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Il Bollettino Italo-Canadese, 29 May 1936, p. 7

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, {Both P. Fontanella /IL IOLLETTINO HALO-CAN ADI}! - No, no, sono gia' medicate, non 1e sento piu', lusciami sfogare. Io sono mate in un paese del Veneto, - prese egli a narrate - ma fino da ragazzo l'avevo abbandonato, perché - Allora vieni qui anche tu ed a. acolta: parleré nel mio Caro dialetto veneto, perché prime. voglio spiegare ai miei salvatori in qua] mode ei tro- viamo qui e chi siamo. - Ma - interruppe Nora - ti stancherai a parlare, ed avrai biso- gno che io medichi 1e tue ferlte. Dagabur-Harrar, 6 Maggie Una cortina di nuvole basse si le- va dietro 1e chiome folte e pendule dei grandi alberi tropicali. In alto la luna piena sull'azzurro purissimo. La brezza nottuma porta il tanfo dei cadaveri nemici che ancora giacciono insepolti. Lontano un crepito di fu- cilate, importune e seceanti quanto unsistematico trillar di campanelli di telefono. Ovunque gracidar di ra- nocchie e cantar di grilli. Vera not. te africana. chic. - Dimmi perché gli austriaci ti hanno ferito? - Guarda dalla finestra se c'é qualcuno fuori ed awerti se senti qualche rumore. - No, non v'é alcuno, 6 tutto si- lenzio. Bevettero nello stesso biochiere di stagno, intanto che il vecchio dieeva alla figlia: - Non lo nascondo, né a te né a questi buoni giovanotti. Ma sedete s11 quella panca, vicini al fuoco, e tu, Nora, dacci un bicchierino d'ms quavite: ce ne deve essere ancora 11. na bottiglia. - Nora obbedi' in silenzio. Aurora e Giuliano non rifiutarono, perché sentivano i1 bisogno di rinfor.. zarsi alquanto. 7.000090.0000990000000000 "OOOOOOOMOQOOO"OOOOM 29 Maggio 1936 90000099900000.9000..." 6 9...000..0...0.e.0.0o.00e, Dr. M. A. Scandiffio I MEDICO - CHIRURGO 'OGOQOOOQQOOOOOOOOOOWO. , Dr. Donato Sansone MEDICO - CHIRURGO MHUILU - anunuu dens R. Univeruml d1 Napon. Ore di ufficio: 10 - 12 a.m. 5 - 8 pan. Tel. MElrose 3223 127 Grace9it vicino Cnilege della R. Université di Napoli. 217 Bay St. Stanza 401-3 EL. 5255-6 Res. LL. 4278 Telefono KIngsdale 8025 592 SPADINA AVE. MacDONELL & BOLAND I, to 3 p.m. 6 to 8 pm. o per appuntamento FRA I LEGIONARI DI PARINI D1AGN DST] CU SPEU1ALlY1'A 1N MALA'l'TlE IN 'L'ERN E Non Io nego! - aisposs i1 vec- N. F. A. Scandiffio B.A. AVVOCATO, NOTAIO ITALIANO Associato con la Ditta ORARIO D'UFFIC10 86 Gerrard West Orario lytJffieio La Fidanzata del Bersagliere rmoomooooooond TORONTO AD. 3859 DI CAROLINA INVERNIZIO 6-8 P. M. "Tuttavia mio padre non doveva veder realizzato il suo desiderio; mo- ri' una sera. di un colpo apoplettico; mia madre si ritir6 al proprio pae- se, dope aver venduto i1 carrozzone e la mercanzia Che conteneva; io mi arrolai soldato nell'esercito italiano, sebbene non mi toccasse allora, per- ché ero figlio unico di madre vedo.. Va. Sarebbe stato quello il Pia' bel tempo della mia vita, se non mi fos- si innamorato di una ragazza che un altro mio compagno mi contestava e che io giurai di far mia appena aves- si avuto il congedo. Mina aveva di.. ciotto anni, era bionda come una. spiga matura, ed era commessa in un magazzino di mode. Non aveva fa.. miglia, o almeno dieeva di non aver. _ Graziani é seattaho in piedi con un Per.' balzo si fa sotto Paltopat1an.. 'te. Ha tolto il casco: ascolta sull'at_ tenti. Una profonda commozione traspam sul suo volbo che par scolpi- to nel bronze. Tutti ei stringiamo intomo a lui: nessuno vuol perdere un'attirito di quell'ora incomparabL le, né una sillaba della parola del Capo. Le forti lampade a petrolio illuminano stranamemte i nostri vol- ti. Il giovane tenente Trabalza pian- ge, lui che non ha pianto e non ha battuto ciglio quando giorni fa ha. decifrato il telegramma che gli and nunciava la morte del padre, Ciro Trabalza, gia' Direttore delle Scuole Italiane al1'Estero". "Annuneio a1 popolo Italiano e al mondo che 1a guerra é finita. mio padre era uno di quei mercanti girovaghi che si trovano in tutte 1e fiere, e tutta la nostra ricchezza era raechiusa in un carrozzone sganghe. rato, tirato da un magro cavallo, carrozzone che era anche la nostra casa. Fino a vent'anni non ebbi al, tra abitazione. Mio padre era un fer- vente patriotta, e quando percorte. vamo i paesi del Veneto ancora sog- getti all'Austria, mi diceva: " - Queste belle terre, vedi, do.. vrebbero essere redente, perché up. partengono alla nostra Italia. Ma verra' il memento della conquista e ei saremo anche noi. - Stabilito il I collegamento é la ri- cerca febbrile della stazione di Ito- ma, mentre cento albre stazioni gi frammettono: musiche, commedie, motteggi magari. 1Tmalmente ecco Roma ecco il hen noto clamore delE fella di Piazza Venezia che canta e applaude nell'attesa del Duce. Ad un tratto il Legionario scatta in piedi, raggiunge gli altri Legions. ri di corsa, dice loro che a Romp, il V. Segretario del Ptvrtito, ha annun- ciato un discorso del Duce a1 popolo per le ore 20, eioé per le 22 in So.. malia. Un fremito di entusiasmo a- nima i Legionari. Il Comandante Parini decide di dame subito notizia al Generale Graziani, che sta cenan- do insieme al suo Stato Maggiore. Immediatamente é stabilito il Colle. gamento tra l'apparecehio e la ten- da. , Nella notte tropicale risuona altis. simo il clamore della fella romana. Poi, nel silenzio, suona nitida la vo- ce del Capo: "Camicie Nere della RL. voluzione, uomini e donne di tutta I.. talia! Italiani e amici dell'Italia a1 di la' dei monti e al di la' dei mari: Ascoltate!" La Legione Parini ha l'onore di es- sere la guardia del Generale Grazia- ni che si g spinto per meglio coman- dare tutte le forze operanti. La ten.. da del Comandante, semplice come la tenda di ognun0 é an po' discosta dalle altre e amorosamente vigilata dalla fedele sentinella indigena. I Legionari distesi sall'erba soffuce, godono la temperatura mite e la pa- ce nottarna e cantano sommessi. La pausa permette loro di riepilogare gli avvenimenti dei giorni scorsi, il cuore si riavvicina alle famiglie Ion- tame, alla vita di un tempo, immagi- ne quasi dimenticate neIlo sforzo re- centemente compiuto. In un canto presso un lume a pe- trolio la macehina rossa lavora. Un Legionario sta intento alia radio per capitare le notizie che si ineroeiano nello spazio: Roma, Parigi, Londra. Durante 1a notte le notizie passeran- no in "tipografia" e sara' redatto il bol1ettino, che é il principals organo di informazioni delle truppe opertu1- ti. Il Generale Graziani ha ora alla sua destra il Comandante Parini, al- la sua sinistra il Comandante dell'.. Aviazione in Somalia, Generale Ran- za. Appendice No. 40. la conosciuta, e parlava cosy bene i1 dialetto veneto e l'italituto, che non supposi mai fosse austriaca. Lo sep- pi solo quando dovemmo sposarci. Allora mi confess6 che sun madre e. ra un'artista d'operette, che l'aveva condotta in Italia, poi abbandonata, ma ora sapeva che si trovava a Vien- na, aveva avuto da lei 1e cane per il nostrp matrimonio e ei aspettava. Dissi che non volevo piu' saperne di quelyuzrione, che io volevo rimanere in Italia. Mina alz6 1e spalle. Annuneio al popolo Italiano e al mondo che 1a pace é ristabilita". " - Resta pure; io sposeré la, che non attende altro. - "Nicola, che era state mio compa- gno di reggimento e che ormai era libero al pari di me, ed anche ricco! La gelosia mi fece salire il sangue al cervello, e la furiosa passione che nutrivo per Mina trionf6. "Ella rise felice e mi suggellé le labbra con un bacio di fuoco. Ci spo- sammo e partimmo per Vienna. La madre di Mina ci accolse con affetto, ma io al prime vederla sentii ripu- gnanza per lei. Era una donna di quarant'anni, ma che aveva ancora delle velleita' di giovinetta, e nel mo- do di vestire, d'imbellettarsi il viso, di fare delle smorfie, aveva, piu' che detl'artista, della cortigiana. Ed a.. vrei dovuto vivere con lei, lasciarle mia moglie? No, no, e lo dissi reci- samente a Mina. Ma essa anche que- sta volta alz6 1e spalle. E' Roma che parla. Graziani pas- sa la mano sotto il mento forte strirtgendo le labbra. Chi meglio di " - No, tu sarai mia, solo mia per sempre, - gridai. " - Io non lascio la mamma, - disse. - E dovresti ringraziarla per averci accolti in casa sua. Tu non PER IL NOVE MAGGIO Su per Via Sacra salgono quest'oggi Al Campidoglio i Legionari tuoi, E portan del trionfo i segni eletti E dicono il tuo nome; Inclita Roma, madre de le genti, Oggi di novo innanzi al sol tu stai Rivestita di manta imperiale Ed il Littorio ad alto. Eccelso Duce a1 mondo oggi il tuo impero Ha annunziato, e I' popolo Mtalia Da 1'alpe infino al mare co 'l 3110 giuro L'ha confermato, e Dio. Via 1a ferale ira nemica! Il cielo Vuol che tu imperi, o Roma, e tu distendi Lo scettro tuo BU 'l mondo: inutilmente S'opporreranno i tristi. E la piu' lunga? E' quella de la Vita: la sento raeeonta' da che sto at monno, e un giorno, forse cascher6 dar sonno prima che sia finita. ' . . . . Mentre d'attorno vengon, d'ogni parte D'italia, a te i rinnovati canti Di giovinezza eterna, e ad alto stanno I Fa'sci e i Gagliardetti. Inclita Roma, il sole oggi s'irradia Su' sette colli tuoi, e ne 1a gloria De la sua 2uce tutta esso t'avvolge Di porpora. immortale. Gl'itali figli con il sanguo loro Laggia' ne la lontana Africa orrenda Llhan fatto il novo impero tuo, che or serge Dinanzi a1 mondo tutto. La civilta' quirina ancor si spande E spanderassi bella in ogni canto De l'universa tetra, e dara' a tutti De la sua luce i raggi. Pe conto mio la favola piu' carts. é quella che se chiama Gioventu': perché. . . . e'era una vorta. . . . e adesso mm c'é pits'. Simbol di pace e di grandezza e dritto, Che da te vengon come gia' in ammo, Allor che il lor tributo a te le genti Pagavan d'ogni dove. , Maggio fiorito forma a la tua chioma Fulg'ido serto d'olezzaati fiori; Vesta da I'alto a te sorride lieta; . Tu sei capo del mondo! FAVOLE... Nico- lui pu6 in questo memento qui, mi- surare la portata di queste parole? Qui dove ora siamo, su questo stesso suolo, erano le tende di Ras Nasibu' e di Wehib Pascia', che lui, Graziani, hai mestiere, e quando saranno fini, ti quei pochi soldi avuti dall'eredita' di tua madre, morta or fa un anno, saremo sulla strada. " - Intanto che lo cerchi, non mi muovo di qui. - "Era inutile tentassi Tibellarmi: vinceva sempre lei. In capo ad un anno, Mina divenne madre di una bambina, la mia Nora, che io subito adorai. Mia moglie e mia suocera trovarono invece che era un impiccio, e vollero darla a balia. Invano ten.. tai di oppormi. Mina, che intanto a- veva debuttato sopra un teatro d'in- fimo ordine e credeva di diventare una stella di prima grandezza, di- venne una furia. ' -- La bimba é mia, -- grid6 -. mi é costata abbastanza dolori: ne faccio ci6 che voglio. - "No risposi, ma quando aveva un momento libero (facevo allora il fac.. chino in una casa commerciale, non volendo vivere alle spalle della mo- glie e della suocera, né accettare im- pieghi da loro), correvo ad abbrac- eiare la mia Nora ed ero felice. In casa ormai non contavo piu' nulla, mia moglie e sua madre, senza alcun rispetto per me, ricevevano soldati austriaci, donnacce, passavano le notti a gozzovigliare, mentre io piangevo ritirato in un sottoscala. Mia moglie non mi amava Pia': ni odiava. Una sera sorpresi un suo dialogo con la madre. " - Alla fine del mese portiremo " -- Non mi manca 1a volonta' di Iavorare e mi trover6 un impiego, - risposi. Ll'BORIO LATTONI TRILUSSA. ha inesorabilmente sconfitti con la morsa avvolgente delle sue truppe. Quattro giorni fa, proprio qui era i1 baluardo estremo della resistenza e.. tiopica. Pensa ora Graziani, alle due grandi sconfitte inflitte alle armate di Ras Desta e Ras Nasibu', la prima e la sesta. Di fronte a loro il conti- tingente italiano era modesto, i mez- zi di cui disponeva limitato. Le ma-. novre dovevano svolgersi su distanze esasperanti, che si misuravano a centinaia di chilometri, e con ogni e- lemento nemico, il suolo e il cielo. Le condizioni atm-osferiche da sole po- tevano liroearare un arresto, un pic- colo disastro magari: é la piu' iran- de temerita' che ha sempre earatte.. rizzato queste avanzate. Un piccolo disastro, o un arresto, quali conse- guenze politiche avrebbero avute? Supponiamo infatti: dopo la rotta delle quattro armate etiopiche nel settore settentrionale, alla vigilia dell'entrata in Addis Abeba, ogni successo nostro sugli altri fronti Be- gnava uno, ma un fatto d'armi sfa- vorevole poteva assumere contro di noi un valore di cento, incoraggiando quella resistenza che invece il Negus ha abbandonata per sempre non ap- pena caduto questo baluardo di Da- gabur. La radio ei Porta il clamore della folla romana, il suo appassionato grido di amore al Duce, che tame e tante volte é invocato. Ecco, toma al balcone, dice Grazianu Continuano nel silenzio a vibrare 1e parole del Duce: una a. una seen.. dono nei nostri cuori esultanti, come stille, di rugiada sulle labbra arse di poveri assetati. Viviamo un'ora di grandezza indimenticabile: si direb- be che tetra e cielo partecipano qui a qutsta grandezza. Poi la radio ci trasmette mille sun- ni confusi, ticchettio di macchine da scrivere, discussioni, trasmettftori, tariffe di trasmissioni. "Chiudcte quella mba" ordina Graziani, per non guastare la bellezza sublime. Poi rivolto a noi, diritto e fiero co- me una statua, leva il braccio destro e grida "Viva 1'1talia". E' il saluto del Capo ai eombatten.. ti lontani: ognuno lo sente pronarc. ciato per sé. II volto di Parini sem- pre eosi' tranquillo, esprime una gio- ia commossa. " I "Non stetti a sentire altro: .presi tosto la mia risoluzione. Avrei po- tuto uccidere Mina, ma io non nae- qui con istinti sanguinari e peneai solo che era la madre della mia bam- bina: quindi la risparmiai. Ma il giorno stesso mi recai dalla balia, con una scusa mi feci consegnare No- ra, che aveva compiuto un anno e) cominciava a camminare, e fugsii) con lei cercando di far perdere le no-) stre tracce. Non sto a raccontarvi 1e peripezie di quella fuga; posso solo dirvi che un mese dopo mi trovavo lacero, affamato, in questa foresta con la mia piccina fra le braccia, non sapendo come nutrirla, dove rieove, rarla, e temendo ad ogni istante di venire arrestato. Ah, che doloroso {calvariol 11 vento soffiava con vio- llenza, ed io camminavo vacillando, con George per l'Inghilterra, -_ dice- va -- e porteremo con noi Nora, per- ché non voglio lasciarla a mio mari- to; piu' tardi la bimba pu6 servirei, ma bisogna prima sbarazzarsi del padre. - , re. l .3} " - Allora mi piaceva; ma ne so- no pentita e vorrei fosse motto. - "Potete frissi, ci6 eontinu6: " - E sara' facile toglierlo dai piedi: dir6 che g d'intesa con diversi italiani che vogliono attentare alla vita dell'imperatore. " - Si', si', facciamo cosi', -- e- sclarn6 mia suocera -- e speriamo che l'impiechino, quel grullo che commettesti 1a sciocchezza di sposae- E passa, a capo seoperto, tra due ali di Legionari che lo acclamano. 74-H- "Viva l'Italiat." CONTRATTORI per impianti elettrioi di qualsiasi specie. Ripara- zioni di luce, motori, u- tensili elettrici, eoc. 402 College St. Toronto Perfetti , Electric Co. Tel. MI. 3424 - Di sera e giOrni festivi LO. 3823 immaginare che provassi Membro della Consolidated Dealers Limited. L. SORRENTINO ei6 Che sof- . Mia moglie The land reclamation program is going forward regularly and new villages, peopled by peasant families brought from the congested agricul- tural districts, are rising in many parts of Italy. The foundation of Aprilia near the former Pontine Marshes, of Fertilia, in Sardinia, and of a new village in the district of Enna, Sicily, are some of the latest manifestations of this beneficient activity. The rural centre of Musso- linia, in Sardinia, constructed some years ago on reclaimed lands, has just been enlarged by the settlement ;of 66 new farms covering 3,759 acres, on which a population of 700 persons have been settled. A new fishing village, Razza, on the island of Lagosta off the coast of Zara has also been built and settled with im- migrant workers. , ITALIAN LAND RECLAMATION con gli occhi smarriti, come allucinw. to; finché mi trovai vicino a questa casetta, dinanzi alla quale sedeva un vecchio che fumava tranquillamente la pipa. Non ebbi che il tempo di balbettare in tedesco: " -- Aiuto, muoio!. . .. - "Poi eaddi trascinando con me la bimba. Quando rinvenni, mi trovai steso su di un pagliericcio in questa medesima stanza, e sollevandomi a stento vidi una scena ehe mi strapp6 "La piccina lasei6 1e ginoeehia del vecehio e corse a me, tendendomi 1e braeeine, balbettando: " - Babbo, babbo! - " Il vecchio sorrideva. " - Siete stato in grave pericolo; - gli disse - avete avuto una set- timana di febbre, di delirio; ma rin- graziate Dio: 1a vostra fibra forte ha trionfato. " -- Dite piuttosto le vostre cure. " - Ho fatto ei6 che ho potato, ed in cambio di questo toglietemi una euriosita'. _ " _-. Dite. " - Voi siete italiano! __ "Trasalii, ebbi paura, pensando 11 discorso di mia moglie, e stave per negate. II vecchio comprese ci6 che 'passava nel mio cervello e mi disse le lacrime. La mia Nora sedeva tran- quilla sulle ginocchia del vecchio, che 1e faceva here una scodella di latte. " ---- Oh, grazie, grazie, mio salva- tore! - gridai. L.., Nora, Nora. - Notiziario italiano e inglese; sele- zioni dell'opera MOSE' dallo studio di Roma; discorso del Senatore De Michelis. Notiziario italiano e inglese; con- certo dallo studio di Roma; discorso del Prof. A. De Masi. Notiziario italiano e inglese; ope- ra BOCCANERA dal teatro di Tori.. no; canti dalla signorina Bernardy e il soprano Limberti. Mereoledi, 3 Giugno-- Venerdi, 5 Giutrno- negare. ll passava nel dolcemente: i' Elettricisti "00000000000000.0000. ONO Wwooowooooooooooomé' (units a1 elettriei per case, uffici, rarali ed abbellimento a la vostra abitazione. L. PERFE'I'I'I Gié elettricista nel Regio Govemo Italiano Noi abbiamo la licenza della citté con relativa garenzia di $1000 dper assicurare la perfe- zione ei lavori. 298 Simcoe St. AD. 4683 IMPIANTI ELETTRICI PER MOTORI E ILLUMINAZIONE Riparazioni di ogni spade. Stazione 2R0, 31,13 Meters CONTRATTORE L'ITALIA ALLA RADIO 6-7.30 p. m. E. S. T. APPARATI 29 Maggio 1936 In Ex iii

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