Ontario Community Newspapers

Il Bollettino Italo-Canadese, 3 Aug 1934, p. 7

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l : Ca_l_:_)_g_to Un'altra ulcrte Vittoria ripor- tata dal to. .m Friuli contro Cly- debanl' (e---":) mette il nostro team in posto piu' avanzato nel- [t 1iega Senior T. & D. di Foot- a . _ 9..."....000000009000000000900000006009000.0000..." . _ MOOOMOOOO"ONO"0""OMOOONOOOONOOOMWOO: i1 BOLLETTINO ITALO-CANADESE CABOT MACARONI Co. Per Gustare ON BUON PIATTO IN MACCHERONI IL FRIULI VINCE Molti e molti Fumatori si rendono conto che é molto facile FUMARE BENE, spendnn- do Poco. Il mezzo é semplice. Essi comprano il sigaro VITTORIA 3e. e fumano un vero TOSCANO che dd loro lo stesso gusto del Toscano che fumavano in Italia. FUMATE adesso voi pure il TOSCANO VITTORIA e, per la pipa, comprate le SPUN, TATURE VITTORIA che si vendono 10c. il pacco. Italian Tobacco Regrd. HAMILTON, ONTARIO Insistete per la Marca 60 ST. CATHERINE' ST. E. Buffalo Batte Toronto Buffalo ha battuto Toronto. Ci riferiamo alla partita di baseball giuocata da un gruppo di Buffalo contro il gruppo di Spows. Come conseguenza spa- ghettata e relativa sb... .a ca- rico dei perditori. Montreal FUMATE il TOSCANO VITTORIA 3c Questi giorni ricorre Yanni- versario dello storico volo di S. E. Italo Babe e dei suoi cento argonanti attraverso le immen- se distese dell'Atlantico. A ri- cordare tanto fortunoso evento, diamo ai nostri lettori un bra- no del racconto del volo scritto da uno degli intrepidi trasvola- tori, Paolo Monelli. E' 1a parte che deserive Yultima tappa del volo: Montreal-Chicago. Cosi dice il Monelli: "Quanto é lon- tano il mare da questi scafi che hanno ancora la gromma mari- na sul muse? Ma stavolta ab- biamo trovato i surrogati: i 'grandi laghi, azzurrina vertigi- ne confinante con nebbia soleg- giata, minuziose coste con un orletto uguale di spiaggia Chia- ra, cosi' simili al disegno di una carta geografiep a colori Che a- desso mi basta gettar l'occhio sulla carta per ricreare la visio- ne, per ritrovarmi lassu' al fi.. nestrino di dritta al posto del pilota,ehe é sceso a sgranchirsi e a curiosare nel cestino da viaggio. (Quando useré. Nero- pittura voluta da Marinetti i pittori tradizionalisti basteré che dipingano un'esatta carta topografica) . Stavolta seguiamo un itinera- rio un po' sghimbescio per evi- tare certe bufere segnalate per radio. Andiamo verso il Iago Ontario seguendo il nobile San Lorenzo; un vetro verde fra il verde piu' lieve eipiu' mosso del- la bella eampagna, Lo vediamo ogni tanto arricciolato di bian- co, come volesse fare il vezzoso; e leggo sulla guida che sono le feroci rapide del fiame. Giunti all'Ontario cambiamo rotta e lo lasciamo fuori vista a sinistra 1ferché su Toronto e'6 un uragano- Balbo ei " la rot- ta su Nottawasaga Bay. Il no- me indiano sta bene sulle rive dell'Huron; qui é il regno super- stite del Grande Spirito, in un'- isola al sommo del Iago. I miei piloti (oggi sono con il capitano Abbriata dal profile predace di saraceno e eol tenente Nicoletti che fuma la pipa e ostia in ve- Nell'Anniversario del Yolo di Balbo Continua a sfilarci sotto una campagna minuziosamente 1a- vorata. Si vede che qui il lav0-, tro é nuovo, che questa terra si é messa da poco a produrre, ha l'impegno della giovinezza, i verdi, i gialli, il rosso delle stra- de, sono colori che l'aria non ha ancora stinto. II rullo é passato sopra e ha spianato tutto, sotto la pressione la terra si é rotta in innumerevoli fessure colme d'aequa. Le strade non perdon tempo in svolte. Anche il bosco é ripartito in pezzi rettangolari, addomesticato. neto), i miei piloti vedo che non trovavgno sulla carta Notta- wasaga Bay; questa rotta non era prevista e la carta non Ci arriva. Allora Vien buono il giornalista che tira fuori la sua guida e offre ai piloti il soccor- so di una cartina al duemilione. simo, ma su cui Nottawasaga si legge alla meglio, sulla riva del- la Georgian Bay. Lievi nubi ci caroleggiano sotto, quando tagliamo il Iago Simcoe. Sulle rive laggiu' gli indiani Irocchesi macellarono a colpi d'aseia e di lancia gli in- diani Huroni; poi vennero i bianchi e sterminarono gli Iroc- chesi a colpi di whisky e di ac- quavite. Le guer're peggiori non sono quelle fatt'e coi fucili, coi cannoni, con le bombe degli ae- roplani. Baia Georgian, vasto golfo del Iago, anzi mare Huron. Qui Manituhiil Grande Spirito, si esala visibilmente per noi in delicata caligine si che l'Huron vanisce sotto e a destra in un'- infinita luce cilestrina. A sini- stra passa via la terra, maeehia- ta di bosehi piecoli e tondi fra le culture come ombre di nuvo- le. Laggiu', nere sullo sfondo dell'acqua d'argento sullo stn- do del suolo, due squadriglie ge- melle van via come fanciulle in scampagnata. 7 77 Arriviamo su Detroit dopo il temporale. Pare un'offidina seo- perchiata, in una luce ebbra e lampi di metalli e di strade ba.. gnatex Ci manda su per salutar- ei un vortice d'aria, e'inehinia- mo a rispondere nostro malgra- do. I sobborghi sono la solida cavolaia ben divisa in seaeehi. I JI fiume é un nastro uscito dal laminatoio. Le ultime case s'ar- restano contro la campagna e- norme, senza una casa, senza una maeehina sulle strade. Ma gli stupidi uomini si serrano in quelle galere, quando potrebbe- ro sperdersi liberi su tanta ter- ra vuota. Poi via per cinquecento chilo. metri di terra; seguiamo, per- diamo, ritroviamo un fiume che cupo in fondo a una trincea d'al.. beri va tontonando per una campagna bella, amorosamente curata, deserta. Non ei sono altre acque che qua e ki tondi stagni, non si scorgono porti sicuri, dovessimo scendere. Ma chi ci pensa? Il pilota che non guida sonnecchia al suo posto nel sole e nell'aria fine che en- tra dalla finestrella aperta; il radiotelegrafista mangia; io m'insacco sulla valigia preso da un dolce torpore alimentato dal- la voce dei motori, e pare che qui suonino piu' limpidi, piu' certi, quasi per dire che son qua loro, che tengon su bene arti- gliato l'apparecchio come un'a- quila si porta via yagnello, ed é inutile arzigogolare se quel cer- chio d'aqua buia laggiu' potreb- be all'oeeorrenza accoglierci. Il Iago Erie s'avviluppa dopo la doccia del temporale in un ac- cappatoio un po' frusto di nu- vole bianche; per gli strappi l'occhio s'inabissa a cercare l'ae, qua pallida, smisuratamente lontana. Toledo; una Toledo d'America. Ma piacerebbe an- che questa al Greco in questo riverbero da giorno del giudizio. Un fiume arlecchinato, fra una campagna piena di pallottole d'alberi ed accanto ad ogni pal- lottola una casa nera; scarafag- gio che ha fatto buon lavoro e si riposa all'ombra della sua palla. 7 _ __ Andiamo da sette ore; tutto l'Ohio, tutta I'Indiana ei passa- no sotto in riposante verde; strade dirittissime per decine di miglia, crocicchi dagli spigoli arrotondati con eleganza, case rosse, aie, 20119. arate. _ Il Iago Michigan si stira nel sole. Coste nere, travagliate, moli, porti, binari, bacini. Poi casette che a mano a mane ere.. scono di statura, perdono colo- Si ammara nel porto agitate re allo scamiciato che cosi tf, dalle onde di rimbalzo, saettato mena di andare piu' piano, ma da cento motoscafi; l'aequa Ci '!l'altro rimbecea: "Come, non corre incontro durissima, la toc- avete avuto paura di traversare chiamo con asprezza, piastrel- l'Atlantieo -e avete paura di un liamo sulle onde alte, corte, bi- motoscafo?". 'fDi voi abbiamo gie, di pietra. "Non é sempre paura, non del motascafo; 'you eueeagna", penso, mentre mi crasy boy'," gli dice il livorne- iyf,6,TP?? con una Pano. e con se; e il 'crazy boy' si caccié nel- le'truyeTionafTane slag/159?]? la seia d'un altro battello e vira pazzita. Finalmente l'acqua ci li eypo e Cl annaffia da capo a accoglie, apre un solco, torna piedi. V cedevole cosa. Ma quando sia- Paolo Monelli L t.o.o0-ooooooootooooot.ooo.o00.000.0000e00e0000o, 'ri, divengono case e torri acca- tastate. Chicago appare invasa, la spiaggia e le piazze e i tetti, da un tenero roseo, immobile, carnoso; i moli, le gettate, le strade hanno orli di corallo straordinariamente deli c a t o. Cosi da mille metri non capisco subito che cosa sia quella molle cosa che sta cosi ferma e viva nel sole; poi m'aceorgo che é fella, é popolo estivo, un milione di spettatori, la citté rovesciata fupri palpitante ad aeeoglierci. 3 719 Yonge St., vicino Bloor _ RA. 1163 I "0.0HtH.H00..H.tttttt0tttt0tt.t00t00.0..H0tt... ( 'ir00t0.000t0ottott0ttttttt-ot--0H0.o00t "iuootooooooooooootooooooooooooooootoooooo4-t_ s000..ootooootooto.oooo-tooto.tootooootoo000te o'otottotoottoooootottt-oooo-00ooooo_o PASTICCERIA ITALIANA E FRANCESE In Qualsiasi Tempo E 'i. In Tutte Le Ore t., 12 ELM ST. TORONTO Tel. WA. 7806 il giomale degl'lteliani nel Canada L,/h""lr"'""lll"""llti5 lllPLRO il BOLLETTINO siate sicuri di avere nella vostra dispensa un bieehiere di ITALO CANADESE Telefonate il vostro ordine KIngsdale 6151 che vi sara' fornito dalla Specializzati in II rischio maggiore, invece, lo abbiamo corso dopo, quando un energumeno é venuto a pren- derei col motoscafo da corsa, e ei ha scaraventati contro le sponde, contro gli altri apparec- chi, contro le navi e i battelli e- Nitandoli per miracolo. Uno spavento. Abbriata prova a di- re allo scamiciato che cosi cl mena di andare piu' piano, ma 1'tltrf rimbeeea: "Come, non avete avuto paura di traversare l'Atlantieo -e avete paura di un motoscafo?". 'fDi voi abbiamo paura, non del motascafo) 'you crasy boy'," gli dice il livorne- se; e il 'erazy boy' si caccié nel- la scia d'un altro battello e vira di colpo e ei annaffia da capo a piedi. V _ mo fermi al gavitello mi dico che in fondo il rischio di capo- tare c'é state, se questi ragazzi non qoilotassero da déi, tutti e quarantotto . Agosto 1984 Elm

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