Volfango 1a prese per i polsi, strin. gendoli fortemente e guardandola fis. sa. _ - Sono sua sorella, - rispose len- tamente Aurora. 5000.4".09.000000000000093 - Che cosa dite? - balbett6 Au- t'ora con accento pieno di stupore. - Perché dovirei prendermi giuoco di voi? -- Spiegati, allora. - Guardatemi bene: non assomi- qlio proprio a colei che avete amata, 9 vi ha cosi' male corrisposto? - - Tu? Tu? - Io, si'. Volete? Vi dir6 tutto. - Parla, parla; si', piu' ti guardo, Pia' mi ricordi lei, lei, la prima, la so- la donna che mi abbia seonvolto il cuore, colei Che mi ha tradito. II more di Vo'Ifango cessé di bat- tare: egli divenne pallidissimo e la. sei6 cadere le braccia di Aurora. Come fai a saperlo? - chiese. - Eppure non puoi essere Carmela, no, no! - Oh. se ne é tanto pentita, ed é morta col vostro name sulle labbra! Carmela ha segnato la sua sventura fuggendo da voi con un uomo Che, dopo averla relegata in un castello per gelosia, le fece soffrire i piu' a- Spri tormenti, finché un giorno la p0- verina riusci'-a mettersi in salvo con " w r >93090t900090990669® 7 DOOlb-f $096$OOOAOOOOOOOOOOOC 5.00.0090...0000006000090 a" - Tu vuoi pmnderti giuoco di me? - disse. 30900009099000009090600000 g L. PERFE'ITI t . Gié elettricista nel Regio l o Governo Italiano t 14 Febbraio 1936 IL BOLLETTINO ITAM-CANADESE I Dr. Donato Sansone _', MEDICO - CHIRURGO i _ n. yuannaua m nayun. Dott. P. fontanelld ' 4 o a , vaooooooeooooooooooO~V 298 Simcoe St. AD. 4683 217 Bay St. Stanza 401-3 EL .5255-6 Res. LL: 4278 " t' . . .00 OOOOOOOOOOOOOOO' della R. Université di Napoli. r.\'Tl ELETTRICI PER '.'/I"0RI E ILLUMINAZIONE Riparazioni di ogni specie. Noi abbiamo la licenza della eittit con relative. garenzia di $1050 per assicurare la perfe- Iione dei lavori. Telefono KIngsdale 8025 ore ai ulncw; UL, id tun. 5 - 8 p.m.' Tel. MElrose 3223 12'f ("race ht memo Cullege Assnclato con la Ditta MarImNEH. & BOLANI) filettricisti E "kn .u~..aA\.\I pgAuuvtbuV '11.qu uou VU ' uerquOLn 1n "mun; 1.1.1; xak Lhiu'ih Scandiffio B.A. CONTRATTORE A VVOCATO. NOTAIC ITALIANO in 3 p.m. 6 to 8 p.m. 0 per appuntamento 592 SPADINA AVE. UHARIO D'UFFICIO 86 Gerrard West HCO - CHIRURG0 Orario D'Uffieio .i. A. Scandiffio La Fidanzata del Bersagliere N. F. A. TORONTO AD. 3859 DI CAROLINA INVERNIZIO 6-8 P. M. wwew99. t I Palmerston, nel '57, avrebbe voluto t i'add1irittu1? promuovere una rieonei.. t 'liazione del Piemonte colyAustria: ' lproprio 1a negazione della politica di t Cavour, che intendeva far figurare il t Piemonte quale campione dell'indiperu t den'za italiana. 11 Premier inglese in- * sisteva col D'Azeglio, che i1 Piemon- v,tteve,ve, torto a credere di fare il t bene dell'Italia guastandosi eoll'Aue 'ilii'ii, Bisognava invece che i1 Pie... . monte togliesse di mezzo i motivi t,le.aysibi,1.i dell'ostilita' di questa. E i1 , I D'Azeglio a rispondere, che um con- Si sa che al Congresso di Parigi il,' ministro ingiese Clarendon aveva te-l nuto un atteggiamento piuttosto ita- lofilo, ma non tale da assicurare a1 Cavour un vero e proprio successo. Chi legge 1e l-ettere che il gran Con- _ fe inviava da Parigi a Emanuele d'A- 'zeglio, ministro del Piemonte a Lon- dra, ha 1m'idea delle difficolta' stra-. ordinarie fra 1e quali doveva muover-. si i1 rappresentante del Piemonte e delle amarezze, delle angoscie, tal... volta, che agitarono il suo animo. Si deline6, eosi', quello che si pu6 hen definire i1 dramma di Cavour conl I'Inghilterra. Al ritorno da Parigi Cavour aveva fatto la sua re-lazione al parlamento subalpino, e natural-, mente si era attenato, per discorrere delle cose italiane e del1'Austria, alla Iinea seguita da lui e da Clarendon nella famosa seduta del Congresso dedicata alla situazione de11'Italia. Ma quel suo discorso non trov6 l'ap- provazione del governo imglese; e non giov6 ch'egli spiegasse di aver parla- to in quel mode non per smania di po-. .polarita', ma per impedire lo strari- pamento dello spirito rivoluzionario. 'Egli ebbe a constatare malineonica.. mente col D'Azeglio, che il governo inglese voleva salvare 1a capra e il 'eavolo, cioé i sentimenti italiani e,; l'Austria contemporaneamente. Que- sto, nel maggio '56; ma nel marzo '57 Cavour non trovava piu' nell'ats teggiamento inglese neppure quel presunto equilibrio. j The "ell'Austria il Piemonte non Ya- vrebbe mai per la sua politica italiae na. L'Austria aveva per sé in Italia i governi, ma i1 Piemonte i popoli: Yana rappresentava i1 governo ass0- luto, 1a censura, il concordato (si tratta del famoso concordato austro- vatieano del 1855, favorevodissimo al- la Curia romana, e che nella liberale e protestante Inghilterra aveva fatto gcandalo: il D'Azisglio, perfettamente ambientato cola', sapeva quali tasti La faga e ritorn6 a casa per morire.- Vi fu un istante di silenzio. Volfango si mordeva 1e labbra e- sangui per nascondere la sua emozio- ne. Aurora si nascose il volto fra 1e mani per non tradirsi. Da una conversazione somresa fra due sergenti austriaci, Aurora aveva 'eonosciuto il ro-manzo di Volfango. E il case l'aiut6 in quall'oceasione. - Essa é mortar! - ripeté con ac. cento tremante Volfango. - Ma tu, come mai indossasti quel- l'1miforme e venisti a combattere con- tro di noi? - Una delle, pia' importanti e inattese revisioni storiche é quella Che si rife- risce all'azione dell'inghiltelra duran- te i1 Risorgimento. Non si tratta di ipotesi 0 di valutazioni soggettive, sempre discutibili, ma di veri e pro- pri doeumenti. Se si leggono i tre v0- lumi dei Carteggi cavourriani editi dalla Cotpmissione reale (Cavour e 1'Irrghilterra, Bologna, Zanichelli) de- dicati a "I conflitti diplomatici del 1856-61", si ha veramente 1'impres- sione ehe 1a storia della nostra' reijllr- rezione unitaria pres-enta ancora de- gli aspetti ascuri e insospettati. - Si', e il suo desiderio sarebbe state di rivedervi una volta ancora, per chiedervi perdono. Ora io lo fac- cio per lei. - Volfango si passé Ironte ardente. Un lampo brillé negli occhi di Au.. rora. - Vi dir6 ogni cosa, adesso che 'sa.. pete chi sono, Quando il grido di guerra rison6 da un capo all'altro del... Wtalia, io, ragazza, libera da ogni impegno, piena d'ardire, vagheggiai J1 far parte dei volontari che parti- vane per il fronte. La fortuna mi servi' facendomi premiere il posto di un compagno di mio fratello, rimasto vitiima di un disgraziato accidente al momento della partenza. Con la mia Wh REVESIONE STORICA CAY00R E L'llNcHlLTERRh f, Appendice No. 25. una mane sulla figura piuttosto maschile, la mia abi.. lita' ih ogni genere di 'sport', nessuno ebbe mai il minimo sospetto che io fossi una femmina. E forse neppure voi l'avreste osservato, se non aveste trovato in me i lineamenti della pove- ta Carmela. C --E' vero, fu il tuo bed viso, che é il ritratto perfetto di colei che mi colpi'; ma credei dapprima che tu fossi un suo parente. E non ti perde- vo d'oeehio. Un giomo, per6, sorpre- si un tuo sguardo, un tuo sorriso al compag'no che avevi accanto, che mi rivelarono la femmina. Palmerston non contraddiceva; ma, in quel memento almeno, sembra che fosse, per quanta riguardava 1'Italia, dell'opinione dei Tories suoi avversa- ri, i quali __ a detta del D'Azeglio - ritenevano che il Piemonte dovesse convertire gli Austriaci col suo buon esempio. Conversione difficile, Pave.. ira spiegato D'Azeglio a Palmerston; ma 1a spiegazione era pur sempre re- tieente e si limitavano a parlare del su0 maLgoverno, della sua influenza perniciosa sagli stati minori, della sua oeeupazione militare della Roma.. gna, che alterava, lo statu quo. Al di la' di questo, non potevano permetter- si se non accenni: eosi' Cavour insi- nuava, che, se 1'Irtghilterra deside- rava davvero un'Austria forte, occor. reva percié una soluzione definitiva della questione italiana. Era, in ter- mini diplomatici e di equilibrio euro- peo, una versione attenuate, dissimu- lata del "Ripassin l'Alpe, e tornerem fratelli". I - Se vi dicessi che lo facevo appo- sta per attirare la vostra attenzione? Si', confesso che mi sono battuta coi nostri perehé comandata, e perché non posso rinnegare 1a patria mia; aggiungo che allorché fui presa pri- gioniera con mio fratello ne provai una viva soddisfazione. Era cosi' ar.. dente il mio desiderio di canoscervi e, sapendo'il vostro nome, ero quasi si.. cura. di peter ritrovare 1e vostre trac- ce. E figuratevi la mia emozione aL larché seppi che voi, voi stesso, era- vate comandato al nostro reparto pri.. gionieri! Ora sono sicura che, per la memoria di Carmela, voi non farete male né a me né a Giuliano. - toeeare), la seiabola; l'altro mppre. sentava il progresso, 1a eivilta', 1a torosperita', le ferrovie, la liberta' re- ligiasa, la. publieita' dell'amministra... zione. . Il governo di Palmerston, effettiva. mente, era dope il Congresso di Pari- gi cosi' austrofilo, perché riteneva di aver bisogno dell'Austria per i com. trasti perduranti con la Russia. In questo carteggio tra Londra e Torino compare e ricompare il motive anti- russ0 della politica inglese: Non era facile levar dalla testa ad Palmerston che la Russia Isoffiasse nel dissidio austro..piemontese, per far del Pie, monte una pedina del suo giuoco nei Balcani. Corsero addirittura in In... ghilterra voci di alleanza sardo-rus. sa; Cavour dovette smentire energi- rebbe cedermi qualcuno dei suoi figliuoli per assicurare 1a Vittoria al mio "tearn"' nel giuoco della guerra mondiale? , -- Voglio illudermi sia ancora lei, viva, a me vieina, - soggiunse l'uffi- dale. Ella pose la sua mane suLla mane scama di lui, che tremava. -- No, - rispose -- te lo prometto. - Non sentite, non sentite la voce di Carmela che vi dice grazie per hoc.. ca mia? UN FALSO PACIFISTA CHE VA MENDICANDO: Cara signora, vor- _ L'anita' d'Italia, diceva ancora nel gennaio 1859 lo Shaftesbury, genero di Palmerston (assai itaiofilo), era un'idea assurda, e in ogni caso non da realizzare mediante una guerra _europea,. Sotto questa doppia preoc- icupazione, di appoggiarsi all'Austria leontro la Russia e di mantenere la. l pace europea, il governo Palmerston... iClarendon giunse a vagheggiare un ipasso ar1glo-francese presso il Pie. monte per ottenerne un ritorno di re- 'Iazioni normali fra l'Aastria e il Pie- monte. Cavour s'indign6 all'idea di questo passe, e riusei' ad evitarlo. Di questa austrtdilia inglese i1 Cap vom' si impensierisce e si irrita Pia' del D'Azeglio. Ora, il D'Azeglio, se non si sorprendeva quando i1 Claren- don.. gli dieeva franco di non voler ti- rare le castagne dal fuoco per nestm.. no, non dava poi neanche all'austro- filia del gabinetto di S. Giacomo piu' peso, di quelllo che meritava. Proprio perché l'Inghilterra si guidaVa se- condo i propri interessi, egli pensava che il giorno in cui la causa italiana e la politica piemontese avessero as.. ,sunto forza sufficiente da pesare sul.. lo seacchiere internazionale, anche l'Inghilterra he avrebbe tenato can. to. "Soyons heureux",' scrive egli te- stualmente al Cavour in data 23 lu.. glio 1856, "et on nous appuieras". :Avvenie, anzi, un fenomeno curiaso, .che, a prima vista, pa6 ingannare su 'quelli che sono i veri piani e i veri lsentimenti dell'Inghilterra. In un demo memento il Gabinetto di Londra 'sembra farsi tutore geloso; degli in. teressi italiani. Le annessioni di Nis '22, e Savoia adla Francia dispiacciono 'fortemente a Londra. Ma perché? Perché in esse scorge un programma idi espansione territoriale del Secondo 'fmpero. Cavour viene aeeusato dai camente; ma quando poi si seppe che i1 Piemonte aveva. conteduto 1111 de, posito commerciale nella rada di vir. lafranca alle navi russe, in Inghilter.. ra persarono addirittura ad una base navale russa nel Mediterraneo. - Come mai - aggiunse - tuo fratello non porta il casato della p0- vera Carmela? - -- Mia sorella -- disse - aveva as- sunto un name d'arte, perché mio pa- dre non le awebbe permesso portere il nostro. - La cosa era abbastanza naturale, né Volfango feee Pia' adeuna osservap zione. i - Tu e tuo fratello -- eselam6 - non sarete d'ora innanzi confusi con gli altri prigionieri; dar6 ordini per- ché vi faccano passare nel reparto ri- servato, attiguo a1 mio quartiere, ed abbiate il trattamento degli uffieiali. -- E tu, come sei bella! - rispose Volfango. -- Ma sta' sicura che nes- suno all'infuori di me sapra' il tuo segreto. , - Grazie. - Egli si ehin6 pallidissimo a baciarle una mane, poi son6 il campanello. Poi, assalito da un'improvvisa dif- fidenza: Aurora non ebbe 1a minima esita. zione, la minima ombra. d'imbarazzo. - Come siete buono! - mormor6 Aurora. Aurora si era alzata di scatto per non mostrare 1a ripugnanta che ave- va provata a quel bacio. Quando il sergente entré, il bel ber.. sagliere era sall'attenti. -- Puoi andare, - disse l'austriaeo senza guardarlo, in cattivo italiano. - Ci rivedremo.-- Aurora si limité a fare il saluto militare e segui' il sergente. Giuliano attendeva il ritorno del 5110 compagnO, ty piuttosto della sua Erano assurdita', che Cavour sde- gnosamente smentiva; ma, in conclu. sione, non furono inutili alla causa italiana. Quasti moventi inglesi, de, terminati dalla preoccupazione di un ampliamento delyinfh1enza francese nel Mediterrapeo some ormai defini.. tivamente acquisiti alla storiografia piu' recente. Notevole, anzi, come in Inghilterra ci si preoce11passe di un urto fra i1 Piemonte e Garibaldi. Lo stesso Palmerston raccomaauia. al go- vemo di Torino di spingere fine agli ultimi limiti lo spirito di conciliazio- ne con lui, sia per riconoscimento dei servizi resi, sia per non screditare la causa italiana in Europa. Un punto rimane fisso per il governo inglese; non si deve lavorare al disfacimento dell'Austria. Percié esso si preoccu- pa di un'azione italiana in Ungheria, per un'insurezione di questa. Cavour risponde negando un'azione di dover- no in questo sense, confessando 1e simpatie per la causa 'umrherese. So- no battute di un dramma, che si av- vieimpra. allora alla sua sospensione, per riprendere nel 1914. Maigrado 1a raccomandazione di Aurora, non poteva star fermO: in]. precava sommessamente contra gli austriaci, che avrebbe voluto dilania.. re, si pentiva di non aver proibito al- la sua fidanzata di seguirlo, imma... ginava per lei 1e cose piu' spaventose, e rabbrividiva all'idea che qualcuno indovinasse chi si nascondeva sotto 1e spoglie del bel bersagliere. governanti in lesi a. questo proposito, di reticenza, di dissimulazione. fidanzata, con un'agitazione facile ad immaginarsi. Ma allorché la vide comparire con gli occhi splendenti,_sereni, i1 sorriso sulle, labbra, tutte 1e sue ansie, 1e sue paure si dileguarono. E rimase in silenzio finché il ser.' gente si fu allontanato; allow, egli sil volse ad Aurora che gli sedette as.l, canto, e chiese: -- Ebbene? - Ehbene, - rispase Aurora - io spero adasso che per mezzo del te. nente potremo in breve ritornare tra) i nostri. - Come? - balbetté Giuliano. - Come, non lo so, ma ti ripeto:1 spero. - Che voleva da te i1 tenente? - Aurora sorrise. - Egli voleva vedermi, perché gli ricordo una fanciulla italiana che ha perdutamente amata, e di cui sembra io sia il perfetto ritratto.-- Giuliano divenne livido. -- Dunque, si é accorto che sei una donna? - chiese con accento pieno di spasimo. La grande Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccana 2 pub- blicato il suo 28.o volume, che com- prende (da "Portiei" a "Regulus") altre 1732 voei e 155 rinvii; e Si com- pone di 1015 pagine di testo in gran,- de formato, con 1089 illustrazioni e 21 cartine in nero intercalate, oltre a 200 tavole in rotoca'lco, 8 illustrazioni e 1 carta geografica a colori fuori testo. Aurora gli soUevé in viso i suoi grandi occhi eloquenti, e menti' per non vederlo softrire. ITALIA E COLONIE L. 17.50 RASSEGNA PER L'ITALIA CHE LEGGE Fondata E Diretta Da A. F. FORMIGGINI EDITORE IN ROMA IL PIU' VECCHIO IL PIU' GIOVANE IL PIU' DIFFUSO P E R I o D I C 0 . BIBLIOGRAFICO N A Z I O N A L E Commenta, preannuncia, ineita il moto culturale della Nazione. - La intera collezione costituisce un vero dizionario di consultazione bibliografica . ANNO XIX LlBRI E RIVISTE L'ltalia Che Scrive Ogni Fascicolo Mensile L.2 ABBONAMENTO L.20 - ESTERO L25 Per Gli Abbonati tA ngsto Periodico lei? - Gli ho detto che non siamo figli dello stesso padre, e che mia sorella aveva altresi' assunto un Home di battaglia nella sua earriera artisti- Numerosi ed importanti gli artico- 1i filosofici e giuridici: Possesso, Pro- cesso, Proprieta', Psicoanalini, Psico.. log-ia; quelli scientifici e tecnici: Ra. dioattivita', Radiocomunicazioni, Ra. diumterapia, Raggi X, Rame, Rayon; ed infine: Porta, Porto, Posta, Psi.. chiatria, Pubblicita', Ragioneria, Raz... za, Ricerca psichica. - Ma se non portiamo lo stesso casato. . . . - Ne sentii parlare ieri da due an. striaei nella loro lingua, mentre l'uf- ficiale useiva di qui. E vedi che mi ha giovato sapere il tedesco. Ora non domandarmi altro: attendi con calma ed abbi fiducia in me. - -. Ma no, - rispose. - Per6 io ho colto la palla al balzo e ho detto che tanto tu quanto io siamo fratelli di colei. _. E l'ha creduto? ---Si', pemié d'ora innanzi noi sia.. mo fratelli. Tra 1e voci contenute nel volume sono da segnalare, per la geografia: Puglia, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia; per la letteratura e le arti: Giovanni Prati, Prospettiva, Giacomo Puccini, Raffaello. Alla compilazione del 28.o volume della grande Enciclopedia Italiana Treccani hanno partecipato 632 col- laboratori tra cui Guglielmo Marconi per la voce "Radioeomunicazioni", Maurice de Broglie per quella "Raggi X", Accademici d'Italia e numerose personalita' delle lettere e delle arti. Le notizie della'guerra pervenivano ai prigionieri assai falsate. Si panla. va di sconfitte dei nostri, di paesi re- denti riconquistati dagli austriaci, di cannoni, muniziom' presi agli italiani, di migliaia di morti e prigionieri, di case in fiamme, di devastazioni. Tutte queste menzogne avvilivano quei poveretti, gia' annientati, op- pressi nel trovarsi in balia del nemi., co, e che piangevano di disperazione di rabbia. . FASTlDl Al ROGNON! portano anche male di testa, male alla schiena, perdita di sonno, stanchezza, svogliatezza durante il giorno. Dopo i1 pri- mo sintomo di oimu- no di questi mali, prendete 1e Gin Pills, per immediato some. Tro. Vi sentirete me- glio, guarderete me.. glio e dormirete me- glio. f Ricordatevi i1 nome "again al prouimo numnm) Giuliano l'ascoltava sorpreso. -Ma come tu sapevi chi fosse co- E gli !strinse dolcemente la mano. GIN FEE-BEES FOR THE KIDNEYS ESTERO L.22.50 14 Febbraio 1936 1936 (XIV) 41