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Il Bollettino Italo-Canadese, 31 Aug 1934, p. 6

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wr-------"--"---- ll BOLLETTINO 1TALO-CANADESE Telefono WA. 4937 Ogni specie di lavoro fotog rafico - Fotografie Artisticho Ingrandimenti - Speeialitii per Gruppi PREZZI MODIC! Studio Fotograiico Moderno 452 QUEEN STREET WEST CESARE E CLEOPATRA Amante o prigioniera l'ingrosso, che essa allude alla parte avuta dalla bellezza dell'- ultima sovrana egiziana dell'an- tiehita', negli avvenimenti poli- tici che fanno capo a Cesare e ad Antonio. La frase intende dire, cioé, che questi personag- gi, sotto yinfluenza della loro passione per Cleopatra, agirono in maniera diversa, in talune oecasioni determinate, da quel che avrebbero fatto se non a- vessero subito quell'influep_ Per verita', il grosso pubbli- co, a proposito del naso di Cleo- patra, pensa ad Antonio molto piu' che a Cesare. Chi non ha in mente qualcheduna delle tan- te rappresentazioni, in prosa, in versi, in quadri, di Cleopatra che alla battaglia d'Azio abban- dona vilmente la pkrtita, fug- gendo alla testa della sua squa- da navale verso l'Egitto, ed é seguita dall'innamorato Anto- nio, che in tal modo prepara il trionfo del rivale Ottaviano? Comunque andassero le co-se in quella battaglia (la questione per gli storiei é molto piu' com- plicata che per le leggende tra- dizionali), é opinions assai dif- fusa che la condotta politica di Antonio-matrimonio con Cleo- patra, mantenimento di questa sul trono d'Egitto, costituzione di regni in Oriente per essa o per i loro figli-fosse dovuta al- la passione amorosa. Ma recen- tehlente uno studioso, italiano Mario Attilio Levi, ha creduto di porter far giustizia di questa rappresentazione tradizionale, che é poi quella messa in giro fino d'allora t.ial partito di ot- taviano. Secondo lui, quella di Antonio fu politica, e non pas- sione amorosa: si trattava di 'Costituire un aggruppamento di starr Vassalli, facenti capo al dominio supremo di Roma rap- presentato da Antonio medesi- mo. In quanto all'altro ben piu' ,illustre accusato, Giulio Cesare, l'imputazione di debolezza amo- rosa ha run ambito piu' circo- scritto. Dopo Farsaglia Cesare sbarca in Egitto, é involto in u- na guerra con il re Lagide, To, lomeo XIV e, riuseito Vittorioso, diviene padrone di fatto dell'E- g'itto. II torto di Cesare sareb- be stato di non costituire fin d'allora yEgitto in Provincia ro- mana e di averne dato invece la coronaplla sorella e sposa (se- condo l'uso dei re egiziani) di Tolomeo XIV, Cleopatra, la qua- le, poiché il re era morto duran- te la guerra, passé immediata- mente a nuove nozze con il fra- tello minore, Tolomeo XV. "Ebbene, ne domando perdo- no alla memoria di Pascal, io non credo che il naso di Cleopa- tra, quella volta almeno, abbia cambiato la faccia dell'univer- so". Cosi' si esprime Jérome Carcopino, nel suo libro "Points de vue sur yfmperialisme ro- main" (Paris, 1934). Secondo il Carcopino, anche se il naso di Cleopatra fosse stats meno per- fetto di quello che era, Cesare non si sarebbe condotto diver- samente. I suoi disegni di poli- tica egiziana furono dettati non da passione amorosa per Cleo- patra, ma dalla conoscenza ac-. quistata dell'Egitto e dai suoi piani generali di politica. Gli scienziati, abituati a lavorare austeramente--- commenta, con una punta di umorismo il Car- copino--- inelinano per compen- so ad esagerare la parte delle donne nelle catastrofi della sto- 'rla. Naturalmente, lo st ll d i o s o francese non contesta che alla fine del 48 a. C. Cleopatra, allo- ra in eta' di 22 anni, sia dive- nuta l'amante di Cesare, che ne aveva 53 (fra yopinione cornu- ne, la quale fa nascere Cesare nel 100 a. C., e quella di Momm- sen, che lo pretendeva nato fin dal 102, il Carcopino ha credu- to'necessario di metterne avan- ti una terza, per cui Cesare sa- rebbe nato nel 101). Ma il Car- copino contesta che possa esser- si trattato di uno di quegli amo- ri senili che fanno perdere la testa al tardivo amatore. Giulio Cesare non era soltanto un ve- terano delle armi e della politi- ca, ma anche dell'amore. Sveto- nio ci ha dato una lista di sue 'amanti della nobilté romana, di- cendo espressafnente che non si ltratta che di una scelta (11 Car- copino osserva in base alla lista,' -..ne nel primo triunvirato Cesa. re si sarebbe trovato "tertius gaudens", ad esser l'amante dei- la moglie di ambedue i suoi col- leghi). Quel che forse conta ancora di piu', é che, anche do.. p0 gli amori egiziani con Cleo- patra, Cesare trov6 abbastanza posto nel suo cuore per la gre- ca Eunoé, moglie del suo allea- to Bogud, re dei Mauri. Sveto- nio, peré, dice (precisamente a proposito di Eunoé) che Cesare am6 sopratutto Cleopatra; tut- tavia yosservazione del Garco- pino non manca_di fore. V Cg di mezzo la questione di Cesarione, il figlio nato da Cleo- patra in questi anni e di cur---, come lo dimostra gih il nome- Cesare fu considerato padre. Ma il Carcopino si considera au- torizzato a sbarazzare il terreno anche di questa paternita'. Egli comincia con lo stabilire che delle due date attribuite alla nascita di Cesarione, il 47 e il 44, la seconda soltanto é ammis- sibile. Facendo un secondo pas- so, egli deduce da accenni conte- nuti nelle lettere di Cicerone, che Cesairone deve aver visto la luce verso il 20 aprile 44 (cioé un po' piu' di un mese dopo la morte del dittatore). Ora, egli dice, Cesare non é tornato dalla sua ultima campagna in Spagna (quella terminata con la vitto- ria di Munda, se non verso il 12 settembre del 45. Dunque, o Cesarione sarebbe nato dopo soli sette mesi di gestazione, 0, se é nato a termine, di tutti pu6 essere il figlio, salvo che di Ce- sare. ll Carcopino dichiara di non credere troppo ai parti "settimini", almeno ai settimi- ni vitali; cosa su cui rimettiamo Ia decisione ai fisiologi. Ma la sua ineredulita' diventa molto piu' ragionevole, tenendo conto del fatto che in realta' Cesare, di ritorno dalla Spagna, non si recé immediatamente a Roma, ove Cleopatra si trovava, e pro- babilmente non fu nella capita- Iloe che ai primi giorni di otto- re. Non bisogna del resto dare troppa importanza, come ei pa- re ne abbia data il Carcopino, a questa faeeenda della paternita' di Cesarione. Ne ha di piu' yos... servazione fatta dal Carcopino --sia in base ai periodi di pre- senza di Cesare a Roma, sia in base ai luoghi rispettivi di resi-' denza del dittatore e di Cleopa-l tra-- che le relazioni fra i duel non possono essere state molto intense; e che pertanto si pu6 pensare ad un altro scopo della venuta e permanenza di Cleopa- tra in Roma, dal 46 al 44. Lo scopo sarebbe stato politico, e cioé di trattenere in ostaggio la regina con il suo fratello e ma- rito, che infatti sappiamo si tro- vava con lei. Rimarrrebbe un ultimo argomento a favore del- la tesi dell'influenza politica di Cleopatra. Questa assistette, il 26 settembre 46 a. C. all'inau- gurazione del tempio di Venere Genitrice, fatto erigere dal dit- tatore; e in esso poté vedere la sua propria statua. Gli storici m1oderni hanno interpretato senz'altro il fatto come un'apo- teosi della regina egiziana cele- brata per opera di Cesare. Ma il Carcopino replica-- e, ei pare, proprio Vittoriosamente -- che la statua di Cleopatra fu lascia- ta sul posto dai successori di Cesare, a cominciare da quel- l'Augusto che di Cleopatra era state il nemico acerrino e il vin- citore, Cid dimostra che Cleo- patra figurava nel santuario, non gia come una dea, ma come una subalterna, una servente della divinita' romana. - Insomma, la conclusione del Carcopino é che Cesare pensé benissimo ad annettere yEgitto a Roma; soltanto, aveva seelto per ci6 la strada piu' adatta per le opinioni millenarie egizigne. L'Egitto era terra di re, e di re divini: e poiché si raeeonta che Cesare pensava, quando fu ucci- so, a farsi conferire per legge l'autorizzazione alla poligamia, possiamo eredere che egli pen- sasse a sposare Cleopatra senza ripudiare la sua moglie romana, a fine d'imparentarsi con la di- nastia egiziana ed essere rico- nosciuto egli stesso come re d'Egitto. Questa ipotesi si cor. Iega per il Carcopino con la sua concezione generale, secondo cui Cesare avrebbe realmente deciso di farsi re e di stabilire in tal forma il dominio definiti- vo suo e di Roma sullOriente ed in particolare sulla Persia. Che alla conquista persiana egli fos- se sul punto di accingersi al momento in cui fu ucciso, é tutr. ri questione. In quanto all'Egit- to, il suo successore Augusto non lo ridusse neppure egli in vera e in propria provincia r0- mana, ma lo tenne come suo do.. minio privato, e sul suolo egi- ziano fu onorato e venerato c0- me re. Questa condotta di Au... gusto é indubbiamente una for- te riprova per la tesi del Cares pino, relativa al contegno di Ce sare verso l'Egitto e verso Cleo- patra; dimodoché possiamo con- icludere con lui che veramente, iper quanto riguarda Giulio Ce- Fil, il naso di Cleopatra non ha avuto nessuna importanza lstorica decisiva. DOMUS N. 80 (Agosto) Il numero di agosto di "Do.. mus", offerto alla meditazione dei lettori nel periodo piu' in- tenso degli ozi estivi, é un vero repertority dell'allogglio moder- no, un riassunto di quanto pu6 far bella e gradita la casa. Questo fascicolo, dense di testi, di illustrazioni e di schemi pra- tici, contiene una serie lunghis. sima di risposte a tutti i quesi- ti piu' minuti ed insistenti, che si possono proporre sull'argo- mento. Case per sposi, ville in campagna ed al mare, arredi pratici e di buon costo, oggetti d'arte: non vi sara' nessuno che non trovera' nei fogli di "Do- mus" quanto gli uoccorre- Ab- biamo chiamato il faseieolo un repertorio ed un riassunto; po- tremmo dire anche che esso é come un bel libro illustrate in cui é concesso di scorrere ilgu- sto del tempo nei suoi motivi piu' caratteristici. Dai nuovi e- difici italiani, od un bar a Vents zia od a Torino; dalle sculture di Romanelli agli ultimi tessuti d'arredamento, nelle pagine di "Domus" si delinea un aspetto vivo e compatto dell'epoea, co; me nessun'altra pubblicazione italiana é capace di offrire alle persone di gusto od ai cultori d'arte. Il numero si conclude con un "Panorama delle Lette- re e delle Arti", e con le eonsue-. te rubriche pratiche della cuei.. na, del giardino e delle idee dalu le riviste di tutto il mondo. i' "Domus" di agosto dr tife2 60 pagine di testo e oltre 150 il.. lustrazioni: é in vendita in 'tut- ta l'Italia a Lire 10.- la copia,/ alla Fiera del Levante . ' l 11 Consiglio Provinciale dell', _ Economia di Roma ha deciso: di, destinare la somma di L10.000 per assegnazione di premi 31119" ditte della propria Provincia, ' che alla V Fiera' del Levante cureranno con particolare com- pletezza e rieehezza l'allesti, mento dei loro posteggi. Per facilitare poi la parteer. pazione alla Fiera de) Levante delle ditto enologiehe rappre- sentate, la Federazione Provin- ciale Fascista del Commercio di Terra di Bari ha intendimento d'indire appositi concorsi per premiare i migliori addobbi, i migliori prodotti, le migliori confezionature a quelle ditte che si saranno piu' distinte nel- la creazione e diffusione diumr. teriale di propaganda a favore del consumo del vino. Un'interessante Gita Della, Co.. lonia Italiana Di Algeri Organizzata dalla Sezione de- gli Ex Combattenti, dal Fascio e dall'O. N. D. con yadesione del Regio Console Generale, una numerosa rappresentanza della colonia italiana di Algeri, inforr. ma l'"Agenzia d'Italia", si é re- cata a visitare i lavori di boni- fiea del Iago Halloula, eseguiti da lavoratori italiani. I lavori, che durano da quattro anni, consistono nelle escavazione di un traforo, che' dovM collegare il Iago col mare e liberare dalla malaria una grandissima por- zione di territorio, destinata, dopo la bonifica, all'agricoltura. Le maestranze italiane, impie- gate in quest'opera da una ditta francese, hanno accolto entusia- sticamente la autorita' consola- ri italiane ed i connazionali di Algeri. Ha parlato il Console Generale, paragonando quei bo- nificatori italiani di terra stra- miera a quei piu' fortunati com- pagni, che lavorano nelle paludi 1oontine, alle porte di Roma e li ha assicurati che se essi do.. vranno lasciare ad altri il bene- ficio della terra bonificata, con- serveranho per6 nei secoli il vanto dell'opera compiuta. PREMI E CONCORSI 31 Agosto 1934 1

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