W , I S. A. R. il Principe' di_Galles Londra. - Trecento delegati da tutte le parti dell'Im- "-twtitrlfar1no assistito all'inaugurazione del 12.0 Congresso della Federazione, delle Camere di Commercio dell'Impero inglese avvenuta alla presenza del Principe di Galles. Nel suo discorso l'ereditario al trono dell'Inghilterra ho sottolineato 1a neeessiti di costruzioni di nuove strade fhe hanno anehe il vantaggio di allegerire la disoccu- pazmne. _ . ANNO A)SE £31me IV 4G£ELLES JNuuJGJiRik IL CONGRESSO DELLE CAMERE DI COMMERCIO INGLESI Forse solo qualche teenieo si é oe- cupato di confrontare 1e diverse im- portanze che posseggono le diverse grandi biblioteche del mondo, ma é notorio else la biblioteca fiorentina conta oltre il milione di opere, su- erando Napoli di circa quattrocen- ltomila, Bologna di mezzo milione e Ferrara di oltre settecentomila! Tuttavia, é da notare bene, Wta- Iia in questo tema b superiore a moltissime nazioni, gareggiando in somma maniera con 1e biblioteche a- merieand e "tedesseffi" ." - " V S'intende Che di tali arehivii nulla il rimasto, purtroppol, benché cento anni prima Paolo Emilio avesse avu- to la buona idea di costruirsi una magnifica libreria privata Che fu, si crede, la prima e una delle pit) ri- spetta.bili. _Del resto anche Traiano si fa men- zionare per la cosidetta ULPIA. E' ovvio narrate come oggi il private corra in-genti difficolth nel deside- rare una libreria e nell'attuare que- sto piano, tantoppit1 che le bibliote- Che confunali e provinciali si sono accapparrati rarissimi codici, stu- pendi, esemplari, preziosi manosetit- ti e via dicendo accoppiando Pinesti- mabile pregio con il grande numero di opere. _ Tra i bibliofili romani si ricorda onorevolmente Cicerone Che con la sua raccolta non aveva nulla da in- vidiare sul numero e sul valore di quelle di Crasso 0 di Asionio Pol-, lione. La mia libreria"? Basterebbe pensare un momento alle grandiose raccolte di alcuni stu- diosi permettere a zero il valore di tante altre librerie ben fornite.... Poi, se volessimo continuare nel gio- co delle relativitiy ricordando le Pita celebri vedremmo the le attuali pill rinomate avrebbero molto filo da toreere per competere, ad esempio, con la famosa biblioteca di Apamea 0 con quella di Pergamo, Che Lucul- lo, con sense molto squisito, deeim?o nell'interesse di Roma, costituendovi la prima biblioteca pubblica. I pratici rispondono con una for- mula che si incontra assai spesso nello studio delle origini: -. Si ritie- ne per fermo o quasi che i primi rac- coglitori siano stati i einesi ed i giapponesil Ma che dire della gigantesca Ales- sandrina che Tolomeo Sotero arrie- chi di quasi an miliohe di Iibli ra- rissimi? _ ' Chi tu bliofilia? Un milionedi libri. .. - Cinesi e Giapponesi in causa - La "Piazza Universale" - La cipria della Pompa- dour salva l'Enciclopedia francese. . . . . il primo ammalato di bi- Perche' acquistai 'l'fhtitlopeilia Treccani Il bisogno e forse anche la vaghez- Ta di sapere, di curiosare, di insi- nuare il pensiero nei pii1 reconditi ambienti scoperti,e illustrati dall'uo- mo, forse la stessa natura umana ha sempre guidato o tentato di portare l'uomo in molti campi, per molti sen- tieri, anche impervi, forse, dice, i1 capriccio, se non la brama di sapere, conduceva e conduce tpttora noi tut- ti a sollevare i densi veli che sono stesi su mille e mille faccie del mi- stero naturale. E come fare? Ecco i volgarizzatori, ecco i pa- zienti compulsatori, gli attenti com- pilatori che vagano in tutti i cieli, ehe sorano in tutti gli spain' e che serutano in tutti i tempi. 0 quanti segreti si sono strappa- ti al tempo e quante volte si ie fatto parlare la storia quando credeva di dover tacere! Gli Arabi nel decimo secolo, pare inverosimile, gli arabi contavano giir l'opera di Alfarabi, a carattere en- ciclopedico e molto serio. Bisogno o eapriceio universale! E' davvero comodo possedere un libro che fornista notizie sicure, in forma agevofe e piacevole, "che elevi e prospetti i1 patrimonio d'arte e di cultura den'uvnits),Cehe misuri il grade della civilth. "tiasta alzare gli occhi al cielo per tormentare i1 pen- siero con mille domande? Come? Perehb? Quando? Dove? Forse si dimentiea che nel duecen- to Ser Brunette Latini nel suo Tre- sor ei diede un programma enciclo- pedico ben quadrato- I Romani, non certo inferiori né ai Greci, né ad altri, ebbero Varro- ne, Plinio il Vecchio ed altri lodabili riduttori o volgarizzatori- Ad essi cinesi e giapponesi xsi _at- tribuisee il merito di avere ideato Je prime enciclopedie, oftprendo a1 mon- do i primi libri magici dove tanti dotti apprendono larloro supercultu- ra. A noi, in verittV importa rela- tivanhente conoscere i, primi semi di una cultura cosi proficua, ci basta sapere, ad esempio, che Epeusippo, care discepolo di Platone, consumb molta parte della sua esistenza nel compilare una vera e propria enci- clopedia, che, con le doyute propor- zioni, si fece imitare dall'attivith di Aristotele. Tutto pub essere bombardato con mille domande, mille dubbi e una grande, sia detto con rispetto, igno- ranza...... \ Quante colpe si addossano a que- sti bravi popoli. . . . . .. "r L'ARALDO DEL CANADA Garzone Tomaso nil 1617 a Vene- Vinta la Guerra, liberata l'Italia dal servaggio, definiti i nuovi com- piti, duce Mussolini, Giovanni Tree- cani, senatore del Regno, accolse, cinque anni or sono, Fidea che i1 compianto Ferdinando Martini e Bo- naldo Stringer avevano inscenato: l'Enciclopedia Italiana. Oggi , un fatto, prima era un auspicio e, sopra' tutto, una necessith nazionale. Oghti tre mesi escono mille e pits pagine meravigliose per la stampa e per il contenuto, colme di notizie, ben dotate di riproduzioni incompa- rabili: siamo al quinto volume e si comincia 1a Iettera B. Per fortune. i1 L'Italia, come si b visto per cenni, in questi ultimi tempi non appariva degnamerite vestita, se mai, nel cor- redo, vi era qualehe ammirevole ve- ste da camera. Vergogna? Direi di no: piuttosto contingenza di fatto, conseguenza storica, forse anche im- possibility. E' un'opera meravigliosa, che ri- sponde a tutti i requisiti pits sottili, che imiegna il nome d'Italia con grande onore. Eroelcaus, Pomba, Blaks, Singer, Larousse risuonano familiarmente a- gli uomini di studio ed anche agli amatori. Venti anni di orientamenti delica- ti, di indagini acutissime, di voglio ponderoso diedero nel 1780 1a gran- de enciclopedia francese che preparto abilmente 1a Rivoluzione. , Qualcuno forse non ha presente la imponente e storica impresa di D'A- lembert e Diderot, che ebbe come coadiutori eccellenti Grimm, Voltai- re, Turgot, Rousseau, Holbach pd altri grandi uomini? Zia, pubblicava la sua PIAZZA UNI- VERSALE, opera di valore che Ba- cone esaminb nello serivere il DE DIGNITATE ET DE AUGMENSIS SCIENTIARUM o 1'ORGANON SCIENTIARUM. E non solo Ba- cone! . a' ai'lllrt),'sib': (f) S8ghigG?i w W" / 1.5" 'iii/ijt/ij (tf/fe/ii/ici/iii, . S8)it' F //,lr§§,'// "/,//7 '(dlllll I /,/", ()//'tt/i' ' , Bl, Ill, /// f /,';'3":'?'/ I 17:31 'rs , "(7/ (i' 95/ . iti, " , ' / " mm Myra", ' » Tts',',',' we": 1/ TI " ' "iitiglijgiilittlii 'g! 'ft, 2at's5,rctl __ att'g): 2 " ~='\\ G 'it':;':, ',it:isth't, 11/ 'at, i'lit'ei)iilsiifi' ':fs" wht; , I " Q.N';?i~';g }, ;:'/o br! E @132 , 'f When good fellows get to-gether C'EST m GASTON ee GEORGES ', "W ' h" , '(u _ a. ' If) tb' I 'p,e3ilt), ?t', Blilg. 3 ltW, C 'ri-), REY 'tti am. C'r\ 1"" "4li T m", K, IllllllIIIllIIIIIIIIIIIIIIIII|||IIIIIIIJIIIIIIIIIIllllIllIIIIlIIIIlllIlllIIIIIIIIIIIIllIllIllIIlllIlIlIIIIIIIIIIII|IIIIIllIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIlfllli' LES GARQONS de [a D OW' _ Io l'ho acquistata e con piacere iinvito i miei lettori a prehdere in considerazione la grande importanza di questa iniziafiva che sta prenden- do svillippo immenso. 11 valore e l'utilith di una buéna enciclopedia non si stima e non si misura. Si cita, a titolo di esempio e di curiosi- th, un epi'sodio avvenuto al tempo di Luigi XV: essendo sorto un dubbio sulla composizione della polvere da spare Luigi XV chiese ai suoi ae- compagnatori se ne sapesgero qual- cosa- Madame Pompadour, natural. mente presente, soggiunse: - Sire, ts lo stesso per tutte 1e cose: io hon saprei neppure dirvi di che cosa sia senatore Treccani ha favorito i mez- zi materiali e organizzato fattori morali dell'impresa, dando tutto il credito pbssibile _ all'opera che sr stampa sotto l'altissimo patronato del Re e del Capo del Governo. L MONTREAL, Canada. Il pifl rinomato ristorante italiano di Montreal 243-245 ST. LAWRENCE BOULEVARD. Cucina Italiana --. Birra - Vini Italiani 1/ Not? "w I? Non.mon porfefeuille. Ma [Yra'mehf' l tach fer uneJ Lappehdlce? ipgpee? $3011 EC?" pfe deg . banque iest V ft grouvfe', 'j-ij/fi" Pt , m .U 9 o ' (f de f'cuJfi-r-l, I- ?,.i.gy2,t...t,ef . Z] I /1(?i)h)j), csii))('i', _jii//)r_r, MWEAEW tas Pail" malade,asshon HOTEL D'lTALlE A. Roncari, hrnrrietari0 1f,itLr,tit s'es'r achefe' une robe et mon com we de banque iest V Jrrouve', *3 [ap1prjft, " ' Il giorno dopo un decreto reale tolse il divieto che prima aveva con- fiscato gli esemplari dellTneieiope- dia. . . . . . . . USO A questa battuta Sincera i1 Duca de la Valliere esglamb: E' 1m pecca- to che Sua Maestk abbia confiscate l'Eneielopedia, che darebbe la sou. zione di tutti i dubbi. . . . . . Un cenno e la Enciclopedia pri- vata di Sua Maesté fu portata nel Iuogo del colloquio: alla voce path/ere 1a Pompadour seppe come era tatto i1 belletto e di che si com-paneva Ia cipria; come si abbellivano 1e matro, ne romane ed altro.... Tutti si sui volumi, leggervi i Franeia. eomposto il belletto o la eipria Che RITROVO DEI TURISTI Cucina italiana insuperabile - Giardino d'estate - Musiea e danze tutte 1e sere - Concerto sipeeiale tutte 1e domeniche du- rante i pasti. 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