatti un gruppo di persona appartenenti a differenti correnti politiche - li- berali, cattolici, demoeratiei, re- pubblicani, socialisti e eomunisti- si sono riunite in Milano per " scutere la situazione determinata- si in Italia quale risultato della guerra e della politica di Mussoli- ni. Alla riunione erano anche pre- senti certi membri dell'opposizio- ne fascista. "La Vittoria" 9 Gennaio 1943 L'unitir antifascista ha gig fat- to grandi passi all'interno dell'Ita- lia. Da pif1 di un anno esiste in- fatti an Comitato Nazionale Ita- liano al quale partecipano rappre- sentanti del partito socialista, del partito comunista e del movimen- to "Giustizia e Libertir". Questo Comitato svolge una grande at- tivité, a mezzo della stampa clan- destina, organizzando il sabotag- gio e il lavoro all'interno delle for- Te armate fasciste, ecc. La sua influenza tra il popolo aumenta continuamente. Na si tratta di esperimenti in pieeola scala, che non possono ave- re una influenza deeisiva sulla si.. 'tuazione generale italiana. Per. acquistare questa influenza deer. siva sulla situazione generals ita- Iiana 6 necessaria una unitfr phi unpia; una unité la quale com- prfanda non solo gli antifascisti di sempre e alcuni gruppi dissiden- ti e, inoltre, tutti quegli elemen- Siamo a conoscenza, inoltre, che esistono gruppi di fascisti dissi- denti - che si chiamano essi stes- si "Faseisti riformatori" - i qua- li hanno cercato e ottenuto il contatto con una parte dei grup- pi antifascisti illegali, allo scopo di stabilire con questi delle rela- zioni organiche e di realizzare fu- nité d'azione. Benes predice 1a Vittoria per la fine del 1943 Londra -. Edward Benes, Pre- sidente della Szeeos1ovaeehia, ha predetto, in un massaggio di fine d'anno ai suoi connazionali, che la Germania sarg sehiaeeiata pri- ma che finisca il 1943. "L'anno 1943" - egli ha detto, - sark un periodo di vasti, deci- sivi eventi militari, che ei porte- ranno la Vittoria. I tedeschi hanno subito terribili perdite in Russia e in Africa del Nord. L'ltalia gifs é in complete disfaeimento, con l'intera nazione che invoca lapx- ce. Fra pochi mesi essa sari com- pletamente finita come fattore mi- litare e 'messa éom-pletamente fuori combattimento. ._ -_-__ éHiCiinV1a non meno di' 5 abbonamenti riciverg in regalo dalla nostra amministrazione un bel libro. Da see- gliere tra i seguenti: NAPOLEONE IL PlCCOLO, di Victor Hugo. LA BATTAGLIA DI BENEVENTO, racconto storico di F. D. Guerrazzi. CHI SIAMO, di Henry Barbusse. IL VENTRE DI PARIGI, di Emilio Zola ETTORE FIERAMOSCA, owero la Disfida di Barletta, riccamente illustrato, di Massimo D'Azeglio. L'ASSEDIO DI FIRENZE, romanzo storico in due vo- lumi, di F. D. Guerrazzi. DELITTO E CASTIGO, con 40 illustrazioni originali, di F. M. Dostojevsky. FIORI DI PARIGI, grande romanzo di Michele Zevaco. LA TORRE DI NESLE, grandiose romanzo storico di Michele Zevaco. LA CORTE DEI MlRACOLl, romanzo di Michele Ze- vaco. "Ne1l'alto comando tedeseo v'é i1 cams ed il disfacimento. Le pre- tese tedesche di ,auto-sufficenza e del1'abilitg di potersi difendere per una decade sono completamente scuse di disperati, come quelle Che furono udite dalla Germania impe- riale nella primavera del 1918. Noi sappiamo positivamente ehe nessuno ffa i principali eapi mili- tari ed uomini politici tedeschi credono a queste spiegazioni. Noi sappiamo che un esereito costret- to ad ulna Permanente difesa non pu6 resistere alla demoralizzazie ne ed alla dish1tegrazione. La ricerca di nuovi abbonati in tutte 1e localité dove vivono italiani: ecco una cosa da realizzare al phi presto, ecco un fatto importantissimo da portage a termine in questpimese di fill? d'apno.. - . . , . "LA vITToRIA" 274 COLLEGE ST. - ROOM 9 TORONTO, ONT. Cari amici, vi accludot . . ....... . . . . . . . . .... (. . . . . .) $2.00 per fabbonamento annuale. (.... .....) $1.25 per l'abbonamento semestrale. Nonge .....-... ..... . . ..... ..... ..... ........ . . . . . . ...... Indirizzo ..___-..... . .. . . . ...... ..... ..... ..... ..... ..... Citté ..... . . . . . . .....----. ....... Prov. ........ ..... ..... Tagliate e spedite all'Amministrazione. Chi lavora all'app1ieazione di questo piano, chi rac- coglie in questo mese tre o quattro abbonamenti e 1i spe- disee al giornale, compie un'opera importante e contri- buisce in misura notevole alla sistemazione de) giornale. I LAVORATORI DEL MARE, di Victor Hugo. Le spese di spedizione saranno a carico della nostra amministrazione. T "Le tenaglie di ferro si stanno chiudendo intorno a questi dispe- rati. Hitler ripete nervosamente che la Germania non eapitolerd". Attenzione! ti dell'apparato statale, dell'eserei- to, del mondo intelettuale, indu- striaIe e commerciale i quali ap- poggiarono nel passato i1 fascismo , rimasero, di fronte ad esso, "in- differenti", e che adesso han com- preso che per salvare 1'Italia é in- dispkensabile lottare contra il fa- scismo e il nazismo. Molte cause obbiettive e sog- gettive - che sarebbe troppo lun.. go analizzare - rendono diffieile questa larghissima unité. Ma io sono certo che tale unitii riceve- rebbe un grande impulse se giun- gesse in Italia la notizia che la uni.. té totale dei nemici di Hitler e di Mussolini é gifs stata realizzata all'estero. Fer questo i comunisti italiani - e le organizzazioni, come, per esempio 1"'Alleanza Garibaldi" qui in Messico, alle quali i comunisti parteeipano--lottano senza tregua e sono disposti ai pid gravi sacrifi- ci per realizzare questa unité. Per questo noi dieiamo al Comandante Paeeiardi e al Conte Sforza. che essi si assumano una grande re- sponsabilité quando parlano di 11 nitg e non 1a realizzano. Noi Bog. giungiamo che questi uomini Si assumano una responsabilitk enor- me di fronte a tutto i1 popolo ita- Iiano. ' la cattiira volonté e 1e ineertezze di E per questo, infine, nonostante aleuni dirigenti antifascisti, noi continueremo instaneabilmente 1a nostra battaglia per 1'unitsi - che ha gifs ottenuto successi molto im- portanti dal Canada all'Argentina e dalHnghilterra all'Australia, - con la convinzione di raggiungere la Vittoria. Se i1 problema dell'unitfy del po- polo italiano é importante, forge ancor p1Y1 importante é l'atteggia- mento, nei confronti del popolo italiano, delle Nazioni Unite. Non vi g dubbio che una delle cause che hanno permesso a1 fa- seismo di mantenersi a1 potere du- rante questi 20 anni, g l'appoggio che gli han data fine a poco tempo fa, i goverhi di alcune potenze demoeratiehe. Per fortuna, 1a po- litica attuale delle Nazioni Unite verso Mussolini e il faseismo é molto diversa, come lo conferma tra 1'altro, il recente discorso di Wiston Churchill, dedicate in grar parte alNtalia. Noi non abbiamo nulla da ob. biettare a questo discorso, anchr se in esso sono state lariciate delle minacce tremende contro i1 nostro paese. Sappiamo che "a la guer- re comme a la guerre" e che il compito doggi, per tutti gli aman- ti della liberté, corrsiste nel vin- cere il faseismo e il nazismo, a costo di qualsiasi saerifieio: a costo, anche, se g necessario, della distruzione delle nostre citté, delle nostre Vite e delle Vite delle per- sone che ei sono pid care. Tuttavia occorre dire che 1e mi- nacce, da sole, non sono e non saranno sufficenti a far Si che il popolo italiano accolga gli eserci- Continua a pag. 4. ll torso della guerra -- (Continua da pag. I.) glia di Stalingrado é costata ai tedeschi oltre un milione di uomini. Un altro milione, é oggirsotto la minaecia di essere tagliato dalle sue basi, se l'esereito russo rag- giunge Rostov. Mentre seriviamo la posizione di questo milione di soldati tedeschi che si trovano nel Caueaso diven- ta sempre pif1 disperata. Dall'ini- zio della guerra la Germania ha perduto 9 milioni di uomini su una riserva di 20 milioni di soldati di cui la coalizione dell'Asse poteva disporre. E quelli che rimangano mancano di allenamento e sopra- tutto di quello spirito di iniziati- va di cui erano aniniati i primi no- ve milioni. Gli Ungheresi avanzano la stes- sa domanda. E non é difficile com- premiere che anche Mussolini nono- stante la sua ferma volonté di con- tinuare al servizio di Hitler non potré tanto facilmente inviare a1- tre divisioni sul fronte russo. II timore di una prossima invasione dell'Italia da parte delle truppe anglo-amerieane castringeré Mus- solini a rinuneiare all'invio di altre divisioni sul fronte msso. Le perdite che l'esereito hitleria- no subisce ora sul fronte russo non possono phi essere sostituite tanto facilmente. Seeondo informatori degni della massima fede il popolo rumeno che ha subito delle gravi perdite battendosi per Hitler di- Jenta sempre pid 11erv0So e chiede [l ritiro dei suoi soldati dal fronte. "L'eeonomia del tempo di pace deve garantire a1 Reich della "Pid Grande Germania" i1 massimo di sicurezza e nello stesso tempo la Perei6 non bisogna dare gran- de valore a gli obbiettivi militari che l'esereito Rosso, secondo i co- sidetti specialisti militari, do vrebbe raggiungere; ma giudicare i grandi successi delle armate so- sriettieidalle perdite ehe queste riescono ad infliggere al nemico comune. "Carlo Magno é nuovamente il simbolo della filosofia nazista e Adolfo Hitler il suo prime e solo sueeessore". Sulla base di queste fantastiche rivendicazioni fin dal- la Primavera del 1939 noi avemmo un saggio di quello che dovrebbero essere secondo il "Nuovo Ordine" 1e frontiere della phi grande Ger- mania. "...... L'lmpero di Carlo Magno com- prendeva: tutta 1a Francia, la Sviz- zeta, 1'Olanda, metg delHtalia, ll- na parte della Jugoslavia e del- l'Ungheria, oltre alla Germania. E non bisogna dimeptieare che per un periodo di circa mille anni 1e frontiers della Germania si esten- devano su una gran parte della Polonia. II dottore Funk, ministro del- l'eeonomia del Reich, in un discor- so pronunciato verso la meté del 1940 ha descritto Ia carrateristica di questa struttura eeonomiea in questi termini: In questo modo tutte 1e regioni industriali d'Europa sarebbero chiuse entro 1e frontiere della pid Grande Germania. In tutte 1e altre regioni gli oberai agricolii supe- rerebbero di gran lunga il nume- ro degli operai industriali. Questo non vuol dire che noi non diamo importanza ai punti strate- gici. Indubbiamente queste locali- ek strategiche sono importanti, ma [a loro importanza non é decisiva. Gli avvenimenti in Africa Quello che i nazisti chiamano "Ordine Nuovo" non 'contiene in realtg nulla di nuovo, ma g gm si- stema altrettanto vecchio quanto la sehiavitf1 e 1'oppressione nella storia dell'umanité. Lo scopo principale g quello di far rivivere 1e "earrateristiehe de- gli Imperi schiavistici dell'ar1tiehi- ti. I nazisti non hanno aleuna pro- spettiva futura ma si ispirano al- le rancide glorie del passato. Dopo I'oeeupazione della Ceco- slovacchia, in un discorso fatto a Aix la Chapelle (Belgio), Rosem- berg, uno dei principali teorici del nazismo afferm6 che l'impero di Hitler doveva essere il prototipo del vecchio Impero delHmperatore Carlo Magno. Egli disse tra l'al- tro: II "Nuovo Ordine" nazista in Europo "Una nuova epoca eomineia per il popolo della Germania. La paro- la d'ordin? nazista, un solo popolo, un solo paese, deve essere abbarr- donata. L'oeeupazione della Boe- mia e della Moravia ci dimostra che il Reich deve includere entro 1e sue frontiere tutti i popoli del veeehio Impero tedesco. "Bisogna raccogliere sotto il tet- to della Germania di Hitler tutti quelli che in tutte 1e epoche hanno appartenuto alla Germania nei suoi millenni di storia. Il nuovo anno trova 1e Nazioni Unite sul punto di spazzare via completamente l'Asse dal territo- rio afriearto. I progressi degli al.. leati sono ancora lenti ma ci6 de- riva in gran parte principalmente dalla mancanza di esperienza da parte delle truppe anglo-ameriea- ne. Ci vuole un certo tempo per acquistare questa esperienza e i soldati americani,. come hanno fat- to i soldati russi acquisteranno in breve questa esperienza, con la dif- ferenza Che 1e truppe anglo-ameri- cane possiedono Ia superioritft, in uomini e materiali. Superiorité che i russi non possedevano affatto du- rante 1e prime fasi della guerra. La situazione politica nell'Afri- ca del Nord comiflcia a divtmire pif1 chiara e 'questo eontribuirft a realizzare l'unit2 di tutte 1e forze interessate alla lotta sino in fondo contro il nazismo. N oi oi auguriamo che dalle trat- tative in corso fra i1 generate Gi- raud e De Gaulle esca WI governo che escluda tutti gli elementi com- promessi o sostenitori della Poli- tica di Vichy. Un simile Governo contribuirebbe efficacemente ad accellerare 1a Vittoria in Tunisia e 1'invasione dell'Europa. Dalle indie le forze inglesi han- no eomineiato l'attaeeo contro Bur- ma. Siamo ancora all'inizio ma non vi é dubbio che questo attacco pué essere il preludio di una pifl gran- de attivité. Nella Nuova Guinea e alle Isole Salomone l'iniziati- va é ugualmente nella mani degli alleati. Possiamo dire che anche nel Pacifico 1e prospettive per il 1943 sono brillanti. Ma anche qui sorge il problema della conquista alla causa degli alleati della popc- lazione indiana. Sul fronte di Burma Noi entriamo, dunque ne11'anno 1943 con 1e phi belle prospettive di Vittoria, ma se questa Vittogia deve essere conquistata nel corso dell'anno é necessario l'uniti di tutte 1e forze democratiche, l'uni- t2 per condurre un'azione uniea assieme a tutti i popoli interessati alla sconfitta del nazifascismo. pif1 grande quantitri possibile di prodotti alimentari allo scopo di aumentare il benessere deI popolo tedesco. "L'eeonomia tedesca deve essere diretta in questo senso". E' necessario pensare non solo alla State N azionale ma all'Impero. I polacchi, imegri delle Colonie, i popoli inferiori devono essere sob. toposti alle regole del eodiee err. minale a cagione dei riguardi che dobbiamo alla supremazia del po- polo tedesco. In un diseovso pid recente pro- nunciato ad una riunione generale della Reichsbank, lo stesso dottore Funk (presidente della Reichs- bank) a proposito del problema dei debiti di guerra ha detto: "Questa questions non deve pre- ocuparci eccessivamente. Dopo la guerra sami facile risolvere que sto problema, perohé 1e materie prime costeranno molto poco e la mano dopera a disposizione della Germania Sark numerosa." Materie prime a buon merca- to e molto mano d'opera a dispo- siisione della Germania. Ecco 1'olr. biettivo criminale dei nazisti, ri- velato apertamente dai loro capi. Eeeo 1a linea generale fondamen.. tale degli obbiettivi di guerra dei nazisti. Eeeo il vero carattere del- 1'"Ordine Nuovo", in Europa e nel Mondo. Louis Adamic e Mihailovic New York - Louis Adamic, autorevole scrittore americano di origine Jugoslava, considerato co- me una delle pif1 grandi autoritk nelle questioni Slovene, ha fatto il pif1 grande elogio delia lotta che conducano i guerriglieri Jugdsla- Anno I. No. 32. g",

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