Ontario Community Newspapers

Il Lavoratore, 20 Mar 1937, p. 4

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La citté di conseguenza venue tap- pezzata di manifesti inneggianti a lui, al re, all'esercito, al duce, alla milizia, ecc., e questo partieohus mente nelle vie centrali e nei rioni ove Starace doveva recarsi. Ai circo- 1i rionali e ai fasci di provincial ven- nero date disposizioni e ordini per la mobilitazione di tutti i fascisti, giovani fascisti, donne fasciste, avan- guardisti, massaie rurali, ecc. e del popolo nei diversi punti della citté. "Nessun faseista deve mancare e %ttrtmrtiiLussile', Uevono essere Per dieci giorni i giornali non fe. ccro altro che parlare di "sua eccel- lenza segretario del Partito e con- quistatore di Gondar "e delle impo- nenti manifestazioni che il popolo ge- novese gli preparava. in divisa", diceva t'ordine d'adunata M voleva dare a questa manifesta- zione, non solo un carattere di ras- segna delle forze fasciste, ma un ca- ratteye di "spontanea manifestazio- he del popolo che reclama la visita del duce a Genova". Ma come succede sovente, tutti i conti erano stati fatti senza inter- pellare il vero popolo lavoratore, il quale cl tutt'altro che content" della politica del fascismo, politica the lo affama e che nelle ultime settimane aveva portato ad un nuovo aumento dei prezii e particolarmente dell'olio, del sapone, dei grassi e delle car- In. Nella notte del 23 al 24 quasi tutti i manifesti inneggianti a "Sua Ece." affissi nelle vie centrali come via Baldi, via Cairoli, Piazza Corrido- m', piazza Corvette, via Settembre, ecc., vennero lacerati, mentre quel- li inneggianti al re, alt'esercito, al- la milizia e anche a1 duce vennero lasciati intatti, Solo in alcuni ango- 1i yennero lacerati pure quelli inneg- gianti al duce. Siccomc questo av- venne molto tardi nella notte, 1e au- torité che non se lo aspettavano ne ebbero notizia al mattino quando Starace stava giaf per arrivare. Cosi non si fece in tempo a sostituirli, c Starace poté vedere subito che vi era qualche cosa the non andava. Cost avvenne che la progettata imponente manifestazione" non solo si é trasformata in alcune adunate di fascisti (pert anche queste con molta poco irarteeipazione) svoltesi sotto gli occhi indifferenti di pochis- simi curiosi e con 1'astensione del- le masse, ma anzi molti lavoratori ,e tra questi parecchi fascisti, volloro dimostrare il Ioro malcontento, in dr. versi modi interessanti. Eeco alcune di queste "spontanee manifestazio- ni a favore di Stance". Altro episodic: mentre due fasci- sti erano intenti ad appiccicare i ma- nifesti in via Venti Settembre, un operaio si avvicin6 a loro gridando che era ora di finirla con queste buf- fonate e che era meglio pensare a da. re da mangiare ai disoccupati, can, ccecNello stesso istante prese il pac- co dei manifesti e ii trappé tutti, sot- to gli occhi meravigliati dei presenti i uali non osorono intervenire. I fa- 2;ifl'ed2'lrt'd di. arrestario, ma l'operaio (scaricatore del porto) si mise a dare via botte da orbi fino a quando intervennero i carabinieri di servizio. Inutile dive che oggi p.. operaio si trova a Marassi. Gli studenti universitari fischiano La visita di Starace alla sede del Gruppo Universitario fascism fu sa- botata dagli studenti con delle gri- da di "viva i1 re, viva il duce, viva l'esercito". Qualcuno tent6 a diverse riprese di lanciare qualche grido per "Sua Eccellenza", ma quasi tutti i presenti rimasero zitti. Assai nume- rosi sono stati i fischi inviati nella direzione di Starace e parecchie gri, da di "titoli genovesi" che tradueen, deli in italiano vogliono dire "creti- no, stupido, buffone" etc. Secondo 1e voci che circolano l'os. tilité degli studenti a Staraee é do- vuta alla sun presa di posizione con- tro 1e aspirazioni dei giovani, con- tenute nella parola d'ordine: largo ai giovani, da Staraee combattuta. Altri idicono che si lratta di protesta contra le misure che il Partito fa- scista ha preso contra la stampa uni- Il 24 gennaio Starace, segretario generale del Partito Nazionale Fa- scista, é stato nella nostra citté per tenere il rapporto dei gerarchi e per l'inaugurazione di alcune "Case del Littorio". Com'era da preveder- si, la venuta di Starace aveva mes- so in moto 1e "maechine" delle ge- rarchie locali 1e quali fecero sfotai formidabili (a mezzo stampa, cir- colari, ordini, eee) per organizzare un'imponente manifestazione di po- polo in" onore del "conquistatore di Gondar". Inoltre, sui manifesti che finivano con le parole di Mussolini "erederc, obbedire e comhattere", il mattino si trovG scritto a caratteri cubital" e neri" abbiamo creduto; abbiamo ob- bedito; abbiamo combattuto. Abbia- mo creduto alle pmmesse, ora basta, non crediamo phi 0 non ubbidiremo phi, siamo stufi di attendere, ora vo- gliamo siano mantenute 1e promesee fatteci". ll popolo genovese manifesta in mode clamoroso la sua .ostilitti a Starace Pag. Wm? -NX1fiitesetreioiir "entusiasmo" at Tuttavia 1e preduzioni tinirono eot non essere sufficienti, infatti, in piaz- za Corvetti, mentre, Starace vi passa~ "a per andare al Politecnico genoveae per il rapporto, venne circondato do un gruppo di massaie rurali 1e quaF ehiesero di parlare a lui. Edi fer" fermare t'automobire per ascoltare t., donne Queste manifestarono it loro malcontento per il continua aumen- to dei prezzi e per il fatto che molto case, come Polio, il burro, il latte e la came. non si trovano my, sul mer- mato. Inutile dire che Starace pro- mise di nrovvedere. Ma non new: ancora finito di ascoltare le drsrtrsm che ecco avanzarsi un grappetto di reduci dgll'A. O. i mm"espressero ii loro malcontento per it fatto the crane tuttora disoccunati malgrado le mal.. te promesse. Gli stessi giomali fa- scisti hann6 riconosciuto Che "Sta.. race ha fatto arrestare 1a macchina scesone si 6 nvviato verso di essi (i roduci) .. . e ha avuto con questi bre- vi e rapidi co1loqui". Quando Stance arriv6 in piazza Corridoni, non vi erano ad attem- derlo che i fascisti adunati e pochi curiosi. Gli stessi giornali il giomo dopo hanno dovuto constatare che 'solo quando Stance usci dalla Casa del Fascio. una folla di camicie nere andava ammassandosi w-.. "Arrivatt- do sulla piazza, racconta an impiega- to della Federazione fascista, Starace avrebbe voluto avvicinare qualcuno del popolo , come generalmente fa, per sentire cosa pensa la popolazione. Ma la cosa era abbastanza difficile, causa la presenza di sole camicie ne- re e della "seorta" che spingeva Ion. tano i pochi curiosi presenti. Tut" hanno avuto Pimpressione che tutto fosse stato organizzato in modo di evitare che qualche malcontento si arvieinasse a Starace o veniqse'da lni [ avvicinato. e potesse quindi esttrt- mergli il malcontento che serpeg- gin fra i Ia,voratori". mritHettete. dj'pmggsg tei-sy was ro viveri e per riehiesteNTiiTuto. (si- mili lettere, Mussolini ne rfeeve da 40 a 50 mila osmi mese). II segre- tario federale Molfino aveva betvat incaricato il fiduciario del circolo rio- nale affinché provvedesse lui a ri- tirare 1e lettere, ma molte di ques- te andarono a finite direttamente nel- le mani di Starace, con dispetto di Molfino. La cosa phi grave in que- sto rione proletario fu il fatto che quasi tutti i fascisti erano senza di- visa. Come si vede,, l'accoglien- za fatta a "Sua Eceellenza" non é stata certo delle phi entusiastiche e imponenti. I geraiehi Iocali tentano di giustificare' ci6 diéendo che il po- Queste forme'di protesta si sono ripetute durante la visita ai diversi circoli rionali. Per esempio at circolo Telloni. A Bolzaneto poi, durante la visita alla Fattoria Mazziaco, gli Trf"' hero fatte recapitare oareeehie dieci- Nipote del-famoso brigante Viola, l'ultimo brigante delle nostre parti giustiziato dai Piemontesi nel 1867, Berardo aveva del nonno 1'anima e il corpo: una statura quasi gigantesca, tarphiato come il fusto di una quer- cia, la testa dura e quadrata come un'- incudine, due oeehi enormi come uno spiritato, spavaldo, temerario, impulsi- vo, manesco, senza rispetto di Dio amante del vino, prodigo, generoso con gli amici, ma, vo1entieri, anche Berardo continué per alcuni giorni ad accompagnarmi a Fucino, per im.. pedire che si ripetesse an incontro con Ponzio Pilato: Egli poteva fare da paciere nella qdestione dell'acqua per la semplice mgione che non pos- sedeva terre, né irrigue né secche 6 non aveva interessi' contrastanti con altri cafoniimico pezzo di ter- ra che il padre gli aveva lasciato, l'aveva venduta due anni prima, in previsione di emigrare in Ameri- 01, ma il permesso d'imbarcarsi non l'aveva ricevuto ed egli era rimasto a Font_amara, come un cane, Che non ha phi la catena che lo trattenga e tuttavia non puts usufruir della liber- ti acquistata e si aggira affamato attomo al bene perduto. Ma, ordina- riamente, egli era tutt'altro che un paciere. - PUNTATA X _ Una mattina andando a Fucino con mio figlio, raggiunsi Ponzio F lato, nel momento in cui parlava coi cantonieri. - Vedete, l'importante 6 che voi lasciate 1'dcqua. per i miei fagioli, - diceva -= gli altri crepino . ' . --Creperai prima tu, - gridai jo, slanciandomi verso di lui, con una roneola in ognuna delle mam. Accorsero Berardo Viola e i due earabinieri di scorta ui cantonieri e l'eceidio fu evitato. ' . I lavoratori e le massaie prote- stano per il carovita e chiedono il mantenimento delle promesse versitaria e giovanile in generate. Quel che é Wero, la manifestazione ha cause politiche abbastanza pro- fonde. F ontamara Romanzo polo genovese non é espansivo e che nel passato é sempre stato freddo... mentre i giornali hanno pubblicato "che erano state bandite per esprw- so desiderio del gerarca, 1e parate e gli, sehiramenti". Ma i commenti og- nuno sa farli da sé. Dopo-che ricevette Ia comunioazio- ne definitive che non poteva partire per l'America, 1e viti di una intera vigna di "don Carlo? Magma!" furono trovate segate; per rispondere alla famosa burla dell'asino e del curate, le condutture che portano l'aequa al capoluogo furono rotte in vari pun- ti; in una altra occasione, i piloni chilometrici della strada nazionale, costruiti in cemento, furono intera- mente frantumati per un raggio di una quidicina di chilometri; in quan- to alle tabelle per gli automobili- sti indicanti le vie e le distanze, di regola, sion resistevano al loro pesto mai pid di due o tre giorni. Quando per la prima volta manc6 la luce a Fontamara, Berardo non dis- se una parola, ma due sere dope 1e lampade delle vie rotabili tra il ca- poluogo e i comuni vicim' eero tut- te rotte. - Coi "cittadini" non si discute, - questa era tutta la dottrina di Berardo Viola. E spiegava: _ - La legge é fatta dai "cittadr. ni"; é applicata dai Eiudici. Che so- - La legge é fatta dai "eittadr. ni"; 6 applieata dai giudici, che so- no tutti "cittudim"'; é interpretata dagli avvoeati, che sono tutti "eiettv. dini". Come put, un contadino aver ragione? . . . Se oualeuno gli obbiettava: ---Ma se i padroni diminuiseono 1a paga per i giornalieri, questi fan- no male se discutono? La 5m risposta era facile: - Perdono temno. I giornalieri che si mettono a discufere col padrn- ne, perdono tempo. La paga dimi- llferroviieiri reagiscono contra le proposte dei baroni delle ferrovie disi Eh miieii'i $3221 "df%isEfsaaTir degli operai. , m' giovani di Fontamara una direzio- ne il cui solo inconvenience era che con duceva spesso a violenze e distru- zioni senza alcun vantaggio pratico. I ferrovieri si Bone risentiti molto da questa attitudine e giit hanno pre- so i dovuti provvedimenti al fine di controbattere questi metodi di propa- ganda tendenti a diminuire il valore delle loro giuste domande. Essi si sono posti la seguente domanda: 'tebbono i baroni delle ferrovie ave- re il diritto assoluto di decidere sul benessere dei ferrovieri canadesi e delle loro famiglie'?" Questa doman-' da trovera' il suo response nelle de eisioni dell'unione dei ferrovieri i1 giorno 18 marzo. Essi ritengono che gli azionisti non debbono trarre i Jprp_.,v_ergtttptt1sii_pI.9fi.tt,i f diacanitg. La maggior parte degli editoriali apparsi sui giornali Canadesi hanno usato un liguaggio molto ostile in rispetto alle domande dei ferrovieri per la ristorazione dei loro salari. di base. La stampa (borghese, ben tfin- tende) si é sehierata definitivamen- te dalla parte della oligarchia finan- ziaria degli Stati Uniti e del Cana- da. Recentemente un giornale 1oea.. le pubblicava cinque editoriali ap- parsi in antecedenza su differenti giomali, pieni di propaganda oscena. che viene circolata allo scopo di fo- mentare l'opinione pubblica contro i lavoratori ferrovieri. I ferrovieri domandano il ritomo ai loro salari di base, eioe' al livello di paga percepito nel 1929. Il ritor- no ai salari di base, produrrebbe un effetto tremendo anche nelle altre industrie che, in seguito a questa azione, sarebbero costretti ad aumen- prepotente. A causa. della sua supe- rioritk fisica, egli esereitava su alcu- di I. Silone II 15 febbraio alle ore died del mattino, quando le s trade erano affollate, i fascisti hanno bombardato Barcellona causando 15 morti e parecchi feriti. VITTIME DEL BOMBARDAMENTO FASCISTA SU BARCE LLONA LIGURE. Il generale Franco disse a dei cor- rispondenti di giornali francesi ed in- glesi che é preparato a sacrificare meth della popolazione di Spagna per Ma egli ragionava cosi perché non aveva term C questo molto doveva brueiargli internamente. Egli ragio- 'srTi6grr"tTsrh"ihT"'lto1'reTCr'hT"MtPzWhYr "Dio ed il popolo" era i1 simbolo di aspirazioni che animava l'intero popo- lo. Di questi umani sentimenti era- no animati i veri emancipatori del po- polo italiano. I loro atti e 1e loro Vite erano ispirati dall' amore e devozione per il popolo. Tali emozioni sono es- tranee agli uomini che trasformarono il suolo native in una arena di maeel.. io per le loro politiche ambizioni per- sonali e per i Ioro interessi econo- mici. 'nuisce ugualmente. Un padrone non si fa mai commuovere da ragiona- menti. Un padrone si regola con i suoi interessi. Non diminuisce' la pagu solo se si accorg'e che questo va contro i suoi interessi . . . In che mode? In un mode semplice. Per la pulitura del gram, la paga dei ragazzi é stata seesa da sette lire a cinque Dietro mio consoglio, i ra- guzzi non han protestato, ma invece di sradieare la gramegrta, essi Phan- no semplicemente ricoperta di term. Dopo 1e piogge d'aprile i padroni si sono avvisti che la gramegna era phi alta del guano . . . Quel poco che essi credevano di aver guadag- nato diminuendd la paga, essi lo per- deranno dieei volte tra alcune setti- mane, quando trebbieranno . . ' La raga dei mietitori diminuirti? E' inu- tile protestare. E' inutile disevtere. Non c'é una sola maniera di mietere il gram, ma dieei maniere: ogni ma- niera corrisponde a un determinato salario. Il salario é cattivo? La mien- titura Sark pessima . . . Se qualcuno gli domandava l - Ora che 1'Irnpresatuo vuol ru- barci l'acqca, non dobbiamo discute re? . - Mettegli fuoco alla concertia di pelli, ed egli vi restituirg l'aequa Senza discutere. E se non capisce l'argomento, mettetegli fuoco al de- posito legrrami, E se non gli basta, fategli saltare con una mina la for- nace dei mattoni. E se é 11n idiota e continua a non capire, bruciategli Ia villa, di notte, quando é a letto con donna rosalia . . . Solo cosi riavro to luequa . . . se non lo fate, verrat i1 giorno che l'1mpresario vi pren- derd 1e figlie e le venderh a1 mercato. E fark bene, benché . . . cosa valgnno le vostre figlie? . . . Questa era I'amara dottrina di Berardo Viola. Vi é una grande differenza tra i1 nazionalismo popolare dei passati, come era diffuso da uomini come Mar, zini e Garibaldi, e la flagrante con- tto-rivo1uzionepptupdalst, tagieista stabilire la sua dittatura e per pu- La sua risposta era sempre ugu- ale: _ 4.- . (continuaz. dalla prima pag.) lire la nazione dalla pesto comuni- i Marocchini del Nord Africa per ' sta. 11 genemle Quepo de Llano di- devastare i1 loro paese natio e ad ehiar6 che non vi sarti fine a questa esterminare i1 proprio popolo. guerra finché l'altimo marxista sarh -.. . , M, ' fucilato sul suolo spagnolo.» tare i1 livello dei salari. Certo, gli azionisti non approveran- no l'idea di una riduzione sui loro in- teressi. Essi intendono continuare a succhiare alle gilt smunte midolle dei lavoratori sino all'inverosimile. Que- st'ultimi per6, e per la prima volta nella storia degli operai ferrovieri del Canada, spinti dalla neeessitd, hanno risposto alle continue riduzio- ni di page. con il fronte unico. Le compagnie delle ferrovie si tro- vano sempre d'accordo quando si trat- ta di imporre i1 loro volere agli ope- rai. Essi si trovano unanimi nel ridurre i salari e, favoriti dallo svi- Iuppo della tecniea che permette lo- ro l'introduzione di nuovi macehina- ri modemi nelle officine e Iungo Ie Gli antifascisti di Windsor inneggiano "IL LAVORATORE" mama Veramente a Fontamara non si era mai vista tanta giovenh'1, Un tempo i giovani cominciavano a partire in cerca di lavoro appena oltrepassa- to i sedici anni; chi andava nel La- zio, chi nelIe Puglie, e chi in Ame- rica; molti Iasciavano la fidannzata Der quattro, sei e perfino dieci anni e la spomno a1 ritomo; altri si SPO- sano il giorno prima di partire e, dope la prima notte d'amore, restavano Iontani quattro, sei e perfino dietv' anni e a1 ritorno trovano i figli Rift grandi e anche accadeva che he tro- vassero narecchi di diverse etsi. Ma la proibizione dell'emigrazione eveva interrotto la Dartenza dei giovani. i (mali erano costretti a reshare a FM famara, dove il lavoro dra diventatn warm Der tn+ti. L'imnossibilifé. di amhrrare signifieava Der e<si Pimnos- su'hilith di guadag'nare e risnarmiarp Mel tanto che permettesse ad essj di con=ervar9 " rthvvolo form, nafstr- ho cow-row» dai dsthiti e dalle inotn- "he. che nemeHPsse rd Mai di rm- portarvi i necessari miglioramenti e Il suo progetto di emigrare in America e il suo arrabbattarsi nei mestieri piti diversi, secondo 1e sta- gioni, come giornaliero, come bos- caiolo, come carbonaio, come mane. vale muratore, dava d vedere chiara- mente che egli, in fondo, non era con- tento del suo state ed essendo senza term, disceso in un gradino inferiore agli altri 'cafoni, non aveva nessun diritto di pretendere che gli altri lo imitassero. Cosi ogni volta Che egli si intrometteva nei nostri ragiona- menti, la confusione aumentava, nes- sun uomo pratico gli dava ascolto neppure per contraddirlo, eccetto i1 genemle Baldissera, di principi inte- ramente opposti a lui, ma, come scar- paro, avido di discorsi inutili. Con i suoi discorsi stravaganti e ancor phi col suo esempio, Berardo aveva cambiato il mgionamento di tutta la gioventtl di Fontamara. doiiriiCiaGirtrirtr, 'tT/ii-T-tWiatr-tfr-" tisti, scrittori e pensatori di fama internazionale, venneN eaeeiati in esilio, case private invase, librerie di valore bruciate, eee. Queste sono le gesba del fascismo che noi operai co- scienti siamo ehiamati a combattere oggi per difendere i nostri diritti di uomini civili. In occasione dell'anniversario del- Ia fondazione del giornale "Il Lavora- tore" esortiamo tutti i lavoratori ita- liani del Canada ad unirsi per scon- figgere questo mostro che divora tut- to cié che fu conquistato attraverso i tempi dai difensori dell'emaneipa- zione di tutti i popoli. Gli antifascisti di Windsor, Ont. Questi sono i metodi adoperati e che .tutt'ora si adopera pur di arri- vare a soddisfkrre 1a cieca ambizione di aleani avventurieri. In Italia, Ger- strade ferrate, continuamo a gettare sul lastrieo' migliaia di operai. Dal 1913, ogni anno successivo circa 2500 operai hanno perduto iI Ioro impiego sulle ferrovie Canadesi Fer far fronte a questa situazione, che rende ineerto il future a migliaia di ferrovieri, quali sono le misure richie- ste'? Il prime passe verso la giusta via da seguire per risolvere questo problema 6 gift stato fatto con la realizzazione dell'unitii d'azione di 17 sgzioni dei sindacati dei ferrovie- ri, determinate a lottare per assicu- rare il ristoramento delle paghe in conformitd ai salari di base. D'ora ih poi, i1 da farsi dipende dagli operai stessi di mantenere questo movimen- to in progresso. . mum come uno Che non ha niente da perdere. La situazione degli altri ca- foni era differente. Aggtria e altrove, uomini e D'inverno essi Si ritrovavano, di preferenza, nella stalla di Antonio Zappa dove la respirazione delle ca- pre rendeva l'aria phi tiepida, An- davano lit Antonio Spaventa, Luigi Della Croce, Palummo, Raffaele Scar- pone, Venerdi Santa, mio figlio. . figlio di Ponzio Pilate e altri e vi fa- ceva apparizioni Bemrdp Viold ogh' volta che vi fossero bravatis e vio lenze da organizzare. Nessun alt- era ammesso nella -compag'nia, ch 1e ragazze di Fontamara chiamavano il Circolo Vizioso. Il nome di Cireolrs Vizioso era phi giustifioato di quello che daporima non semFrasse. Si sco- perse infatti un Riorno che il pit's dol- m. nassatempo di quei giovanotti - di abusare delle came e particolar- mente di um giovane canra di Bal- dovino Sciarappa, detta Rowena. _per il colore del suo pelo, della auale si rant-ontava che con molta doeiliti e lihidine saneva soddisfare 1e vogl;o degli uomini. Per Roscetta vi furono frenuenfi risse tra quei giovanom e il diRonpsto traffico and6 moleo ner Ie lumthe. nemhé. come in Sim." msi semnve awiene. il nadrone dsl. ls, oanm. Ba'dovinn Sabran'oa. fu Pol- Hmo M essprnn, informafo. A cama di otws1to evandah. mom cafom' rho nrlms, stNidstvnt,rt In lore cam-e mi An.. forGo "awn trGesLs rinresero e il Cir- eolo Viziosn a? evstrs%us. Avvicinarsi alla frontiera spagnola, raggiungerla, attraversarla, traver- Bare 1e prime borgate della Catalogna, vuol dire per i volontari Che da ogni parte del mondo accormno a battersi per la liberté in Ispagna, ricevere una folla dl sensazioni indimentica- II cielo di Spagna, la tetra di Spa- Ma, gli aomini di Spagna vi accol- gono con tanta luce, con tanto ver- de, con una fraternité cosi vibrante the sembra vogliono avvolgervi in' un abbraccio riconoscente. Un bam- bino di 7 anni tende a salutarci tut- ti e due 1 suoi pugnetti chiusi: una vecchietta si fa avanti svelta alla porta della sua umile casa a farci " saluto del Fronte Populate, con un sorriso riconoscente e matemo . . . coltivarlo secondo i criteri meno pri- mitivi, che permettese ad essi di so- stituire l'asino morto o vecchio con un asino giovane, di acquistare un porco, di acquistare due capre, di acquistare 1m letto per potersi ammogliare. Ma essendo giomani, essi non sfogavanb il loro malcotento con Iamentele e querimonie, e parole neppure mostra- vano di darsi canto delle durezza del destino ineommeto che Ii colpiva, ch r6 neIIe frequenti giornate di ozio si ritrovavano assieme e sotto l'infh1en- za di quelIo di loro che aveva mag- giore eth e minore giudizio, facilmen- te commettevano azioni e arehitet- tavano imprese senza giudizio. bili. Eccoci nella vecchia immensa for- tezza di X, prima tappa dei volonta- ri. Ce ne sono di tutti i paesi: tedes- chi, francesi, italiani, cecoslovacchi, polacchi, ungheresi. Un giovane mi- litante tedesco é il commissario po- litico della nostra formazione; il co- mandante militare 6'un giovane vi- goroso ufficiale albanese. Ci sentin- mo, nella grande eamerata, di minu- to in minuto piii fratelli tutti, venu- ti da tutti gli orizzonti, ma in cam- mino verso tttta' comune meta. Dope che avrem-o battuto u fasci- smo in Ispagna, noi ci batteremo per la liberazione dell'Italia dalla ditta- turn fascista. Il popolo italiano libir ro ridaré la liberté al popolo abissi- Gli italiani di questo gruppo Sia- mo una ventina, fra cui due sono dei veterani della battaglia di Irun e di Madrid, che ritornano. per quan- to feriti, a riprendere la .lotta. Corriamo subito a trovarla vicino alla sua branda. I vicini ci spiezano Si chiama Gabrie Hot (Che signifies. "1'eletto'di Dio"). - E' veto, 6 il figiio di Ras Imru. Gabrie TTot é un giovane abissino di 32 anni dalle linee forti, dall'aria nemsosa. intelligente. Stentiamo ad interderci: egli non parla che l'ingle- se, oltre all'amarico. II pooolo italiano non é response:- bile dell'immane misfatto compiuto dall'imperialismo fascista che ha ri- dntto alla sehiavitt: e massacrato il popolo abissino. _ Un giovane cecoslovacco, organiz- zatore sindacale degli operai dei cal. zaturifici Bata, ei si avvicina mentre intoniamo Bandiera Rossa. - Italian", ci domanda. E ci in- forma che c'é tra i volontari giunti ad X, un abissino, il figlio del ras Imrm Ma ecco che il nostro amico ceca- slovacco el trova 1m interprete, an albanese che parla benissinho sin l'itaiiano, sia l'ingtese. Attorno al nostro gruppo i volon- tari farmo circolo. Preghiamo il no- stro interprete di dire a Gabrie Trot: Il volto del volontario abissino si illumina man mano che I'interprete gli riporta, frase a frase, le nostre parole. Alla fine .Gabrie Hot ci ri. sponde: -- Ti presentiamo il saluto frater- no dei volontari italiani che vengo- no, JeoJtte-r, te, -fl, bgitsrgi Marja, Iilrfry, Fraternizzazione a volontari italiani, abissini, albanesi in Ispagna - Mussolini ha potato soggiogar- ( CONTINUA) SABATO. 20 MARZO lint, ci perché ha messo in opera tutti i mezzi di guerra phi inumani, contra i quali noi eravnmo senza ditesa. Noi sappiamo che non é il popo1o italiano the ci ha fatto ta gnerra, ma l'imperialismo. Noi non serbiamo alcun mucoro al popolo italiano. Gli facciamo dire che il fatto che volontari italiani e abissini si incon- trano qui, volontari della stessa bat. taglia per la liberté sul suolo di Spa- gna, prova che i nostri popoli sono fratelli e che il nemico comune di tutti i popoli 6 il fascismo. Ma le manifestazioni della profou- da fraternith che lega i popoli contra i loro op-pressori non sono ancom 'ter- minate. Il nostro interprete, il giova- ne professore albanese Skendeler Luarasi, scappato dall'istituto tecni- co di Tirana, per venire a battersi nelle Brigate Internazionali, ha qual- che cosa da aggiungere: Ci abbraceiamo, fra l'intensa emo- zione di tutti. .._ E' vero che il popolo italiano non 6 complice dei suoi oppressori imperialisti. Noi albanesi ne abbiamo avuto la prova. I marinai italiani si sono rifiutati, nel 1920, di esegul. re l'ordine di bombardare Vallona. I bersagliari e gli operai di Anconn si sonn rivoltati per imporre"a1 go- verno italiano di sgombrare 1'Amdiiiii-. I mesi che verranno ci diranno qua-1r sono' i visuttati-aiehe--datdttrm del Gran Consiglio. Di fronte alla politica di guerra mondiale di Musso- lini, il dovere imperioso dell'antifas- cismo italiano é di lavorare con sem- pre'maggior vigore all'unione di tut- te le forze della pace in Italia e nel mondo. GIUSEPPE GADDI Il popolo italiano ci ha aiutati nena. nostra lotta di liberazione C Ci aiute- rk anew-a contro Mussolini e contro il suo fantoccio, re Zogu. . Italiani, abissini, albanesi: fratelli. E fratelli i figli dr tanti altri popoli Che assistono alla nostra fratemiz: zazione nella Spagna martire ed eroica. . di Hitler ch'egli si isola sempre pid nel mondo. E' questa la politica pit1 antinazionale che mai sis. Mata pra- ticata in Italia. L'imperialismo tede- sco in Ispagna, in Austria, nei Bal- cani significherebbe tosto o tardi l'imperialismo te'desco in Italia, la, dominazione straniera nel nostro pa'es sfe. Mettersi al servizio del pits gran- de nemico della pace, al servizio del nuovo "signor della guerra" signifi- ca mettersi al servizio del pid gran- de nemico del nostro popolo, compie- re un atto di alto tradimento verso il nostro paese, venderlo allo straniero cosi' come Franco fa con la Spagna. ll Consiglio Fascista (Continua. dalla prima Pam.) Annena ch'ha finito je fanno urt'oviazionet --Bravn.t - Renone.' - Evvival.. Che bella affermazione! - Kn fauna {mule scene, bm-BnHa er Caro - é segno ch'hanno pranzato _ ... TRILUSSA. - La Patria - dice ...- spera .o. E scansa la saliera'. - L'ltalia - dice - aspetta ... E azguanta la forchetta come se sventolasse la bandiera. - THHO 'sfo movimento - Pohca av Mim'swtro - prova eh'er Popolo é contento ... E Darla der "riscUto" toll'indiee sur piatlo; co la "fierezza antica" e impasta la mollica, cercanno l'argomenti fra tre stuzzicadenti. Sarza er Ministro e resta in una certa posa / come pé di una cosa che gift g'li messa in teita. E, ner caceiti 1e solite parble rimbombanti . che i'empieno la bocca, aggriccia l'occhi e tocca, la robba che cizi avanti, pé d4 pifl precisione a quell'idee che espone, pe' metté phi in cornice le buggere che dice. Guarda Iagghl la tavola d'onoret. Quanta gente! In mezzo c'é un Ministro che nun capisce gnente, eppoi, de qua e da M, tutte notarietii, nomi, pili o meno cari, d'illustri fregnacciari. Rumori de posate, de piatti e de bicchieri: via-vai de cammerieri, incrocio de portate: risotto, peace, fritto ... Che pranzo! Che cuccagna! Li tappi de sciampagna ariveno ar soffitto: chi parla, chi sta zitto, chi ciancica, chi magma ... Banchetto NICOLA FERRETTI tk tt

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