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Il Bollettino Italo-Canadese, 4 May 1934, p. 4

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90000600099900.960000900090000000.0900...OOOOOOOOOWQ tary CLAREMONT ST. TEL LL. 0101 t TORONTO - ONTARIO _ X 'ooo-ot-o-ooo-o-o-", il BOLLETTINO ITALO-CANADESE Nessun' paese europeo ha ce- lebrate il secondo centenario della nascita di Giorgio Wash- ington al pari delNtalia fasci- gta. Fu, infatti, per volonté del Duce che l'eroe dell'indipenden- za e della libertii americana tro- v6 presso di noi una glorifica- prions senza confronti piu' ealo- rosa e piu' comprensiva che in qualsiasi altra Nazione. Si deve MONETA ITALIANA FRANCOBOLLI ITALIANI L M. MISSORI & CO. Washington in un'opera italiana Aggnzia di N avigazione quindi essere grati all'Istituto i... taliano di diritto internaziO-nale, che ha avuto l'eecellente idea di dedieare alla Repubblica degli Stati Uniti un'edizione vera- mente monumentale degli scrit- ti e dei discorsi coi quali l'Italia celebré il secondo centenario del fondatore del piu' potente stato del mondo. Si tratta di un ma- gnifico volume, che s'apre con ATTI NOTARILI ATTI DI RICHIAMO Ma anche Washington Presi- den'te, al SOmmo della gloria, eb- be i suoi detrattori. La "guerra del whisky" (cioé la depressio- ne della rivolta contro le impo- ste su quel liquors) ; il negato appoggio alla repubNica fran- cese in guerra contro l'Inghil- terra e la veeehia Europa; l'ap- provazione al trattato concluso in quel tempo stesso da Jay eol.. l'InghiIterra, e giudicato sfavo,. revole ed umiliante per gli Stati Uniti, scatenarono contro di lui campag'ne violente, che arriva- rono fino all'ingiuria grossola- na. La storia dei popoli conosce due tipi di eroi. Gli uni si stac- cano nettamente dalla moltitu- dine, si contrappongono ad es- sa, la trascinano colla forza me- desima della loro disparité ecce- zionale. Essi sem-brano determi- mare, e quasi deviare, il corso della storia. Si é tentati, irresi, stibilmente, di fronte alla loro opera, di domandarsi come le cose si sarebbero svelte se essi non fossero stati; e perfino ci si arrisehia a ricostruire questo diverso svolgimento. Sono le fi- gure che suscitano i maggiori entusiasmi, ma anche le discus- sioni piu' aspre. Eppure quando vsi tratté di e- Jeggere, al principio della guer- ra dell'indipendenza, un genera- lissimo, la grande maggioranza si pronunzi6 per Giorgio Wash.. ington. E quando Asi tratt6 di e- leggere il Presidente degli Stati 1Jniti, tutti gli elebtori furono concordi sul suo nome; concor- dia che si ripeté alla seconda e- vlezione, e probabilmente si sa- rebbe rinnovata alla terza, se Washington non 1'avesse cate- goricamente rifiutata. e all'irr. domani della morte fu l'apoteo-. SI. Altri, invece, non presentano nella loro figura lineamenti di eccezione, e anche i loro fatti, uno per uno, non hanno nulla di straordinario. Essi hanno le ca- ratteristiche del loro popolo e si inquadrano perfettamente nel loro ambiente nel loro tempo. Fanno corpo eogli uomini e co- ma oontro Francesi e Indiani, gl'insuecessi militari sono ancor pia numerosi, si volle anche at- tribuirgli una forte responsabi- litit nella sconfitta del generale Braddock (1755), di eui era a- iutapte di campo. La Iettera esagerava; ma di- scussioni e attacchi alla condot- ta militare del generale Wassh.. ington non manoarono. Si sa che ad un certo punto furono orditi intrighi per togliergli il comando supremo. Se dal gene- rale della Federazione risaliamo al colonnello dello Stato di Vir- ginia impegnato venti apni pri- Quale vita e quale esempio! "Primo in guerra, prime in pa- ce, prime nel cuore dei suoi con- cittadini" fu proclamato nel Congresso amerieano Giorgio Washington all'indomani della sua mopte. Pure, egli non fu un grande capitano, né un uomo di Stato eccezionale. Storiei e bio- grafici sono, anzi, concordi nel negargli qualsiasi specie di ge- nio (essi peré, dimenticano la definizione, secondo cui il genio non é che una lunga pazienza). Un racconto minute delle sute campagne, per poco che sia fat- to cronisticamerrte, senza la in- telligenza storica necessaria, ri... schia di apparire una satira. U- na lettera di un contemporaneo, durante la seconda guerra, dice che il generale Washington é indolente e debole; se vineerit Sari merito della fortuna 0 de- gli errori degli avversari. Di questi errori, per6, egli non sa neanche profittare. un pensiero di Guglielmo Mar- coni e prefazione di Vittorio Scialoja, e comprende il discor- So inaugurale del conte Giusep- pe Volpi di Misurata all'Asso- ciazione Italo-Americana, la le- zione di Torquato Carlo Gian- nini su 'Giorgio Washington: J'uomo', quella di Francesco o... restano su 'La personaliU eti, co-religiosa di Giorgio Wash- ington', la conferenza di Ange- lo Gatti su 'll generale Giorgio Washington', quella di Gaspare Ambrosini su 'Giorgio Wash- ington uomo di Stato', la lezione d'Arrigo Cavaglieri su 'L'opera di G. Washington ed il diritto internazionale', quella di Carlo .Schanzer su 'Le origini della costituzione americana', Ia con- ferenza d'Amedeo Giannini su 'La costituzione americana', il discorso pronunciato da Carlo Formichi, vice presidente dell'.. Accademia d'Italia. , Giorgio Washington fu colui che seppe durare e non dispera- re. L'esercito raceoglitieeio e in.. disciplinato gli si fondeva fra 1e mani ; ma egli tornava sempre a riunirlo. Se non poteva affron- tare gl'inglesi in campo' aperto, li sorvegliava e li molestava, rendeva innocue le sconfitte con le ritirate opportune; e se le vittorie, per colpa degli uomini e delle circostanZe, mancavano il loro effetto risolutivo, rico- minciava da capo. La stessa vit- toria finale di Yorktown, la ca- pitolazione dell'esereito inglese, tu un'opera di prudenza e di pa- zienza, quasi senza combatti- mento. Da Presidente - si ve- dano le pagine dell'Ambrosini a Washington si mantiene im- parziale il piu' possibile tra le diverse tendenze, e silenzioso di fronte alle polemiche pid' vio- lente; l'autoritario e centraliz- adore Hamilton, come il demo- cratico e autonomista Jefferson lo riconoscono arbitro. Egli af.. ferma e consolida il potere fe- derale e presidenziale giorno per giorno, e crea una tradizio- me e un organismo di governo. All'estero, mantiene la pace, a costo anche di qualche saerifr. cio di prestigio e tiene fuori l'A- meriea dalle competizioni euro- ypee. Ed anche qui (lo nota be- nissimo il Cavaglieri) egli crea 11na tradizione: il principio "no ,entanglements", ancora oggi cosi' dominante la politica este- ra degli Stati Uniti, risale a lui. La rivoluzione americana, co- me appare dalle pagine dell'Ore- stano, ha un doppio aspebto, na- zionale e mondiale. Essa é un prodotto del liberalismo e della demoerazia protestanti, piu' propriamente calvinistici, e dei prineipi del diritto naturale e dell'illusionismo. Vi ritroviamo Milton, Grozio, Locke, Montes- quieu, Rousseau. Tuttoci6 non rimase punto estraneo a Wash- ington; e noi lo sentiamo parla- re, con profondita di convinzio- Ile, della giustizia naturale e del diritto naturals. Sotto questo a- spetto, tuttavia, egli non é l'uo- mo piu' rappresentativo della rivoluzione americana; dobbia- mo rivolgerci piuttosto a Paine, a Franklin, a Jefferson. Ma co- me movimento nazionale, indi- geno, la rivoluzione americana ha il suo rappresentante piu' perfetto in Washington. Lumi- noso, a questo proposito, il dr. scorso del Formichi. Egli im- persona meravigliosamente le generazioni di emigrati pionie- ri, di Iavoratori tenaci e all'oe- correnza bellicosi, che si erano Non o-ccorrevano alla guerra di indipendenza, come benissi- mo il Gat'ti, mosse strategiche geniali e vittorie strepitose: oc- correva resistere, occorreva du- rare in campo, fino a Che gl'in- glesi si persuadessero, eh'era impossibile assoggehtare, con spedizioni militari da migliaia di chilometri di dstanza, una fe- derazone di popoli decisa a ri- manere indipendente e che gift aveva tutta una sua vita orga- nizzata. Una volta finita la guerra, e rieonosciuta la indi- pendenza degli Stati Uniti, non M trattava di risolvere da un momento all'altro i problemi in- terni Pia' diversi e difficili, e tanto meno di entrare nella grande politica internazionale. Occorreva, anche qui, durare: mantenere la unione, mettere in opera gli organi indispensabili, consolidarli a poco a poco e rac- cogliersi nell'opera di consolida- mento. gli avvenimenti. Ma precisa- meme il loro contatto cogli uni e cogli altri é cosi' intimo ch'es- si ne derivano una forza rappre- sentativa e direttiva. Sono un e- lemento dell'insieme; ma Yin- sieme si raggruppa intorno a quell'elemento. Fuori dell'insie- me non sarebbe nulla; ma yin.. sieme a sua volta perderebbe consistenza, privo di loro. Giorgio Washington appartie- ne a questo secondo tipo di eroi, e ne é anzi dei rappresentanti migliori. No, il gentiluomo della Virginia non era un fulmine di guerra, né uno statista geniale: non era un creatore, un pensa- tore, un profe'ta. Prese una per una, le sue doti sono comuni; e pure il carattere dell'uomo é grande. Considerate ad una ad una le sue azioni sono mediocri; eppure l'opera sua fu capitale. Washington generale non fu un Napoleone e Washington presi- dente non fu un Bismark. Ma, generale o presidente egli fu "the right man in the right pla- ce"; quello che ci voleva. SORRISI DI CULLA ll noto Iottatore Bruno Go.. rassini é divenuto papfs di una bella bambina che la sua signo-. ra Margaret gli ha regalato lu- nedi scorso, al Toronto General Hospital. Il nuovo padre é sta- to rallegrato da molti amici nel- la sua residenza a Weston. Sotto questo punto di vista i voraci gestori del capital-socia- lismo belga hanno compiuto un'- opera degna di plauso. Ma vi sono altri sportelli che nessuna ehiave riuscira' a ria. prire: quelli della gratuita fidu- cia popolare. "OOOOOOOOOOONOOOOOOOOOO: = . N. F. A. . Scandiffio B.A. AVVOCATO, NOTAIO ITALIANO ' Associate con la Ditta MacDONELL & BOLAND 217 Bay St. Stanza 401-3 _ EL. 5255-6 Res. LL. 4278 .o000000000000000000V I tribuni tipo Anseele, dive- nuti presidenti e consiglieri de- legati di colossali societal orga- nizzatori di 'trusts', armatori, banehieri, prineipi della finan- za, riusciranno fra qualche gior- no a far riaprire gli sportelli della Banca del Lavoro. Imba- stiranno nuovi affari. Conti- nueranno ad insaeeare gdttoni e prebende. In verita' gli affammati e miopi proletari fiamminghi, sul cui volto e sulla cui inconsape- vole buona fede avevano finora contato i grassi magnati di un nuovo genere di capitalismo, non potranno non aprire gli oc- chi davanti alla fantasmagorica ridda di milioni seminati a sol.. do a soldo dal sudore dei lavora- tori e mietuti con meeeanica ra- pidita' dalla Banca del Lavoro- socialism. it mM'MV " Il crak della Banca del Lavo-. ro belga non é di piccolo calibro. Per quanto un provvidenziale intervento del Governo, che ha stanziato la somma di 150 mi, lioni per fronteggiare alla me- glio la situazione, abbia evitato il erollo totale dell'Istihuto, tub. _tavia il gigantesco scandalo ha messo in luce tutto un incontro- vertibile stato di fatto che non manchera' di produrre delle sa- Jutari ripercussioni nello spirito delle masse. radicati sul suolo americano, lo avevano fatto proprio contro Indiani, Olandesi, Francesi e so- pratutto contro le difficoltit na- turali, e vi avevano costituito le loro comunitii autonome, in ri... vincita delle avversitit politiche e delle oppressioni religiose, che li avevano allontanati dalle pa- trie europee. Questo nazionali- smo americana di Washington ft a sua volta un grande valore u- mano. Nella tenacia silenziosa e convinta di lui noi vediamo la manifestazione di una robustis- \sima coscienza morale, per cui il piantatore della Virginia ap- pare quasi un'inearnazione del- l'imperativo morale. SPORTELLI CHIUSI SPECTATOR , La sua sensibilits gli segnalé presto il problema italiano della tubercolosi. Lo intese grave e urgente; lo vide, come egli usa. tin blocco; lo affront6, come egli iusa, in pieno. Consider6 il pro- Holema della tubercolosi non sol- ,tanto, come un problema socia- 'le ma superiormente politico, lo tratté non come un problema di igiene ma di vita; e non come un problema di presente, ma d'avvenire. E' del 27 la grande legge-eardine dell'assicurazione obbligatoria: la legge che Viene studiata ovunque come uh au- dace modello e che é ponderata con estrema attenzione e con un rispetto che non tace l'ammira, zione di quanti, in tutto il mon- do, si occupano di questo ango- scioso problema. E' del 27 la ri.. forma dei Consorzi che ha sta- biliti obbligatoriamente i qua- dri del decentramento provin- ciale della ricerca e dell'assi- stenza del tubercoloso e Che con-. tiene i germi di moltissimi svi.. luppi e la possibilith di impor- I tantissime realizzazioni. 56600606000600000006060005 09"....OONOOOOOOOOOOOO" 200.-oooo-oooote KI. 6200 204 St. Clair Ave. West 000900000009000006900996" tOOOOOOOOOOOOOOOOOO"""Q '00..00.600000000000966... 't Dr. M. V. Cosentino Ma il popolo italiano deve a- iutare l'opera gigantesca Che Mussolini ha intrapresa per la "bonifica integrale della razza" condizione neeessaria per con- quistare il Primato: méta asse- gnata dal Duee alla novissima Italia. LA CAMPAGNA DELL'ANNO XII CONTRO LA TUBERCOLOSI In Italia la guerra a oltranza contro la tubercolosi, la guerra a morte contro Ia morte, ha un solo name: Mussolini. ORARIO d'UFFICIO: 12,30 .. 2,30 e 6,30 - 7,30 Dott. P. Fontanella della R. Université di Napoli. Dr. Donato Sansone MEDICO - CHIRURGO ORARIO D'UFFICI0 .1t03p.m. 7t08p.m. 0 per appuntamento _ Ore di ufficio: 10 - 12 a.m. 5 - 8 p.m. Tel. MEIrose 3223 127 Grace St vicino College Telefono KIngsdale 8025 592 SPADINA AVE. della R. Université di Napoli. KI. 1011 Canadian Bank of Commerce Bldg. MEDICO - CHIRURGO DIAGNOSTICO SPECIA LISTA IN MA LATTIE INTERNE College & Yonge Sts. Dr. G. Glionna DENTISTA TORONTO 4 Maggio, 1934 Room 107 I j)

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