Ontario Community Newspapers

La Vittoria, 9 Jan 1943, p. 1

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1943: l'annodellasconfitta del nazifascismo Noi ci impegnamo di compiere sempre meglio il no- stro dovere di soldati della liberté e della democraaia lot- tardo sul fronte intemo contra gli agenti palesi e nasce- sti del fascismo, contra quelle piccole minoranze che tentano di sabottare lo sforzo di guenja del Canada e delle Nazioni Unite. u Gli Italo-Canadesi devono conoscere la verit2 sulla situazione intema italiana, per essere in grado di inten- sificare il loro appoggio a questa guerra di giustizia e di liberazione lottando al fianco del popolo canadese e aiu- tando il popolo italiano a ritrovare il suo pesto, al fian- co dei liberi paesi del mondo. Noi dobbiamo fare ogni sforzo nel corso di quest'an- no per realizzare l'unihi. Solo cosi noi potremo dare un contributo effieaee allo sforzo di guerra e impediremo Percio' siamo lieti che il Governo abbia finalmente tolto dalle spalle degli italiani il pesante e doloroso mar- chio di "nemici stranieri". Uno dei principi su cui si fon- da una democrazia degna di questo name, é il riconosci- mento dei diritti uguali a tutti coloro che lavorano all'ac- crescimento della ricchezza del paese, qualunque sia la loro nazionalité. Percio' il provvedimento che ha tolto gli italiani dalla categoria di "nemici" rappresenta un grande atto che fa onore alla democrazia canadese. Alla lotta contra questa piccaa minoranza, ancora pericoiosa perché collegata con le forze dell'Asse che agi- scono negli Stati Uniti e in altri paesi dell'America Latina devono essere chiamati tutti i cittadini di origine italiana di tutte le tendenze antifasciste.. Il 1943 saré un anno di grandi lotte, durante le qua- li dovremo concentrare tutte le nostre forze per sconfig- gere il nemieo. Saré questo un anno di grandi offensive al- leate alle quali sicuramente parteciperanno anche le ar- mate canadesi. l L'esereito canadese, con le -.Sue divisioni blindate, i suoi effettivi motorizzati, la sua audaee fanteria portersi un contributo efficace alla Vittoria degli alleati. Il popolo italiano lo sa e non ha dato segni di passivité eeeessiva, sin dall'inizio della guerra. Rifiutandosi di vin- cere 1e battaglie di Hitler e di Mussolini, su tutti i fronti di combattimento, i soldati italiani ei hanno in fondo aiutato a preparare le condizioni per la seonfitta dell'As.. se. Il malcontento é al colmo e attende solo una buona oeeasione e una direzione per esplodere. Noi dobbiamo stringerci attorno all'esereito canadese per provocare nel tempo pif1 breve possibile la disfatta del faseismo perché essa targ finite la guerra ed impediré il massacro dei nostri figli e dei nostri connazionali. Noi vogliamo la disfatta del nazifascismo perché esso é il vero nemico dell'Italia di tutto il popolo italiano, il nemico del nostro avvenire, 1'ostaeolo alla mareia ver- so il benessere e' la liberté. E il nostro giornale, come sempre, sarh l'annunciato- re, favanguardia, l'organizzatore, della lotta contra ogni forma di provocazxone da qualunque parte-essa venga. Nel.suo Messaggio in oeeasione del Nuovo Anno l'On Mackenzie King con la consapevolezza di una grande capo ha rieordato tutto questo. Noi dobbiamo stringerci sempre pitl attorno al popolo eanadese e al suo glorioso esercito. L'atteggiamento dei cittadini di origine italiana, é stato il solo atteggiamento degno di buoni italiani e di buoni cittadini canadesi. Era percio' necessario, indispen- sabile, dare la phi grande pubblicith a tale atteggiamento. E' cio' che ha fatto questo giornale, é cio' che hanno fatto i dirigenti delle pits importanti associazioni italiane, par- ticolarmente quelli della Caboto di Windsor,, della Gu- glielmo Marconi di Sault Ste Marie e di alcune altre orga- nizzazioni di Toronto e di Montreal. ll Governo ha cosi potuto vedere attraverso quali po- sizioni gli italiani riuscivano a creare un movirnento di 'solidarieté col popolo canadese e le Nazioni Unite. Ma- nifestazioni come quelle fatte dalla Lega di urtitk Italo- Canadese per la Vittoria delle Nazioni Unite di Montreal, indubbiamente hanno contribuito ad accellerare il prov- vedimento di cancellazione della qualifica di cittadini "nemici". Né il popolo italiano da oggi segni di passivitg ec- cessiva. Episodi di resistenza anche armata, vengono se- gnalati da tutte le province d'Italia. Dopo l'oceupazione anglo-americana dell'Afriea del nord, in Sicilia, in Cala- bria, nelle Puglie si sono giii fatte le fucilate contro i te- desehi. _ Dobbiamo tenere presente che la sorte non solo del popolo canadese di cui siamo parte integrante, ma quella del popolo italiano dipende dalle Vicende di questa guerra. Se allora fummo messi tutti in un sacco e il Gover- no non si pose nemmeno i1 problema di determinare con chiarezza chi potevano essere i provocatori, lo dobbiamo al le dichiarazioni criminali dei capi del fascismo in pri- mo luogg di Mussolini e F arinacci, che persino pubblica- mente si sono vantati di poter contare su delle organizza- zioni illegali di spionaggio in tutti i paesi del Continente americans Lo dobbiamo alla sporca propaganda dei giomali fascisti che hanno esaltato il loro odio furibondo contra i popoli delle Nazioni Unite. I cittadini di origine italiana residenti nel Canada risposero sdegnosamente alle provo- cazioni del governo fascista, tagliarono i legami con gli agenti della propaganda fascista. L'interrogativo era rivolto in modo particolare verso gli italiani che, per il fatto stesso dell'alleanza Hitler-Mus- solini venivano a trovarsi davanti alla sciagura di una guerga che opponeva l'Italia ai pqesi democrtytici. Diciamo di phi. Chiunque avesse in quel momenta prestato ascdlto alle dichiarazioni dei dirigenti fascisti sulle attivith degli agenti dell'Ovra all'estero, non poteva non esigere delle misure di precauzione. Quando scoppio' la guerra, tra gli altri problemi, il Governo canadese si pose anche il problema dei cittadini di origine straniera. Che cosa avrebbero fatto questi cit.. tadini? . ll Governo ricorse allora all'obbligo della registra- zione obbligatoria per tutti coloro che erano entrati in Canada dope il 1922. Nessuno poteva in quel momenta contestare il diritto del Govemo Canadese di organizza- re il controllo di origine straniera come credeva oppor- tuno nell'interesse del Canada e della sicurezza nazio- nale. Uguali diritti "Per proteggervi 1e mani - Se per case avete ancora i guanti d'automobile, foderati di pelo, ma le dita sono rotte, seoreiate le dita con 1e forbici e rimpiazzate 1a pelle con un pezzo di seta. "Questo é i1 consiglio che dia- mo a coloro che non hanno 1a for- tuna di vivere in paesi ealdi". "Eeeo come dovete fare a pro- teggersi dal freddo: - Mettetevi addosso una coperta pesante, dopo avervi fatto due buchi per farei passare le braccia. Usate a que- sto scopo 1e coperte da viaggio. Ricordate anche che se avete del- le coperte di pelo di cavallo, con queste potete fare dei vestiti da casa. I mantelli da sera di velluto possono anohe servire per fare delle vesti da camera, che se sa- ranno lunghe vi terranno caldo. "Per protemrervi 1e mani - Se L'aspetto comico di questo cu- rioso sistema proviene dal fat- to che i cosidetti specialisti mili- tari vogliono, essi stessi, indicare gli obbiettivi che l'esereito Rosso dovrebbe raggiungere, invece di lasciare la scelta al Comando su- premo delle armate soviettiche che si 6 rivelato in tutte 1e contingen- ze abbastanza competente. Se sfogliamo qualche quotidia- no vedizimo subito che: Gli obbiet- tivi militari scelti da questi spe- Essi parlano di grande Vittoria quandp i russi riconquistano una citté. o si imposessano di un centre ferroviario e, quando questi obbiet, tivi non sono faggiunti, invitano i loro lettori ad andar cauti, a non cadere a proposito di tuttd quello Che avviene in Russia, in un eccessivo ottinismo. In ltalia si muore dal freddo Lavoriamo con slancio all'aumento della produzione, al rafforzamento dell'armata canadese. Faeeiamo delllan- no 1943 fanno della sconfitta del nazifascismo. Un commentatore fascista par- lando alla Radio di Roma al popolo italiano, ha dato il seguente consi- glio: E' verissimo che le localité ri- conquistate dall'esercito rosso sono assai importanti, ma questa non é la questions decisiva. Quello che decideré. del risultato finale della grande offensiva iniziata dall'eser- eito rosaso non sari 1a quantité, pif1 o meno grande del territorio che i tedeschi huseiranno a controlla- re ma l'ammontare delle perdite in uomini e materiali. L'esereito Soviettico che come quello angeunerieano ha ancora delle grandi riserve, quasi intatte, sar2 in condizioni in un deter- minato memento di sferrare contro le forze dell'Asse il colpo decisivo. A proposito dell'offensiva. russa i cosidetti specialisti militari che scrivano per i quotidiani non dan- no alcuna importanza a questo fat- tore. Entriamo nel nuovo ahno con delle brillanti prospettive: La di- stmzione dell'Asse nel 1943. Sa- rebbe errato affermare the le pid grandi battaglie sono terminate. Non vi é dubbio che 1e pid dure battaglie stanno 'maturando ed avranno luogo per le forze anglo- americane nei prossimi mesi. L'esereito Soviettico continua ad avanzare su tutti i fronti. Ogni settimana le armate hitleriane perdono decine di migliaia di sol- dati e delle ingenti quantité di ma- teriale di guerra di ogni calibro. E' questo un fatto importantissi- mo, sul quale vogliamo riehiamai re fattenzione dei nostri 1ettori. La data vittoriosia dell'invasione dell'Europa é legata a queste bat- taglie e alla loro durata. che gli italiani siano preda, al r le manovre della quinta eolonna Anno I. No. 32. ll corso della guerra C iitdlF'e' _ t' $\\a - (VICTORY) . Via ii tedeschi dllallPlltahia Prospettiva di Vittoria nel 1943 Poco pif1 di due anni fa, nel Giugno 1940, all'entrata in guerra dell'Italia, la forza aerea britan- nice. in Egitto era composta come segue: 40 eaeeia tipo Gladiator, 70 bombardieri Blenheim, 24 apparec- chi da trasporto Bombay, 24 ap- parecchi da cooperazione Lysander, 10 indrovolanti Suderland; a que- sta va aggiunta una riserva del cento per cento nelle categorie Gla- diator, Blenheim e Lysander. Vi Si aggiunge pure una forza di E' stata 1a schiacciante supe- riorité. della Royal Air Force, su- periorit2 non solo in numero, ma in qualité e spirito combattivo, dhe ha spianato la via alla vitto- ria delle truppe valorose dell'Otta- wa armata della Gran Bretagna. Questa straordinaria forza del- la RAF. che in tanti cieli del mon- do é passata all'offensiva contra un nemico ritenuto invincibile, é di per sé una delle pi6 grandi vit- torie della guerra, una Vittoria vin- ta anche nell'esercito civile, dagli operai, impiegati e dirigenti del- l'inddstria aeronautica britannica. al momento opportuno, del- DI RICCARDO LUZZATTO La supremazia aerea é un fat- tore decisive per la Vittoria o la disfatta nella guerra moderna per gli eserciti terrestri, come nelle unité navali. La battaglia dell'Inghilterra sta li a dimostrare valorosamente il eoraggio e la superiorit2 della Roy- al Air Force e delle forze aeree degli alleati. La battaglia d'Egitto che, nelle parole di Churchill, se- gna la "fine del prineipio", la fine cioé della prima fase della guerra in eui l'iniziativa era riser- vata alla Germania, é pure stata decisa ne1faria. F orza aerea Britannica cialisti sono Rostov, Millerovo, Rzhev, Veliki Luki, ecc. Questo sistema é completamente privo di ogni buon sense. 11 fatto pid im- portante ii che l'armata rossa ha preso I'offensiva su tutti i fron- ti riconquistando delle migliaia di ohilometri quadrati ed accentua sempre pif1 l'opera di distruzione delle armate hitleriane. Non vi 6 dubbio che il pid gran- de disastro per la Germania é la perdita dei suoi effettivi milita- ri e del materiple che i russi rac- colgono in misura sem-pre maggio- Un telegramma ah'On Mackenzie King ' Appena avuto .sentore che il Governo aveva ordinato che fosse tolto ai cittadini di origine italiana la registra- zione obbligatoria abbiamo telegrafato in questi termini all'On. Mackenzie King, Presidente del Consiglio dei Mi- nistri: A name (Eella. redazione e dei lettori del giornale "La Vittoria" La prego accettare i nostri phi profondi ringraziamenti ed il nostro pits sincero apprezzamento per la misura che libera dallo stigma di "nemici" i cittadini di origine italiana. - TUTTO IL POPOLO DELLA GRAN BRETAGNA PARTECIPA SEMPRE Pitt ALLO SFORZO DI GUERRA ll nostro giomale che unisce e organizza gli italiani attorno allo sforzo di guerra si augura che l'abolizione della registrazione rappresenti un vero successo e sia se- guita da altre misure che liberino da ogni restrizione anche i non cittadini. On. Mackenzie King, Ottawa, Ont. Toronto, Ont. 9 Gennaio 1943 Non e'é dunque da meravigliarsi che la missione aeronautica ameri- cana, capeggiata da T. P. Wright, direttore della produzione aeronair. tica al "War Production Board" degli Stiti Uniti abbia espresso la sua viva ammirazione. Parti- colarmente i1 Wright era rimasto colpito dal fatto che reali risul- tati abbiamo potuto essere otte- circa 150 apparecchi vari che ope- ravano nel Sudan, nel Kenia e in'Aden. Ad eccezione dei Blen- heim, si trattava di tipi nettamem te antiquati. Confrontate con queste, le for- ze che stanno ora spazzando i cieli dell'Afriea settentrionali! Per ovvie ragioni il loro numero esat- to non viene divulgato, ma si etrat- ta di molte migliaia di apparecchi dei vari tipi pid moderni, ed essi hanno reso possibile non solo la Vittoria su Rommel, ma anche la pits grande azione anfibia della storia, l'oeeapazione dell'Afriea settentrionale francese. In confronto col 1940 la Produ- zione areonautica britannica é quadruplieata e continua ad au- mentare in misura eccezionale. O- gni mese costituisce un nuovo pri- mato. Per ogni 5 tonnellate pro- dotte in Agosto, 6 me furono pro- dotte in Settembre, con un aumen- to del 20 per cento, e in, ottobre 1a cifra di Settembre é stata nuo- vamente superata di gran lunga. re. Informazioni dettagliate e pre- cise che sono a disposizione degli esperti militari delle Nazioni Unite rivelano che solo dal Maggie al 31 agosto del 1942 l'armata hitle- riana ha perduto il 70 per cento delle sue 73 divisioni impegnate nella battaglia. Il che vuol dire un minimo di un milione di uomi- La Gran Bretagna dispone inol- tre di una gigantesea flotta aerea basata sull'Isola stessa f attivissi- ma con azioni offensive contro la Germania, 1'Italia, 1e industrie del- le terre oeeapate e contro 1e navi ed i sommergibili dell'Asse. Oltre 3.000 apparecchi (di cui una parte g di produzione americana) furo- no spediti in Russia, moltissimi su gli altri teatri di guerra. Di hueste 73 divisioni 54 era- no totalmente tedesche, 8 rumene 6 ungheresi, 4 italiane, 1 cecoslo- vacca. Dopo il 31 agosto la batta- (Continua a pag. 2. ) ni. Per la redazione, Ennio Gnudi. L'anno scorso oltre 10.000 ap- pareeehi sono passati per porti sud africani, insieme del resto ad oltre 500.000 soldati ed a 1.000.000 di tonnellate di materiale bellieo. Rassegna settimunale di pensier'o e di azione The only Italian newspaper published in Canada Authorized by P. o. Department, Ottawa, as Second Class Matter. Oggi che tutti i piani di guerra, del governo faseista sono misera- bilmente erollati, esso tenta una disperata manovra. Il governo che é responsabile di tutte le nostre disfatte - il governo che ha diviso il paese e lo ha rovinato riducen- dolq a vassallo dello straniero - oggi fa appello all'unitg e alla re- sistenza e parla della salvezza delHtalia. Noi dobbiamo negare a Mussolini e al suo governo il di- ritto di parlare a Home dell'Italia e dobbiamo additarli al popolo co- me responsabili della nostra ro- Vina. E in verit2 questo contribute é un'altra prova lampante della parte presa dall'intero popolo in questa guerra, in eui tutti sono soldati, se non a casa all'estero. Questa partecipazione attiva del- ?intero popolo della Gran Breta- gna nella lotta attuale, non do- vrii e non potré mai essere dimen- ticata. La guerra batte alle nostre porte e sta per essere portata sul nostro territorio. Si tratta di una questio- ne di vita 0 di morte. Se noi non usciamo dalla guerra i1 phi pre-. sto possibile consumeremo le no- stre ultime risorse economiche, as- sisteremo alla distruzione delle no- stre citt2 e delle nostre industrie alla rovina e all'occupazione del paese, alla disfatta finale, alla ca- tastrofe. Ma molta soddisfazione gli cau- s6 l'opera di ricerche, il continue progresso teenieo che dark nel 1943 dei tipi segreti fin dora ancora molto superiori a quelli odierni, benché questi siano gifs i migliori del mondo. Infine egli ha lodato in modo particolare il contribute delle donne britanniche, formanti ora ben i1 40 per cento delle mae- stranze attive nell'industria areo- nautica. ' Cittadini! Quanto era state da lungo tempo previ-sto sta per acca- dere. La politica del governo di Mussolini ha portato ad una situa- zione nel paelse che g il preludio e il preannunzio della catastrofe. Due armi di guerra sono stati due anni di disfatte, di calamité e di seiagure per noi. Oggi, nondimeno, una sciagura phi grande ancora ei minaeeia. AL SERVIZIO DI UNA POTENZA STRANIERA La politica del governo fascism non é dettata dagli interessi del paese, ma dagli interessi del fasci- smo e di una potenza straniera: 1a Germania. Mussolini ei ha getta- ti nella guerra non sulla base di considerazioni concernenti la no stra difesa nazionale, ma in base a piani politici predatori, pazzi e irreali. Egli ha dissipate le nostre IL TESTO DELL'APPELLO nuti nonostante la decentralizza- zione, neeessitata dal pericolo din- cursioni aeree nemiche, e dalla flessibilit2 dell'organizzazione che permette rapide variazioni dei ti- pi di produzione, dettate da espe- rienze fatte nelle operazioni. Il corrispondente deWntereontinent News trasmette da Ginevra la seguente radio emissione della stazione clandestina Italiana "Radio-Milano-Liberté", udita e ste- nografata nella Svizzera: "rg Dopo brevi trattative, un gruppo di persone apparte- nenti a differenti correnti politiche - liberali, eattoliei, democratici, repubblicani, socialisti e comunisti - si sono riunite in Milano per discutere la situazione determinatasi in Italia quale risultato della guerra e della politica del governo di Mdssolini. Alla riunione erano anche presenti certi membri dell'opposizione fascista. Un'accordo é state raggiunto sulle questioni prinei- pali in discussione tra 1e persone presenti ed é stato de- eiso di lanciare il seguente appello al popolo italiano: II Fronts Nazionale per un govemo di pace in-ltalia 274 College St. - Room .9-- PIGG Mi. 'riitt Gli scopi di guerra della Germa- nia che vuole soggiogare e eoloniz- zare tutti i popoli di Europa Ao- no contrari ai nostri interessi. II popolo non ha mai approato l'al- leanza militare con Hitler. I circoli eattoliei e liberali vi si sono sem- pre R5pposti e Mussolini ha avuto violenti oppositori nelle file del- lo stesso pareito donhinante, La guerra di Hitler e di Mus- solini non é la nostra guerra, non é la guerra del popolo italiano. EY (Continua a pag. 4.) Wendell Wilkie invoca pit azione Qggi che Hitler dovunque ' ser- rato da presso dalle superiori for- ze di .una coalizione internazio- nale, 1a sola cosa che gli resta a fare é di difendere disperatamen- te se stesso. Oggi che il nostro paese é sull'orlo della catastrofe, Mussolini e il governo faseista vogliono tr'asformaris l'Italia in un bastione della difesa tedesca. Que- sto signifiea la roviha e la distru- zione completa delle nostre offi- cine, nelle nostre citté, delle nostre linee di comunicazione e del nio- stro esercito. Noi respingiamo que- sto piano rovinoso con orrore. Wilkie ha criticato, infine, i re- centi discorsi del Vice Presidente Wallace, invocanti la cooperazio- ne internazionale - dopo la guer- ra - perché non hanno offerto alean piano per un'azione immedia- ta. . "La cosa che pits di tutte é im- portante, - Wilkie ha detto - é quella che come Nazioni Unite, noi dobbiamo formulare ora i prineipi Che guideranno le nostre azioni, nel procedere, passe a passo, " Iiberazione delle Nazioni conquista- te". ricchezze e compromesso 1'onore del paese nelle sue fallite impre- se d'aggressione. Essendo state battuto, egli ha trasformato 1a nostra terra natale, le nostre for- ze armate, l'industria, fagricoltu- ra, e la nostra economia intera in un'arma nelle mani del militari- smo tedesco. In un comizio svoltosi a New York, Willkie ha invocato pif1 azio- ne, meno chiacchere, per risolvere i problemi della guerra e del dopo guerra. "Forse noi potremmo cosi ap- premiere qualche cosa dai Cinesi, che, con cosi poco hanno saputo combattere cosi bene e cosi a lun- go; o dai Russi che hanno dimo- strato, recentemente, di conosce- re qualche casa circa Parte della guerra". L'ex candidate presidenziale re- pubblicano del 1940 ha proposto la formazione di un Gran Consi- glio delle Nazioni Unite, non per6 un Consiglio create soltanto "sul- la carta", ma una reale e fattiva organizzazione alleata, in cui siano validamente rappresentati "i Pae- si ehe pid sostengono il peso della guerra eombattuta". Ed ha sog- giunto:

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