Ontario Community Newspapers

Il Lavoratore, 25 Jul 1936, p. 4

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All'alba fummo presi da panico nell'tuiire Manetti gridare con quanto fiato aveva in gola: --Sigareeeette.... Nel vederlo, con gli occhi stra- lunati, 1a bocca piena di bava e tremante, 1e gambe inarcate e ri- gide, il corpo e 1e braccia tese in alto, tenendo in ciascuna delle ma- ni il fucile e la baionetta, sulla Punta delle quali aveva infilato una pagnotta che brandiva al di fuori del parapetto delle trin- cee gridadono s e m p T e con forsa: - Sigarette,si garette; ci dava l'impressione che un uomo, non pazzo come i com- La sete, il pericolo di essere at- taccati all'improviso e la mancan- 2a delle sigarette ei rendevano in- queti c malcontenti. ll puzzo dei morti putrefatti dal sole bruciante del giorno,ci aveva tolto l'appetito e ci dava delle nau- see spaventose. Sangue di operai e di contadini italiani, e sangue di operai e di contadini austriaci, mescolato in- siente fra lo sconvolgimento degli uomini e della natura. La notte, maestosa e impres- sionante, era caduta lentamente, C come un sipario immense, nas- condendo ai viventi il quadro di- sonorante lasciato da essi sulla tetra. noi. Finalmente Ia battaglia aveva cessato. contemporanezunente e automaticamente, viene ad assicurare la di.. fesa e l'inviolabilitd del Mar Nero. Dopo l'approvazione della richiesta del governo turco di fortifi- care i Dardanelli per proteggere la sua integrité nazionale, i rappre- sentanti dei paesi firmatari del protocollo che garantiva il libero pas- saggio degli stretti, hanmraccettato il punto di vista del rappresenta- lite i1 governo della Russia dei Sovietti. L'aceordo testé raggiunto aulorizza il governo turco a chiudere i Dardanelli alle navi di guer- ra dei paesi belligeranti quando la Turchia é neutrale. Viene fatta ec- cezione per quel paese belligerante che invierk le sue navi con re- golare autorizzaziono e alle condizioni stabilite dal Covenant della Lega delle Nazinni, ~t'gppure in seguito ad un patto stabilito col go- verno turco e regolarmente registrato presso la Lega delle Nazioni. Il nuovo accordo ha ridato alla Turchia il diritto alla sua difesa territoriale, l'ha liberate da una situazione di inferioti. A notevole il fatto che Ia Turchia non ha seguito la via della Germania nazista e di Mussolini, di violazione dei patti stipulati, ma 6 ricorsa alle vie Iegali per rivendicare un suo diritto inalienabile. ll nuovo accordo, Questa misura libereré in gran parte il governo di Blum dalla preoccupazione del sabotaggio daOarte dei capitalisti amici di Hit- ler. Il mondo avrk memo fomentatori di guerre. E risaputo - a pro- posito - che i fabbricatori di ordigni di guerra spendono annual- "memte. milioni per fomentare odi, intrighi, pregiudizi e tutto ci6 che p116 servire ad aumentafe gli armamenti e provocare guerre. T Deladier, Presidente della Camera, nel difendere il progetto, si 6 augurato che l'egempio della Francia venga imitate da altri pa- esi e che abbia come risultato la riduzione degli armamenti in tutto il mondo. Un problema risolto: i Dardanelli Per 30 anni conseccutivi, 0 ad intervalli in Camera dei Deputati della Francia, si oeeup6 - senza riuscirc a risolverla - della que- stione della nazionalizzazione dell'industria di guerra. II governo del Fronte Popolare Pha ora risolta dopo un dibattito di circa 7 ore. Il decreto di nazionalizzazione é state approvato con 484 voti contro 85. Questo é il dovere e il compito immediate di ogni italiano degno di questo nome. La F rancia nazionalizza l'industria bellica Chiunque - fascisti, non fascisti e antifascisti, in questo mo- mento non si Liopera a rompere 1e meme di guerra di Hitler doman- dando'bhe I'Italia collabof'i con i paesi che seguono una politica di pace, commette un crimine imperdonabile contra l'Italia. E inde- gno di chiamarsi italiano chi non intefviene e urge le organizzazio- ni italiane a denunziare questa poltica onde indurre il governo di Roma a collaborate con 1e forze della pace e non con quelle di guer- ra che minaceiano la futura integrité nazionale dell'Italia. T E'éieco chi non vedirche duesta politica mussolim'ana conduce 1'Italia al disastro. E cieco chi non vede che Mussolini ha ancora una volta, mbhtito alle masse fasciste e non fasciste, al popolo italia- no bisognbso di pane e di pace, quando all'indomani della proelama- zione dell'Impero, annunziava che "l'Italia era soddisfatta e propen- sa a lavdrare per la pace". Invece di collaborate, di cercare l'amieizia e l'aecordo con i go- vcrni interessati al mantenimento della pace ed a fermare i piani di es- pansione del nazismo, Mussolini si allea con quest'ultimo sperando di p are nelle acque torbide di una conflagrazione mondiale. gripe aver permesso a Hitler di scacciare il commercio italiano dai paesi dell'Europa Centrale e dei Balcani (anche questo é un lisultato della guerra africana che Mussolini non dice), il "duee" compie il crimine di favorire la futura annessione dell'Austria alla Germania e di mettere ai confini d'Italia proprio quella Germania nazista che non ha abbandonato le sue pretese su Trieste e di uno shocco nell'Adriatico. " Dunque, JOssolirfi da man forte al nazista provocatore del nu- ovo mapellp mondiale per portare a cpmpimento" l'opera di distru- zione tfella' nostra bella e infelice Jtalia. Egli fa seguire questi atti mantenendo mobilitati ed, in pieno assettp di guerra phi di un milio- ne di'soldati e ihviandb 'alla frontiera francese altri 40 mila soldati come se "Francia avesée minacciato anehe lontanamente i confini 1e1tcr,t " t' Con questo accordo Hitler ha aggiunto un'anello importante alla catena di alleanze dei paesi fascisti c semi-fascisti (Germania, Po- lonia, Giappone e Italia) per distruggere le piccole nazioni dell'Eu.. ropa Centrale e smembrare la Russia dei' Sovietti e la Francia del Fronte Popolare. Il governo di Schuschnigg e quello di Hitler hanmrconcluso un accordo che riconosce l'indipendenza dell'Austria e noma quest'ulti- ma uno "Stato tedcsco". Questo accordo 6 stato battezzato come un "traetato di pace" La verité 6 che non lo si pull definire tale sotto alcun punto di vista. Esso rappresenta un grande passe in avanti verso il "riavvicinamento" di Hitler e Mussolini ma non significa che Hit- ler abbia abbandonato definitivamente la sua politica di annessione territoriale dell'Austria. . Past. 4. Sangue, sangue departutto. Sangue su di noi e intorno a Ancora un passo verso l'incendio mondiale La Scena Internazionale vare. Perché voresti sopprimerli? Sono forse essi i responsabili del- la oppressione che la borghesia austriaca ha fatto pesare nel pas- sato sull'1talia e sugl'italiani? Se sci onesto, devi rieonoseere il con- trario. In quahto a me, io non eapl-' -Eppure-- gli dissi, tronean- dogli la parola --gh' austriaci non sono che nostri nemiei. - Miei nemici? E da quando? Ma che cosa hanno fatto a me gliau- striaci? Tu mi hai parlato del pas- sato... dei martiri dell'indipendenza italiana... e di mille storie con le quali la borghesia ti ha Scaldato 1a testa per farti venire qui, ad uc- cidere degli uomini che, come me e come te, hanno una madre, una sorella, un padre, dei fratelli, in- fine, che sarebbero felici di ritro- ---Ma cosa ti credi -mi aveva risposto. Non sono mica venuto al fronte con l'intenziono di uccide- re! t Nel vederlo in tale state, mi ri- tornava in mente una discussione che avevamo avuto insieme un gi- orno, quando, mentre eravamo di pattuglia, scorto nella lontananza un austriaco che oltrepassava di corsa un punto scoperto della sua trincea, lo avevo rimproverato per- ché non gli aveva sparato, come avrei certamente fatto io, se lo avessi vista ier primo. pagni lo credevano, ma disperato eriempito di una disperazione che aveva traboccato i limiti della pa- zienza e che lo aveva spinto a un gesto che poteva essergli fatale. Con il cuore che mi saltava nel petto feci un passo in avanti verso di lui per suppliearlo di restare; ma egh' lasci6 il suo fucile, mi serr6 tra le braccia fartemente, c, Lo vedi? Ho vinto. Che m'im- Porta di morire? Con il mio ges- to potro almeno dimostrare agli operai della trincea di fronte che per me, non sono che dei frateli. II mio sguardo, che si era porta- to macchinalmente verso di lui, lo vide chinarsi rapidamente verso la feritoia. Per un buon minute stet- te li, inchidato in quel buco di sac- chetti di terra, quasi senza respi- rare, con l'orecchio teso come se avesse voluto strappare alla tetra il segreto del suo silenzio. Poi, ri- levandosi bruscamente, feee un passe indietro, gir6 i suoi occhi pic ni di una espressione di gioia tra- boccante sopra di noi e li fiss6 in- fine su di me con insistenza come se avesse voluto dirmi: Le mie riflessioni furono inter- rotte da un nuovo grido, phi di- sperato ancora, di Manetti. seo lhe una cosa sola: ed é quella di sapere che nelle trincee che so- no di fronte a noi ei sono degli operai e contadini come mel, co- me te. Io sono sicuro che essi sof- frono di questa guerra che non é fatta per noi, che non serve i no- stri interessi. Questa Vittoria, dovuta all'azio- ne unita e militants dei disoccupa- ti, ha infuriato Mr. Hepburn, il quale ha iniziato una campagna di terrore ordinando l'arresto dei ca- pi e dei phi attivi militanti tra il movimento dei dispceupati sob. la l'accusa di "seqeustro, di "de.. tenzione forzata" di ufficiali pub- blici. A queste accuse scervellate e scellerate, che comportano un massino di prigione di 25 anni, ora ne hanno aggiunta un'altra: quella di appartenenza ad una or- Immediatamente dopo la Vittoria e l'insediamento del governo Libe- rale, "l'Attorney General", On. Roebuck, in un'intervista concessa ai disoccupati che avevano orga- mizzata la marcia della fame, dis- se: "Organizzatevi in gran numero per forzare il governo a darvi cié che vi spetta, e che Iddio vi be, nedica . . . " Qual'é la situazione, oggi? Hepburn vuole "eeonomizzare" e decide di imporre una riduzione del 10 per cento del sussidio ai senza lavoro e di privare di ogni aiuto per un periodo di 3 mesi, tut- ti i celibi disoccupati. Colpiti nel loro diritto a non mo- rire di fame, e forse memori di ci6 che avevano ascoltato dalla stes- sa bocca degli Hepburn, Croll e compagnia, i disoccupati rispose- r0 con lo seiopero, con dimostra- zioni, con l'assedio degli uffici dei soccorsi, riuscendo cosi a indurre i consigli municipali di York Tsp. North York, Etobecoke, eccetera, a conceder loro Io stesso ammonta- re dei sussidi che percepivano pri- ma. Ancora oggi risuonano alle orec- chie dei cittadini della Provincia di Ontario le promesse dei capi del Partito Liberale, di Hepburn, Roe- buck e dell'ex sindaco laburista di Windsor, M. Croll, per carpire i voti del popolo e specialmente dei disoccupati. DllFENDllAMO CHI HA RllVENDllt3AT'O ML DIRITTO A NON MORIRE DI FAME" El. 8010MB MANETTI UN SOLO LETTO, UN SO LO SOGNO: LA GUERRA "IL LAVORATORE" Ad 1111 tratto, il suo vise si rasseren6. Indovinai che il Ma- netti doveva soridergli. Il memento divenne solenne. Mi immaginavo, d'altra parte, degli occhi che anche essi ei spia- vano, dei eolli tesi, dei cuori che tremavano forse di emozione, for- se di gioia o di paura. Per me, srolpntario di guerra, il caso era tipico. Questo atto di fratermitg davanti a dei morti, fra Domini che qualche ora prima Si Era un uomo di una quirantina di anni al pill, con dei baffi folti in un viso bronzato, la testa sen za casco e scoperta interamente. Dall'arta parte, un "austriaco" aveva anche lui saltato il parapet- to e, appiccicato contro di esso, sembrava esitare. - State attenti che il tenente non venga ... e soprattutto ... non sparate. E con un salto spari al di fuo- ri della trincea. senza dirmi una sola parola, con gli occhi luccicanti di lacrime, mi respinse, abbassando la testa per nascondere la sua grande e- mozione. Poi, sorridendoci, mise un dito verso il miso per indiearei di far sifimzio, e ei disse con delle fra- si stroncate: -Dichiarato a Dio. - Perché? - domand6 il pre' dicatore. - Perché siete un disfattista. --Ma io sto a ripetere i comam damenti di Dio ... - Anch'io sono d'aceordo. A proposito, potresti prestarmi cen- a? lire? -... Pace! Pace agli uomini di buona volonté ... Non fate agli altri ci6 che non volete si faccia a voi ... Non ammazza- te ... - Basta! In nome del Duce vi dichiaro in arresto. La domenica di Pasqua i due carabinieri al servizio d'ordine, giunsero in chiesa mentre era in Corso la predica. - ll Regio Prefetto - disse il maresciallo di San Cataldo ai suoi carabinieri. - ha ordinate di arrestare chiunque fa propaganda aperta o velata contro la guerra. Non abbiate rispetto per nessuno neanche per dominddio". - lo sono d'aecordo con il Ducc quando dice che i sacrifici non de, vono farci paura. Ma il Signor Hepburn, non F, sodalsfatto. Egli __ ed i suoi ami- ei - cercano di liberarsi dall'in- dignazione sollevata da questa po- litica erudele non solo avanzan- do queste accuse gravissime, ma lanciando minaccie di violenza e tutta una serie di insinuazioni tem. denti a rompere la solidarietg del popolo verso gli arrestati ed a influenzare, a priori,igiurati ed il corso del p1'0Cess0 che si sta im- banstendo contro i 35 arrestati, tra ganizzazione . .. "illegale". Si cer- ca, cioé, di risucitare la gifs de- funta e odiata Sezione 98 del Co- dice Penale. (lllllllllii'l"rl in arreste anche Poi, ciascuno, lentamente e de- gnamente, come se sentisse BU di sé ed aeeettasse la responsabilité dell'atto umano che avera com- piuto, fem ritorno alla sua trin. I due nemici stettero un istan- te cosi, uniti in questa stretta che sembrava un giuramento di fra- ternita' solenne, fatto davanti a compagni morti. Ma ecco che i due soldati SI trovano l'uno in fascia all'altro. Tutti e due si scambiano in fret- ta e sorridendo i Ioro oggetti. Un istante di esitazione ancora: poi Manetti, per prime tende la sua destra all'austriaco. Fu un minu to che nella mia vita, credo, non dimentichero phi. Ma in quell'istante tutto grida- va in me l'assurdit4 di una guer- ra che riconoscevo sempre pid di essere Mata scatentata dalla bor ghesia. l Questi sono per6 i piani dei ca- 'pitalisti e dei loro agenti.' Il 'popolo canadese non la pensa cosi, 'non affianca gli affamatori ed i tiranni. _ Con il suo gesto, Manetti mi aveva date la prima Iezione di u- manit2.' se avesse fatto ci6 nei primi giorni della mia presenza al fronte, g certo che gli avrui sparato addosse. sarebbero potuti uccidere, fra u- omini che qualche minute phi tar- di forse Si sarebbero uccisi supe- rava tutto quello che potevo sup- porre. ll mio corpo era scosso da bri, vidi incomprensibili. Una lotta in- terna si dibatteva nel mio cuo- re. Noi italiani, di qualunque credo politico o religioso, dobbiamo ag- giungere la nostra forza organiz- zata a quella del popolo canadese per impedire che dei Iavoratori vengano condannati per il "reato" di aver difeso la vita loro, dei Io- ro bambini, delle loro famiglie. - A. CISTERNA. Ministri di chiese, rappresen- tanti delle unioni operaie, del Partito Comunista, del CCF e di numerose altre organizzazioni di ogni colore politico e religioso, si sono uniti per mandare a monte questi piani reazionari. Noti av- vocati hanno assunto la difesa dei 35 arrestati. Comizi di protesta hanno luogo in tutte le localité. I consigli municipali di York, Win- dsor e altri paesi, nel rifiutare di applicare il taglio dei sussidi, hanno, praticamente, espresso La condanna della politica di Hep- burn e compagnia che ha Provo- cato il giusto risentimento di chi si vede einieamente affamato. Il Premier Hepburn, ed i capi- talisti che egli serve, vogliono ven- dicarsi della prima Vittoria ot- tenuta dagli affamati, vogliono ou- nire a qualunque costo i disoccu- pati ed i loro dirigenti che han- no disobedito l'ordine di morire di famé. Dietro a questa vendet- ta e'é per6 qualche cosa di pid grave. C'é la determinazione del govcmo provinciale di Ontario e di qilello nazionale di Ottawa, di dare "una lezione cosi severa ai disoceupati" da indurli ad ateeet- tare altre riduzioni dei sussidi e, molto probabilmente, a privarli completamente di questi in un fu- turo non lontano. i quaIi figurano i noti, coraggio- si e amati dirigenti Humphries, Murphy, Brodoust, ed altri. II VENERDI', 24. Luglio, 1936 Manetti con un salto di belva, in si avvento alla gola. Indovinando il pericolo. al quale si esponeva, gli saltammo addosso in quattro o cinque; ma lui, senza darsi per vinto, lottando come un forsennato, ebbe il tempo di far sanguinare il eollo dell'uffieiahs, n cui vise era divenuto cadaverieo. Serrato 'nelle nostre braccia, men- tre cereavamo di trasportarlo pill lontano, gridava verso 1e trincec che ci stavano di fronte con tutLo il fiato che aveva nei polmoni: - Compagni "austriaci" ... fratelli . . . Non sono state io ... lasciatemi uscire fuori della trin- cea . . . Lasciatemi . . . voglio dir. glielo che non sono stato io ... non sono state io, né voi ... ma I'ufficiale . . . l'ufficiale. Ma una detonazione iinprovvi- sa squarcié, il silenzo che ci cir- condava. - Vigliacchi! Vigliacchi . . . chi é stato ...chi Ié state ... che si faeeia conoscere quel vigliacco. Dietro a dei sacchetti di terrn, un uffieiale apparve, con un mos- chetto in mano, un sorriso piano di sarcasmo e di disprezzo sulle Iabbra tremanti. - Sono state io - disse sog- ghignando. Un farmer ad un amico: Quando riempo la mangiatoia di bia- da, il mio asino si fa grasso; qua- ndo glic ne metto solo un p6, l'asi- no dimagrisce. L'austriaeo lev6 le braccia ver- so il cielo e cadde all'indietro. Il soldato Manetti, come una fu- ria, si gettts a capofitto nella no- stra trineea, gridando: - Ma stai parlando di te e del tuo asino, oppure del Console e del "Bollettino" Che é uscito a I paginettc? e ... facciamo punto per amorc della decenza e per non turbare il sonno del grande Galileo che que- lli del Bollettino l'hanno enume- rato tra chi ha "reso omaggio al- la chiesa di Roma", malgrado il Suo immortale "Eppur si muove". Eccovi ttrt saggio di "educazio. ne", di "civiltti" e di tolleranza e rispetto religioso. Il "Bolletino" molto religiosamenté, ha dedicat queste religiose parole ai religio- si "arangisti": "zavorra arangista, plebaia incosciente, cenere, gente sorpassata, gretta, retrograde, su perstiziosa, pregiudicata, egoista, mummic d'Egitto, sciacalli, jene, jene abissine, anticaglie, fronzoli" ...Ma sicuro che il mondo rimane sbalordito di queste adunate doi succhioni dei sangue del nostro po- polo. _ I combattenti rimangono in Af- rica a morire. Le loro famiglia ri.. mangono nelle case a soffrire la fame. Gli imbGscati "italianissimi" ed i loro pargoletti vengono pre- miati con un viaggio gratuito in Italia. Aproposito "II Bollettino" scrive "In regime fascists. i fatti soli contano - ditelo a Pietro Parini ...chc ha saputo tradurre in str. perba opera civile gli ordini del Duce, sbalordendo il mondo con la vostre adunate in Italia." Milioni di italiani, da mesi e mesi, si domandano come si sta in Africa. Siamo stati per Cid tra i..."fortunati" nel vivere una lunghissima e interminabile set- timana ....africana. Ma i..."pia- eeri" si pagano a can; prezzo. Nel.. la sola Provincia di Ontario pi6 di 600 persone vi hanno perduta la vita. Hanno avuto una settimana di banchetti. Chi? l'promimenti della colonia di Toronto" Banchet- ti in casa di tizio, di caio, di se- mbronio e di vattelapeseg. ......Ma perché? Per celebrare la settimana di caldo, ... . africano? ......No. Per salutare gli eroi "del.. l'armiamoci e partite" ed i loro figli Che, a guerra finita, sono par- titi per una villeggiatura in Ita- lia a spese del "Patrio Governor'. Nessuno tra lo 600 e pits vitti- me del caldo soffocante ap- parteneva alla clasge dei ricchi. Questi, nei mesi di estate, vanno a godere il meritato riposo dopo un'inverno di assiduo lavoro spe- so nei salotti, nei ritrovi monda- ni, in orgie senza nome. FREBGIATE CARON. NINO

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