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Il Bollettino Italo-Canadese, 28 Sep 1934, p. 3

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s .…"ÒÒ"ÒÒMÒOÒÒNÒ"OÒOÒÒOOÒÒÒ"…ÒOÒÒ…Ò" Com'é nato l'ordinamento corpora-- tivo ? E' una concezione teorica, sor-- ta dalla speculazione filosofica, op-- pure é il risultato di un'esperienza diretta? A questo interrogativo ti. spondono in modo esauriente -- gli Scritti di economia corporativa' di S. E. Biagi, editi in questi _ giorni dallo Zanichelli. Il pregio di questo libro, che -- mantiene assai piu' di quanto promette, é quello di offrire un quadro organico, una sintesi feli-- ce, di quella che é la concezione mus-- soliniana dello Stato corporativo, su-- perando le vedute unilaterali e co-- munque parziali. La dottrina non vi é esposta in forma astratta, ma con-- creta, poiché é cura costante dell'au-- tore mostrare come essa sia sorta dalle necessita' della vita e si sia svi-- luppata attraverso una laboriosa e-- sperienza. Di modo che il libro co-- stituisce, oltre tutto, un valido con-- tributo alla storia della Rivoluzione fascista, riguardata come feconda generatrice di idee. Naturalmente l'autore é troppo inbevuto di spirito idealistico per cedere alle tentazioni del materialismo storico; é, anzi, sua costante -- preoccupazione mettere in luce la preminenza della volonta' an-- che in quel campo dei fenomeni eco-- nomici, che, secondo la scuola socia-- lista e la stessa scuola liberale, sfug-- giva al controllo e alla coscienza ri-- flessa degli uomini. L'autore respin-- ge energicamente questa visione pro-- pria del fatalismo, si_ ammantasse, essa di materialismo, o di idealismo storicistico, per rivendicare all'azio-- ne, sia dello Stato, sia ~dei gruppi, sia dei singoli, quella supremazione del pensiero e, della volonta', che so-- la, conferisce un valore alla vita e un senso alla storia. Certo lo studio-- so é stato molto aiutato, in questo o r i e n tamento, dalla comprensione dell'opera di Mussolini, che offre il piu' insigne esempio di volonta' nei te171pi moderni ed é suo merito l'a-- verne; tratto tutti gli insegnamenti e le mecessarie riprove. Il volume si apre con uno studio fondamentale su cel il BOLLETTINO ITALO--CANADESE Dt 150000000040 8000809000000 900989099$ Ò""ÒÒÒÒ…… "Lo Stato corporativo nel pensiero di Mussolini", che illustra i fonda-- menti della dottrina in contrapposto ai principii della Rivoluzione france. se. Il Fascismo ha saputo trovare la via giusta fra gli estremi del razio. nalismo e del positivismo storico--giu-- ridico. La dottrina fascista, mentre re--. spinge ogni estremismo razionalisti--. co, accoglie dello storicismo la veri-- ta' piu' profonda, ma ne evita le pe-- ricolose deformazioni. Se é vero che ogni ordine politico e sociale é il ri-- sultato della evoluzione storica che lo ha proceduto e contiene gia' in sé i germi della sua trasformazione, é pero anche vero che della storia gli uomini sono, essi stessi, gli artefici e non gia' le vittime. E se pur vi é nella continuita' della storia qualche cosa di fatale e di incredibile, resta un largo margine di liberta', in cui gli uomini possono forgiare e dirige-- re liberamente i loro destini. E' cer-- to che tutti gli istituti sono il prodot-- to della coscienza nazionale e che tanto piu' son saldi e durevoli quan-- to piu' fedelmente la esprimono e la rispecchiano. Ma vi sono dei momen-- ti in cui l'umanita' sembra smarrire la traccia del suo cammino, in cui ogni coscienza sembra vacillare, in cui le piu' salde e piu' antiche isti-- tuzioni sembrano crollare. Allora l'umanita' non può essere salvata che dal genio di un uomo che sappia in-- terpretarne le nuove esigenze e le nuove necessita' storiche e sappia far luce nel corso ottenebrato della sto.-- Equilibrio Economico e Iniziativa Individuale CABOT MACARONI Co. Fini e Metodi della Corporazione Per Gustare UN BUON PIATTO DI MACCHERONI Cabot o HAMILTON, ONTARIO Insistete per la Marca ria. Mussolini ha saputo scorgere le cause piu' profonde della crisi tor-- mentosa della societa' moderna ed ha additato la via dell'avvenire". e e e Poste cosi' le basi dottrinarie, non é difficile, all'autore lillustrazione dei problemi che affaticano il nostro tempo, e, in primo luogo, mettere in evidenza il carattere universale del principio corporativo. Che si deve in-- tendere per tale universalita'? Una copia pedissequa di quanto si é fatto fra noi? Affatto. Significa il contra-- rio, applicare la formula mussolinia-- na alla sgluzione del grandioso pro-- blema, che domanda ovunque, impe-- \riosamen'te una soluzione. "Gli altri paesi potranno e dovran-- no trarre dal nostro esempio ammae-- stramento, perché il carattere di u-- niversalita' dei principii corporativi esiste realmente .Esso é dato da que--. sti elementi: l'ordinamento corpora-- tivo risolve anzitutto il conflitto tra capitale e lavoro. Lo risolve in quale senso ? Anzitutto perché ha conferi-- to parita' di diritti e di doveri al ca-- pitale ed al lavoro, perché li ha posti sullo stesso piano, perché ha ricono-- sciuto le categorie economiche e pro-- fessionali, perché ha creato il sinda. cato unico, obbligatorio, con rappre-- sentanza di tutta la categoria, per-- ché ha attribuito al contratto collet-- tivo l'efficacia regolatrice dei rap-- porti di lavoro e perché, sopratutto, ha posto la Magistratura del Lavo-- ro, e cioé l'autorita' dello Stato, su questi rapporti e si é fatto esso, Sta-- to, garante di questa parita' di dirit. ti e di doveri. Altro punto dell'ordi-- namento corporativo che ha caratte-- re universale, consiste nell'aver assi-- curato -- agli interessi economici la rappresentanza che nello Stato libe-- rale essi non avevano. Erano patro-- ni, accorti ed abili retori talora, che nei consessi parlamentari facevano considerare interessi generali quelli che erano interessi particolari, di classe, soltanto. Invece nell'ordina-- mento corporativo il problema dell'-- industria si pone accanto a quello dell'agricoltura, e questi due proble-- mi si pongono accanto a quello della distribuzione dei prodotti; e inoltre i molti cari problemi delle -- categorie intermedie, fino a quelle dei consu-- matori vi trovano la loro espressio-- ne, la loro rappresentanza e la loro difesa, in quanto lo Stato ha voluto riconoscere ed inserire nel suo orga-- nismo tutte le forze economiche e professionali" . Al lume di una dottrina cosi soli-- da perdono valore le obiezioni che gli economisti della cattedra erano soliti muovere al sistema corporati-- vo, e che si potevano riassumere in due proposizioni. Il corporativismo-- dichiaravano costoro -- va inevitabil-- mente verso un'economia controllata, verso, cioé, un'economia programma-- tica, a piani prestabiliti, e conclude-- ra' fatalmente al socialismo di Stato o, peggio ancora, ad un compromes-- so fra il socialismo di Stato e il comunismo; in secondo luogo, le cor-- porazioni sarannb inevitabilmente portate ad attuare un sistema chiu-- so, monopolistico, che costituira' un ostacolo gravissimo al progresso tec-- nico, a quel progresso tecnico, che si annuncia sempre come sovvertitore dello "statu quo". Di qui gli alti co-- sti di produzione, la restrizione del consumo e il danno inevitabile dei consumatori. In altre parole: non si correra' il rischio che le corporazioni, emanando da produttori, siano por-- tate a spostare il punto d'appoggio del mondo economico, che finora ha Che cosa valgono queste obie-- zioni? Con felice polemica, l'on. Biagi le confuta nei presupposti e nei corollari. Anzitutto econo-- mia -- controllata non significa affatto economia a piani presta-- biliti. . Keonomia controllata, nella concezione corporativa fa-- scista, significa equilibrio fra le varie forze produttrici, armo-- nia,, e adeguatamento della pro-- duzione al consumo, allo scopo di evitare quegli sperperi, che si risolvono sempre in una distru-- zione di ricchezza, mentre l'eco-- nomia a piani prestabiliti signi-- fica, come dice la formula stes-- sa, una coazione da parte dello Stato perché la produzione se-- gua un determinato -- indirizzo, inteso a favorire--come avvie-- ne in Russia-- una classe con-- tro tutte le altre. Nell'economia a piani prestabiliti é lo Stato che riassume in sé tutte le fa-- colta' dell'agricoltura, dell'indu-- stria e del commercio e si fa ar-- bitro assoluto ' della produzione e del consumo imponendo l'una e l'altro con un comando autori-- tario, mentre nella economia corporativa sono gli stessi pro-- duttori che si autodisciplinano contemperando i diversi interes-- si contrastanti alla stregua di un ideale e di un fine supremo, che é l'interesse nazionale, o, in altri termini, il maggiore van-- taggio della collettivita'. Nell'e-- conomia a piani prestabiliti é soppressa qualsiasi -- iniziativa, sia dei privati che dei gruppi associati, mentre nell'economia corporativa sussiste l'iniziativa privata in tutta la sua integri-- ta', che non cessa di essere tale solo perché si pone un freno e sempre fatto perno sui bisogni dei consumatori, sul perno opposto, che é l'offerta dei produttori ? un limite all'arbitrio antiecono-- mico, che può talvolta, diventa-- re perfino antisociale. D'altra parte, chi non sa che il cosi' det-- to liberismo assoluto non é mai esistito nella pratica? Chi non sa che negli stessi regimi libe-- rali tale arbitrio é sempre stato limitato dalla legislazione socia-- le e dagli interventi, spesso di-- sordinati, perché saltuari e i-- norganici, dello Stato? C'é quin-- di da stupirsi, se si addiviene ad un sistema che tende a raziona-- lizzare la produzione ? E non basta. C'é, incalza l'on. Biagi, una questione di natura pregiudiziale, che si può formu-- lare cosi': é, lo Stato corporati-- vo, uno Stato economico che as-- suma gestioni economiche? Af-- fatto, replica l'autore. Non esi-- ste alcuna identita', fra politica economica corporativa e politica economica di intervento. Solo coloro che non hanno un concet-- to esatto del nuovo sistema i-- naugurato dal Fascismo, posso-- no credere che l'ordinamento corporativo voglia dire inter-- vento dello Stato nell'economia. "E" vero forse il contrario, per-- ché quando lo Stato non ha un ordinamento corporativo e le forze economiche non sono inse-- rite nella sua compagine, ma ne sono assenti, le piu' audaci e piu' vivaci, quelle che hanno maggior forza di ricchezza e di numero domineranno lo Stato per attribuire vantaggi all'una o all'altra categoria, per deter-- minare -- privilegi e monopoli. Quando, invece, l'ordinamento corporativo funziona e quando lo Stato, attraverso la rappre-- sentanza corporativa, si rende conto di tutti gli interessi, può ispirare la propria politica eco-- nomica ad una sintesi degli in-- teressi particolari, che assicuri il rispetto delle private iniziati-- ve, e, sopratutto, del g;iuoco del-- le forze economiche nell'ambito e nel limite dell'interesse gene-- rale della collettivita'naziona-- le". Ne consegue che nella con-- cezione corporativa dello Stato l'attivita' economica conserva il suo campo di autonomia e la po-- litica economica dello Stato, non é tendenzialmente una politica economica di intervento, perché "l'intervento ha carattere ecce-- zionale e integrativo ed é gene-- rale". Questa é l'idea centrale che trova, nel libro una intima, chiara, perspicua illustrazione, confortata da una serie di dati obiettivi e di fatti suggeriti dal-- Tesperienza. Né si può dire che a queste vedute S. E. Biagi sia venuto tardi o a gradi, perché egli -- come comprovano gli scritti raccolti nel volume --fu dei primi che intesero il valore teorico e pratico della concezio-- ne mussoliniana e ad essa reca-- rono un contributo incessante di studi e di ricerche in ogni cam-- Da queste premesse, che non potrebbero trovare una dimo-- strazione piu' rigorosa, conse-- gue la soluzione di un problema che é di grandissima attualita' e che ha dato luogo a molte di-- scussioni, specie negli ultimi tempi, nelle pubblicazioni tecni-- che rivolte allo studio delle que-- sticni economiche. E il proble-- ma si formulava cosi': non c'é pericolo che le corporazioni pos-- sano costituirsi in monopoli? La verita' -- come si deduce dal li-- bro di S. E. Biagi---- proprio .il contrario. Che cosa é, infatti, un monopolio, si costituisca, es-- so, sotto la forma di trust, di cartello, di consorzio? E' un si-- stema rivolto alla difesa di al-- cuni prezzi. Sistema essenzial-- mente artificioso e antitetico con la natura stessa dell'econo-- mia. In economia il minimo at-- to di scambio si concatena at-- traverso infiniti legami invisi-- bili, ad altri infiniti© atti di scambio e il prezzo di ciascun prodotto si connette ai prezzi di tutti i prodotti. Il prezzo del grano influisce su quello del fer-- ro, quello del ferro su quello del-- le case, ecc. Ora il monopolio, di ' qualsiasi genere esso sia, tende a spezzare il sistema economico generale, per dominarne una parte; tende ad isolare una da-- ta produzione e a difenderne il prezzo, cioé a renderlo rigido. Ma come può un solo prezzo ri-- manere fermo mentre tutti gli altri, intorno, sono mobili ed es-- so stesso é a questi piu' o meno strettamente legato? Come é possibile l'irrigidamento di una piccola zona in un mondo tutto mobile ed elastico, tutto in per-- petuo divenire e l'arresto di u-- na piccola ruota in un vasto in-- granaggio tutto in movimento ? E' possibile mediante l'interven-- to di forze extraeconomiche, di forze politiche, che deviano l'e-- conomia dai suoi fini naturali. E' storia di ieri. Chi non ricor-- da, infatti, 1 disordinati inter-- venti dello Stato nel campo del-- la produzione e del lavoro? "Ta-- li interventi --osserva l'on. Bia-- gi-- ritornavano a tutto van-- taggio di alcuni gruppi bene or-- ganizzati e a tutto danno di al-- tri che non disponevano di u-- guali influenze politiche; erano, spesso, dei veri e propri colpi di mano, che sacrificavano inte-- ressi indifesi, e, sempre, l'innu-- merevole massa dei consumato-- ri. Tutto questo non sara' piu' possibile nel regime corporati-- vo, perché tutti gli interessi, di qualsiasi genere, riguardanti la produzione, saranno discussi in seno «alla corporazione, che é formata dai rappresentanti di tutte le categorie impegnate in un determinato ramo produtti-- vo. Le questioni vi saranno di-- scusse in ampiezza e in profon-- dita' dagli stessi interessati, che non potranno mai far prevalere i singoli egoismi, perché si tro-- veranno di fronte al altri egoi-- smi egualmente agguerriti. Di qui la necessita' di addivenire a transazioni ed a quelle soluzioni medie, che costituiscono per de-- finizione l'equilibrio economi-- co". po della attivita' _ economica e sindacale. Esattissimo. Non c'é nulla da aggiungere a questi impeccabili sillogismi. La corporazione, non si deve mai dimenticare -- non é un organismo economico, ma "politico", chiamato a coordina-- re interessi divergenti: diver-- genti inizialmente, fino a quan-- do, cioé si definiscono nell'émbi-- to della categoria, ma che deb-- bono cessare di essere tali--e cesseranno, di fatto di esserlo-- quando -- dovranno -- inquadrarsi nel ciclo produttivo, che signifi-- ca reciproco controllo e recipro-- ca comprensione. Non é chi non veda come l'intervento dello Stato -- l'osservazione é di S. E. Biagi -- si riduca al minimo e come la corporazione tenda a lasciare ai produttori la massi-- ma liberta'. Ma poiché non esi-- ste ciclo produttivo per quanto vasto e importante esso sia, che non debba, a sua volta, armo-- nizzarsi con l'economia genera-- le, la corporazione non ha facol-- tà di iniziativa-- solo il Capo del Governo può metterla in mo-- vimento -- e i suoi deliberati debbono essere sottoposti all'e-- same del Consiglio Nazionale e approvati, in ultima istanza, dal Capo del Governo. Non sarebbe possibile concepire un sistema che offrisse maggiori cautele e maggiori saranzie. Questo in tesi generale. La stessa composizione delle corpo-- razioni, del resto, dissipa qual-- siasi dubbio e taglia corto a tut-- te le possibili obiezioni. E' di grande portata il fatto che esse siano presiedute ' dal Ministro delle Corporazioni e che il Par-- tito vi sia largamente rappre-- sentato. Questi due elementi, di cui non occorre, certo, mettere in rilievo lautorita', . saranno ner definizione, gli interpreti e i tutori dell'interesse generale. di quello che comunemente si a-- ma chiamare l'interesse dei con-- sumatori . Bastano, questi accenni a di-- mostrare Tl'importanza eccezio-- SA I|IVINUINMINMINMIUMIUIVUININININMIUIUVINUIUIUNNAINAINIIIHIY É 719 Yonge St., vicino Bloor RA. 1163 b@900000000000000000000000000000080000000004000008 04 $00000000000000000000000086004800008000000000000000004 PROVATECI Il Latte vi da Alimento e vi Evita Disturbi BEVETENE UN BICCHIERE TUTT I GIORNI SERVIAMO GLI ALTRI POSSIAMO SERVIRE VOI it it C Da molti anni la nostra com-- pagnia si é assicurata una straordinaria reputazione per la straordinaria pulizia, accuratez-- za e modernita' di mezzi, per la produzione dei suoi prodotti, onde riuscire a soddisfare i suoi clienti, SEMPRE. I nostri carri gialli si recano in tutte le sezioni, tutti i giorni. 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Informatevi da loro sulla quali-- ta' e purezza dei nostri prodot-- ti. e Re Zn E' in questa idealita', costan-- temente, protesa versa--il miglio-- ramento incessante dei rappor-- ti fra gli uomini, che gi deve scorgere l'intima essenza del corporativismo, che "ha illumi-- nato una nuova fede e una nuo-- va passione": la fede di Musso-- lini e in Mussolini. nale di questa pubblicazione, che -- e anche questo va notato -- é tutta pervasa da un altissi-- mo spirito di etica sociale, cosi' intimamente connaturato . alla mentalita' dell'autore, pel quale la scienza éanche e sempre u-- manita' . 28 Settembre 1934 SPECTATOR

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