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L’Araldo del Canada, 29 Oct 1932, p. 1

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P 'LAR PAL ' DEL CN A Un tempo si favoriva l'emigra-- lasciò che gli italiani andasseri zione. Una politica che seconda a sostituire i negri nei campi de l'emigrazione è come un'igiene Brasile e sugli sgabelli del lu-- che coltivasse l'emorragia. L'e-- strascarpe nei porti di tutto i migrazione può essere un male mondo. Montagne di cadaveri h: necessario ma nessuno Stato co-ia»ccumulate la emigrazione ita-- sciente dei propri doveri verso liana nelle Americhe; e in cam: la Nazione se ne può compiacere, | bio la leggenda delle grandi for: tanto meno provocarlo. Diceva-- | tune. Quanti sono i milionari su no i liberali . che questa fosse gli 8 milioni di italiani che emi-- una indiretta provvidenza eco-- grarono tra ' il -- 1881 e il 1914 nomica. Sarebbe dunque econo-- 'Qualche centinaio. Gli altri so-- mico crescere a proprie spese un no brava onesta e povera gente uomo mentre è ancora incapace che ancor oggi si affanna per sa-- di produrre per poi, non appe--'lire qualche gradino sopra gli na tocca i vent'anni e diventa infimi strati sociali dove per for-- elemento produttivo, mandarlo zq la vogliono tenere. Vero che a lavorare altrove, a produrretil grosso degli italiani non è più ricchezza, formar capitale, -- in|costituito da lustrascarpe e fac-- altro Paese? Come se l'uomo non | chini bensì da piccoli commer-- fosse il primigénio strumento di | cianti e operai specializzati: ma lavoro, il capitale primigenio. So-- | "l'America", sogno d'oro e di be-- lo che, a renderlo fruttifero, bi-- | nessere, è svanita come una pal-- sogna aver fede nel volere uma-- lida e, diciamo pure dopo la cri-- no e non stare <al laissez faire. | si, livida delusione. Le possibilit\à di vita e lavoro per | Quella invece che non svani i lavoratori sopranumerari, chi | mai, quella che ha resistito -- a senta questo sacrosanto dovere,! tutto, é invece l'italianità degli le crea. Si veggano ad esempio,;emigrati. Il --liberalismo fece le bonifiche e le colonizzazioni quanto potée per -- ammazzarla interne fatte negli ultimi anni a|ma quella non volle morire. L'as-- fini di indipendenza economica sistenza, le scuole, la conserva-- Esisteva un "Commissariato Generale dell'Emigrazione, una specie di ufficio di stato civile che teneva i registri degli ita-- liani viventi, morti alla Patria. E' stato trasformato nella Direzio-- ne Generale degli Italiani all'E-- stero, la quale dovunque vi -- è materia italiana reinfonde spi-- rito italiano. In dieci anni il programma contenuto in , embrione nella proposizione di Mussolini è sta-- to sviluppato in un'azione di Stato organica e poderosa. Litaliano all'estero secondo la definizione di Mussolini è in-- vece un cittadino: e un italiano che, per esser lontano dalla Pa-- tria, per il sacrificio che egli fa di non vivere come sarebbe de-- siderabile e giusto, sul suolo divino dell'Italia: per l'amore che ad essa conserva malgrado la lunga assenza, merita uno speciale compenso, un compenso di affetto e di cure. Riabbozziamola per erudizione delle generazioni nuove. A quei suoi cittadini cui non riusciva (ma neppure tentava) di pro-- cacciare lavoro, custodiva gelosamente l'Italietta liberale una dop-- pia libertà: o morire di fame in Patria o vivere in ischiavitù all'estero. Così si era costituita una speciale figura civile (civile da civiltà: in questo caso lucus e non lucendo) quella de l'emigran-- te. Una sottospecie di italiani. Emigrante era colui che andava per il mondo con la sua miseria e con in tasca un passaporto speciale, il famigerato "passaporto rosso' perchè rosso di copertina, a di-- stinzione da quello degli altri italiani cui si dava il passaporto di un altro colore, il passaporto delle persone per bene. Emigrante era colui che aspettava per intiere giornate nelle anticamere o nei cortili--degli squallidi Consolati italiani di allora in attesa che il Signor Console, invariabilmente seccato e nervoso, lo ricevesse per dirgli che l'Italia aveva altro 'da fare che occuparsi di quelll i quali se n'erano, beati loro, allontanati. Con poche parole venutegli su dal cuore, nel corso d'un'allocuzione nella scuola milanese Carlo Ten-- ca, tra una fiorita di ragazzi che per la sua pre-- senza si sentivano levare sopra il suolo come spic-- cassero un volo, Mussolini ricuperò un giorno all'Italia un regno perduto. Tra i tanti "miracoli del Regime" è questo forse il più veramente mi-- racoloso. Oltre dieci milioni di italiani riacquista-- ti all'Italia con poche parole. Queste: "Bisogna abolire la parola emigrante e sostituirla con quelle di "Italiani all'estero". -- Le tristezze si dimenticano piu presto che le cose felici ; dalla me-- moria dell'Italia rigenerata nella guerra e nel Fa-- scismo già è scomparsa la figura dell'emigrante. x %4¢ ams o au--c--<ms-- aas--0--ame--0 ons i cuo o cu ( en 0 uu 0 ee : uu o eu ule ANNO XXVI No. 43 000 uu 0 aun 0 u 0 cun 0 u 0 no 0 u 0 uo 0 u o u 0 uc eo (% sn o on 9 L T i i fpunren mm n nno mmomone po t We di se R eio e i ee M' otomem : vi: e Ned i o RSE a A -- nno -- Tl -- t e iA un J t i e o " -- e -- e ; S i poo u i i --, j 0) To «l fn i Pi i Seo u cul d MShonar i dtto su Mleabmarrer NnE ( i l hy Cea us bot InkssaLdt ivo conee Iho MN cu ) N ; il do o ie flM ow' ; 1n h V 2 i ( d 3 "gi : i 0 a 5 de @ i (i i ni ol A 7ti:, ciiio e ei i i d ; È Rol ; fe DEO et PATRIAE Quella invece -- che non svanì mai, quella che ha resistito a tutto, è invece l'italianità degli emigrati. Il --liberalismo fece quanto potè per ammazzarla Ma l'Italia di ieri credeva po-- co al volere umano. Credeva in-- vece a una entità metafisica «che sarebbe la economia per sè stan-- te. E invece di proporsi la inten-- sificazione agricola al \fine di procacciare lavoro e pane alle masse sempre più folte dei no-- stri lavoratori, trovava piu sem-- plice spingere queste masse ad emigrare. E poi abbandonarle. 'Comve i trovatelli alla ruota. Sen-- za cuore e senza intelligenza si lasciò che gli italiani andassero a sostituire i negri nei campi del Brasile e sugli sgabelli del lu-- strascarpe nei porti di tutto il mondo. Montagne di cadaveri ha accumulate la emigrazione ita-' liana nelle Americhe; e in cam~ bio la leggenda delle grandi for--\ tune. Quanti sono i milionari su-- gli 8 milioni di italiani che emi-- grarono tra -- il -- 1881 e il 1914? Qualche centinaio. Gli altri so-- no brava onesta e povera gente che ancor oggi si affanna per sa-- lire qualche gradino sopra gli infimi strati sociali dove per for-- za la vogliono tenere. Vero che il grosso degli italiani non è più costituito da lustrascarpe e fac-- chini bensì da piccoli commer-- cianti e operai specializzati: ma 'l'America", sogno d'oro e di be-- nessere, è svanita come una pal-- lida e, diciamo pure dopo la cri-- si, livida delusione. nazionale, in molti Paesi, so-- pratutto in Italia e Germania. Telefono: CRescent--8445 * Organo Uftr.. Onde a masse imponenti ritor-- narono nel '15 gli emigrati per arruolarsi mentre le possibilità di lavoro si moltiplicavano e i salarìi dovunque crescevano. -- E izione del ricordo della Patria, se non tutti dalle Americhe tor-- ) nelle costumanze, nel sentire, fi-- { narono, la colpa fu per gran par-- -- no nella cucina, fino negli aspet-- , te dei nostri servizi di leva che . ti esteriori e puerili, tutto questo' funzionavano malee senza vO-- ,]fu per trent'anni spontaneo e|lerlo ostacolavano a molti l'im-- …'gen.eroso pensiero degli italiani| barco. Gruppi di riservisti che , | all'estero, con poco stimolo, po--| per mesi avevano atteso nei por-- l,ca soddisfazione, poco soccorso|ti furono poi invitati a ritornare ' | dall'Italia ifficiale di allora. Il|alle loro case per attendere un -!sol-o uomo di governo dei passa-- | ordine che spesso non venne. L'I-- l'ti tempi che in Parlamento ab--|talia ufficiale li dichiarò alla fi-- i bia fatto un elogio dell'emigran--|ne della guerra senz'altro diser-- |te fu Luigi Luzzatti: ma l'elogia | tori, ed essi portano ancora que-- l'si limitava alla constatazione che | sta ingiusta macchia. '|lo squilibrio"*della bilancia com-- * f.0 { merciale italiana veniva per u--| Nel dopoguerra l'emigrazione |na metà (laltra metà la forniva | riprese in grandi proporzioni. il turismo) sanato dalla quota di | Tutto il mondo chiedeva braccia rimesse degli emigranti. Col da-- | per la rinascita dell'economia e | naro che questi inviavano a ca--'gli italiani ripartirono per tut-- I'sa, al genitori, alle mogli non to il mondo. Ma con ben altra 'lveduti per decenni, ai figli venu-- | alterezza nel cuore. Senonchè | ti talora alla luce dopo la loro; presto vennero le delusioni. Le !lpart;enza, meraviglioso caso dilnotizie dall'Italia erano sempre |ispontanea solidarietà e fedeltà | più tristi e il prestigio recuperato '| familiare, col denaro -- di questi| con tanto sangue nuovamente | più poveri tra i suoi figli potè l'I-- | svaniva. Ciò per i disordini tra il | talia mantenere la propria mo-- | popolo, incertezza e vigliaccheria | neta alla pari dell'oro e affron-'al Gowerno facevano presagire eltare con buone riserve la guerra | che l'Italia si sarebbe lasciata e-- | Libica e la guerra mondiale. Nes-- liminare nella gara internaziona-- |suno però si chiedeva il prezzo|le per il prestigio; e sugli emi-- | in economia nazionale di questo | grati che erano ripartiti fieri e | profitto della finanza nazionale: | festosi Tantica umiliazione rica= nessuno faceva il conto di quanto| deva pesante come una maledi-- 'lrcapitale italiano si s&rebbe po-- | zione. : |tuto all'interno formare con le| E perciò, come nell'11 e nel '14 'forze che avevano formato que--|gli italiani all'estero erano stati | sto reddito oltremarino che pure|per la guerra, cosi dal '19 al '22 |stava alla merce di fortune eco-- | furono, nella immensa maggio--. nomiche altrui. Nessuno poi si ranza, per il Fascismo. Era la} chiedeva quante lacrime e quan--.| seconda riscossa della stirpe. Poi-- to sangue quel contributo fosse| chè l'azione di Mussolini era una costato. Nessuno infine faceva il | restaurazione dell'onore naziona-- bilancio spirituale calcolando la le, gli italiani all'estero furono perdita di milioni di anime che | d'istinto mussoliniani e fascisti. potevano esser perdute alla Na-- | La Marcia su Roma e la lam-- zione. peggiante annunciazione del pro-- E sopratutto nessuno si levava | blema della italianità oltre con-- a chiedere a Luigi Luzzatti che| fine, fatta, lo stesso anno '22, da' i cosa l'Italia facesse per i figli ab-- | Mussolini, conquistò definitiva-- | ' bandonati così generosi versi Lei. | mente il cuore -- delle comunì*tàj La difesa dei Consolati e la tu--|trasmigrate I primi Fasci al-- tela del Commissariato di Emi--|l'Estero si formarono. | grazione erano cose eleatorie: il| ' Per specifici motivi di ambien-- prestigio internazionale dell'Ita--| te, che avrebbe giovato di va-- lia era così povero che nell'ani-- | gliare: per -- una comprensibile mo dell'emigrato alla nostalgia|impreparazione a certi problemi mordente si aggiungevano scon--| politici diversi da paese a paese, forto e tristezza. qualche errore fu commesso. Un La guerra di Libia prima e poi la | controllo difficile a esercitare a guerra Europea furono popola-- | distanza lasciò che gruppi i quali rissime fra gli italiani emigrati | non sempre erano composti dei poichè questi più assai degli ita--| migliori si impossessassero -- dei liani d'Italia' erano nel caso di | Fasci. Qualcuno si trovò a dettar coglierne il significato vero e| legge nelle comunità non posse-- profondo -- l'affermazione _ di| dendo la necessaria autorità per-- una volontà nazionale italiana. | sonale e le opposizioni al Fasci-- Gli italiani all'estero furono per | smo, specialmente massoniche, la guerra comunque e a qualun-- | dilatandosi dall'Italia all'estero, que costo con o contro gli Impe-- | spargendo veleno e dissensi tra ri centrali. Essi sentivano quella le comunità, produceva turba-- che è la realtà -- storica d'ognìjmenti. Ma grado a grado, il ca-- tempo e cioè che per essere ri-- merata Bastianini prima e il ca-- spettati occorre mostrare a se merata Di Marzio poi, raccolsero ; stessi e agli altri di saper com-- | saldamente in pugno l'una dopo battere, saper soffrire, saper mo-!l'altra tutte le file dell'organiz-- -- rire. Nè a se stessa nè agli altri zazione dei Fasci all'Estero, e gli .. aveva ancora l'Italia data pienalinconvenienti furono rimossi e la}j' certezza di ciò; e a ciò restava | serenità riportata. Nel '24 detta--' condizionata l'ascensione degli i-- | va il Duce per i Fasci all'Estero;1 taliani emigrati nella scala so--|un decalogo che costituisce un | ciale e nella considerazione del|programma definitivo per tutti) popolo nuovo. * gli italiani d'oltre confine. :]_ FONDA 1 87 L%'îdeae "O&o "7'0 _ n'.l T "io di Montreal MONTREAL, SABATO, 29 OTTOBRE 1932 -- ANNO X "1) I fascisti che sono all'este-- ro devono essere ossequienti alle leggi del Paese che li ospita. De-- vono dare esempio quotidiano di questo ossequio alle leggi, e da-- Per specifici motivi di ambien-- te, che avrebbe giovato di va-- gliare: per una comprensibile impreparazione a certi problemi politici diversi da paese a paese, qualche errore fu commesso. Un controllo difficile a esercitare a distanza lasciò che gruppi i quali non sempre erano composti dei migliori si impossessassero -- dei Fasci. Qualcuno si trovo a dettar legge nelle comunita non posse-- dendo la necessaria autorità per-- sonale e le opposizioni al Fasci-- 'srno, specialmente massoniche, dilatandosi dall'Italia all'estero, spargendo veleno e dissensi tra le comunita, produceva turba-- menti. Ma grado a grado, il ca-- merata Bastianini prima e il ca-- merata Di Marzio poi, raccolsero saldamente in pugno l'una dopo, l'altra tutte le file dell'organiz-- | zazione dei Fasci all'Estero, e gli inconvenienti furono rimossi e la} serenita riportata. Nel '24 detta--' va il Duce per i Fasci all'Estero, un decalogo che costituisce un | programma definitivo per tutti) gli italiani d'oltre confine. i Nel dopoguerra l'emigrazione riprese in grandi proporzioni. Tutto il mondo chiedeva braccia per la rinascita dell'economia e gli italiani ripartirono per tut-- to il mondo. Ma con ben altra |alterezza nel cuore. Senonche i presto vennero le delusioni. Le notizie dall'Italia erano sempre più tristi e il prestigio recuperato con tanto sangue -- nuovamente svaniva. Cio per i disordini tra il popolo, incertezza e vigliaccheria sal Gowerno facevano presagire I che l'Italia si sarebbe lasciata e-- 'Mliminare nella gara internaziona-- le per il prestigio; e sugli emi-- grati che erano ripartiti fieri e | festbsi Tantica umiliazione rica= deva pesante come una maledi-- lzione. -- E perciò, come nell'11 e nel '14 gli italiani allestero erano stati per la guerra, così dal '19 al '22 furono, nella immensa maggio-- ranza, per il Fascismo. Era -- la seconda riscossa della stirpe. Poi-- chè l'azione di Mussolini era una restaurazione dell'onore naziona-- le, gli italiani all'estero furono d'istinto mussoliniani e fascisti. La Marcia su Roma e la lam-- peggiante annunciazione del pro-- blema della italianita oltre con-- fine, fatta, lo stesso anno '22, da Mussolini, conquistò definitiva-- mente il cuore delle comunità trasmigrate. I primi Fasci al-- l'Estero si formarono. | + L * | co 0 cu o ee i c 0 uu 0 en ( sn i cuo 0 cu 0 uu 0 u o ee o u cl ©0) ame--0 --<am () eo 0 cu () uo 0o (1 eu 0« 0 cu ( u 0 uu 0 uu 0 eo 54 | _ Questo progressivo accentra-- i mento di servizi ha reso possibi-- le lo svolgimento d'un program-- ma organico. Disciplinati ed e-- purati, sono oggi i Fasci, i piu fedeli collaboratori delle nostre Autorita diplomatiche e consola-- ri, rese, queste, dalla riforma Grandi perfettamente pari al lo-- ro ufficio di rappresentare l'Ita-- lia fascista nel mondo. Il perso-- nale delle scuole all'estero è sta-- to rinnovato nella proporzione del 70 per cento: il miglioramen-- to degli edifici scolastici nonchè la larga dotazione di materiale moderno hanno rialzato il. tono delle nostre istituzioni a segno che si registra un costante in-- cremento di popolazione scola-- stica fino alla cifra di 300 mila alunni toccata lo scorso anno. Nell'ultimo triennio _ sei scuole medie superiori e 35 scuole ele-- mentari nuove sono state fon-- date: 42 Case d'Italia sono state aperte agli italiani i quali vi si ritrovano a ragionare della Pa-- tria e ravvicinarsi ad essa: 58 campi sportivi per i nostri gio-- vani sono stati inaugurati: 92 Lettorati di lingua e letteratura italiana soon stati istituiti pres-- so Universita straniere e centi-- naia e centinaia di corsi di lin-- gua aperti nelle Case d'Italia e (Segue nella pagina seguente) Nel 1928 si iniziava un proces-- so di accentramento di poteri e responsabilità per tutti i servizi che hanno l'italianità all'estero come oggetto. Al Segretario Ge-- nerale dei Fasci all'Estero, pas-- sato agli Ordini del Ministro de-- gli Affari Esteri, veniva confe-- rito un grado nel ruolo diploma-- tico consolare, e la Direzione Ge-- 'nerale delle Scuole all'Estero gli Feniva affidata. Nel '0 si ag-- giungeva a questi Uffici la dire-- zione degli italiani all'estero; e nel '32 anche la Direzione Gene-- rale del .Lavoro Italiano all'Este-- ro si fondeva , con le Direzioni suddette. Si era così costituita quell'unica Direzione Generale degli Italiani all'Estero la quale ora, insieme con l'inquadramen-- to nel Fascismo, raggruppa tutti i servizi di espatrio e rimpatrio, di tutela, di propaganda, di cul-- tura di quanti sono italiani spar-- si per il mondo. La funzione, af-- fermandosi ' e perfezionandosi sempre più, ha creato il suo or-- gano. DEO et PATRIAEF 7) Fare opera di fra gli Italiani che si stato di bisogno. 8) Essere disciplinati all'Este-- ro come Io esigo ed impongo che gli italiani siano disciplinati al-- l'interno". 5) Rispettare i Rappresentan-- ti dell'Italia all'estero e obbedire alle loro direttive e istruzioni. 6) Difendere l'italianità -- nel passato e nel presente. 4) Dare esempio di probità pubblica e privata. 3) Non suscitare dissidi nelle colonie ma piuttosto sanarli al-- l'ombra del Littorio. 2) Non partecipare a quella che è la politica in terma -- dei Paesi dove i fascisti sono ospitati. re, se necessario, tale esempio agli stessi cittadini. assistenza trovano in

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