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Il Bollettino Italo-Canadese, 23 Mar 1934, p. 3

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$553229? lit " 1:19am" é i,1,.ijj,iiiiiij,h/. t, Funeral Directors "m."MONOONOONOOO""OOOOO¢OObOWW" -oootoototottt-o-o00.0t..0.o""00,0. Cercasi donna di servizio per VAPORI casa signorile che parli italianolIN PARTENZA PER l'ITALIA einglese. 24 Marzo w..........'. Roma Serivere ai nostri uffici dan- 29 Marzo . . . . . . . . . . . Olimpic do informazioni. 27 Aprile .....'..... Olympic waooooooo"$049909ooooowomoooonooowta t 331 College St. TORONTO , 'o...-.."""...-.-;....-...-' 23 Marzo 1934 [6.00..OOOOOOOOOOOOOOOI!OOOQ -Come! Credono questo '.?-- interruppe Kabila. -Si', soggiunse Zila - per- ché Elena l'ha lasciato seritto in un biglietto che trovarono nella sua camera. ---E' straw! - disse Kabila, pensierosa. Ma poi rise ferocemente. --Ha preso dunque un'altra volta il veleno, - eselam6--- senza sapere che aveva gift nel petto 1a morte, disperata forse di non poter lottare con me a non essendo riuscita ad indurre Diego a rinunziare al duello! Ma che dicono della morte di co- stui? .-Sono persuasi Che il Signor Diego non abbia potuto resiste- re alla vista del cadavere della sorella e sia morto di dolore..-- --A maraviglial Allah mi protegge, e adesso piu' nulla m'impediM di sposare il conte, né alcun sospetto cadré su me. Ma d'Iman, Che ne é stato? Kabila ebbe un nuovo riso selvaggio. --Marta non ha saputo dir- melo! - esclamé Zila.-. Essa sa soltanto che prima ancora dei funerali di Diego ed Elena egli rieevette un biglietto Che lo sconcerté assai. Feee in furia una valigetta e lascié 1a palazzi- na non dicendo ad alcun dove si d BOLLETTINO ITALO-CANADESE Vicino McCaul St. ie piu' eonoseiute e consi- derate dai medici di tutto il mondo. SE DOVETE ERIGERE UN 2168 Dundas West, . . Toronto Tel. LLoydbrook 9640 MARINI MEDICINE SI PORTA IA MERCE A DOMlClLlO Monumental Art Co. Odio Di, Araba Rivolgetevi alla Ditta Waliana NOI ABBIAMO LA MASSIMA CURA PER LA SPEDIZIONE OI RICETTE MONUMENTO IMPORTATE E DOMESTICHE LE MIGLIORI Donate Marini, Mgr. DI CAROLINA INVERNIZIO ELLIS & SON a. a. Deane Kabila pens6 che la sua let- tera apopima aveva forse avuto il suo effetto sul Signor Tivara, e che il biglietto ricevato da I- man fosse del padre di Maryda. Ma dove si era recato l'ara A Kabila importava in quel momento. Zila prosegui': .--Marta mi ha detto inoltre che i signori Tivara hanno 1a- sciat'o Torino, e si crede abbia- no voluto allontanare La. fidan- zata di Diego, che pareva im- pazzita dal dolore. _ --Ah! vedi come io so vendi- carmi e vendieartil- eselam6 Kabila, - Perehii calpestando il cuore di queste italiane, tortu- rando i 1oro padri, non posso che dare una soddisfazione an- che a te, che pensi a tua sorel- la, torturaha, morta per un in- fedele.-- recava. Anzi, Marta oredeva che fosse qui da te.--, - _ Zila, che teneva gli occhi fis- SI a term, non Ii rialz6 mentre rispondeva: --Hai ragione, padrona; ma ascolta ancora. Lasciata Marta, ho pensato di recarmi a girOn- zare attorno al Palazzo dei con- ti Marot, per portarti qualche notizia di questi. 7 --ll tuo bensiero mi dimosrtra il tuo interesse per me; pu01 es- Cognac, Scoth, Anisetta, ecc., della migliore qualitii, a solo tese la Mott. ES TRA TTI LIQUOR] Midway 8423-4 Tel. EL. 0500 SCIRoPPI PER Toronto, Ont. DOMENICA DELLE PALME Gesu' entra trionfalmente in Gerusalemme CHIESA di St. AGNESE}3}°: sere sienna Che non servi un'irr. grat, . ---Lo so, padrona. Mentre mi accostavo al Palazzo, ne ho ve- duto uscire lo stesso conte, pal- lido, alterato da _fa_r paura. "Ma appena mi ha scorta, il suo viso ha eambiato espressio- ne: mi é venato subito incontro, sorridente, dieendpmi: "---Tu, Zila? E' Allah che t'invia! Stave per mandare un fattorino con una lettera alla principessa; ma gliela porterai tu stessa. ---E l'hai fon te? --grid6 Ka- bila. [ -Si', padranas -rispose con ealma Zila, togliendo una busta dal, sgpo (g J.NrsrTdoglela. , -Perehé non me la conse- gnavi subito? - eselam6 bru- seamente. ---Padrona, credevo che ti premesse piu' di sapere di Die- go e di Elena. ---Sivpidat. Me ne parleré Ri- go! Vattene, non ho piu' biso- gno di te.- Zila spari' subito. Kabila strappé la busta, ne tolse il foglio, e lesse: "Mia fanciulla divina, Il tuo more sembra fatale a tutti coloro che ti avvicinano, perché esso semina la morte; eppure, non rinunaier6 a te, perché, una volta tuo sposo, sa- pr6 vincere la fatalitd, renderti felice. ' Kabila 'ifiela" strap-pd quasi di mane. "Il mio rivale é morto, morto di dolore davanti al cadavere della sorelha che ha rinanziato alla vita per amor, mip, --. "Epputis, lo crederai? Dinan- retta dai Padri Salesiani Voglio far Pasqua Un tale che da tanti anni non faeeva piu' la Santa Pasqua, si trov6 in tasea giorni sono, in- trodottovi da chissé quale ma- no, un modesto foglio, senza al- cuna pretesa, che portava scrit- to, su di una faeciata queste op- portune osservazioni: Voglio far Pasqua perehé é finalmente ora Che io agisca col- lo mia testa e non con quella di altri; mo che nei recessi della soeiet5 vi sono delle forze occulte, che veggono laseiate libere quando il Signore vuole destare o casti- gare o provare i suoi servi; allo- ra il popolo formato, accarezza- to portato in braceio dalla Chie- sa, piu' non conosce sua Madre, e grida: Crucifige! Voglio far Pasqua perehé so- no un cristiano battezzato, e non un turco, né un infedele; Voglio far Pasqua, perché bi- sogna finirla con tanti pregiudi- zi Che hanno a che fare eoll'ani- ma mia come i eavoli a merdn- da; Voglio far Pasqua perché do.. po tutto non sono una bestia ed ho un'anima da salvare; Voglio far Pasqua perehé la fanno i miei figli e mia moglie, Che non sono diversi da me; Voglio far Pasquaperehé non so se potré farla ancora un a1- tr'anno; Voglio far Pasqutr, perché a dire il vero, se non la faccio é solo per rispetto umano; Voglip far Pasqua perché la mia religione lo vuole, me lo bomanda. E' giusto Che io ob, bedisea alla mia religione. zi a quei due monbi, non versai una lacrima. Pensavo a te, che mi sei enthaxba nell'anima, hai assorbito la mia esistenza, e mi dicevo che se Elena fosse vissu- ' Voglio far Pasqua, perché alla fin fine é il cuore che lo re- clama; ta, sarebbe sempre state. un o- stacolo fra noi, e che Diego ti a- vrebbe a me contesa ed avrei fi.. nito con 1'uteiderlo io stesso: quindi, colla loro morte, ho riae- quistato la mia pace, la mia 1i- berth. Tu sarai mia per sem- "Ho pensato che forse era meglio cosi', perché io resto piu' libero delle mie azioni, né vi saré alcuno a rimproverarmi di farti mia moglie mentre da po- che ore é stata sepohta la mia fidanzata. "Senti che cosa. ho deeiso. "Stasera alle ore nove sar6 da te con un'automobile chiusa per condurti alla Villa Bianca, quella villa di mia proprietd sui colli torinesi, dove passammo tante ore felici. "Psrci6 egli ha seritto ad I- man di non porre piu' il piede nella sua casa, ed ha laseiato Torino colla famiglia. pre ! plci "Stavo per scriveriti, quando é venuto da me il Signor Tiva- ra: egli era affranto non solo per la disperazione della sua Itma per la morte del fidanzato, ma perchii aveva seoperto che Iman e Maryda si amano, men- tre egli non vuol permeistere l'u- nione di sua figlia con un ara- bo, per quanto fricco e stimato. "In quel luogo lasciai il mio cuore e ritrover6 la felieiS. "Lei tutto ho disposto per compiere il nostro matrimonio civile, che dam a te il mio no- me, ti farit contessa Marot: il Er Cane-Lupo e la Pecorella Un cane-lupo, fijo naturale d'un lupo e d'una cagna, I Fu preso da un mereante de campagna Che io messe de guardia in un casale. Li' eonobbe una Pecora e ogni tanto, quanno che yineontrava in mezzo ar prato, parlaveno der tempo ormai passato e l'oechi je s'empiveno de pianto. -Te vojo fa' conosce manima mia: --je disse un giorno er Cane -- la vedrai: é la cagna piu' bona che ce sia. Spesso me fa 1e prediehe e me dice: Se voi Vive feliee tratta 1e pecorelle come tante sorelle. . . . E Dio, che vede tutto, ricompensa o prima o poi qualunque bon'azzione. . . . --Beenel - held la Pecora - ha raggione: ma papa? che ne pensa? Voglio far Pasqua, perché ho bisogno del perdono di Dio e del suo arnore.'Non si vive solo su questa term. Dio Ci ha creati per Lui e dobbiamo unirci a Lui. Gli uomini non sanno amarci come Dio. E quel tale signore fu vera- mente uomo dreoraggio. Seppe trovare la strada del Confessio- nale ed il giorno appresso face- Va la Santa Comunione pasqua- le nella sua Parrocchia col fer.. vore di un figliuol prodigo che ritorna al tetto del Padre. to: Si, voglio far Pasqua, perehé voglio essere_ uomo di coraggio! --Mio caro, nostra figlia sta per compiere i vent'anni. Ella ha terminato gli studi e con lau- rea; conosce le arti belle, piano, mandolino, pittura, ricamo: sa guidare rautomobile, andare in bicicletta ed é provetta sciatri- ce. Ed ora, che ne faremo di lei? ll povero marito, mestamente risponde: -Non ci rimane Che trovarle uno sposo, il qu?lt sappa dirige- re la casa, fare la cucina, lavare e rammendare la biancheria ed aver cura dei bambini. . . E poi siamo a pesto. "00.0H00-0000000000 l Sig.ra Fantechi-Tavanti '. La sola Maestra Italiana di . t Canto in Canada, il eui nome é . incluso nella lista dei piu' t grandi Artisti di Canto Italia.. t ni e Stelle di Concerto nel Mondo. : Si accettano studenti con " buona voce naturale e perso- t ct, nalit2 per l'insegnamento del g ' canto. _ rito religioso lo compiremo in Tripolitania, dove pronunzier6 la mia abiura, per non separar- mi piu' da te, .. -. .. MOOOMOOMOOOOOOOO"; "Rigo." Niun dubbio sfioré l'anma di Kabila durante quella lettura: la sua fiducia era intiera, asso- luta, le frasi del éonte le produ- cevano una ebrezza indescrivi- bile, che aeeendeva i suoi ocehi, faceva palpitare le sue nari, fre.. mere quelle labbra sanguigne. Ah! perché Elena non era te- stimone del suo trionfo! Come volentieri le avrebbe riso sur volto, mostrandosi a braccio del conte, sua leg'ittima moglie! --Viirhoria, Vittoria! - disse, appena vide l'araba, agitando il foglio. _ "Ti avverto che Gisella non ci saré: fino da ieri, ella si é ri- tirata in un convento, colpita, dalle catastrofi recenti. Dimenticando di avere riman- data bruseamente 'lea, la ri- chiamé: "Ma che imports? Tu mi ter- rai luogo di sorella, di tutto; io non so piu' vivere senza te, e se tu non accettassi il mio anello di sposo, se tu non mi appartenes- si, non mi resterebbe che mori- re. --pry sono dunque buone noti- zie, padrona? - chiese Zila col suo tono calmo, bonario. "A rivederei stasera: tieni pronta e conduci teco la fedele Zila, che ti é devata, affeziona- ta. Nell'attesa di averti con me, ti bacio. "Ma no, tu pure mi ami, tu pure aneli di essere mia, lo so, ne sono Slcuro. Non é forse eosi'? _ Una signora dice a suo mari- STUDIO 97A Bloor West - KI. 4716 ---Stanotte Saré contessa di -TRILUSSA f--""-'- Venerdi sera, alla presenza del R. V. Console, Cav. G. B. Ambrosi si sono riuniti gli uf... ficiali in Congedo della circo- scrizione consolare. Erano as- senti gli uffieiali di fuori To-. ronto. Hanno parlato il Cap. Villari sig. Gabriele e il Ten In.. vidiata Dott. Rosario. Entram- be le conferenze hanno destato il piu' vivo interesse e gli orato- ri furono congratulati dai pre- senti. CONFERENZE DI UFFICIALI Seguirono aleuni scambi di i... dee su entrambi i soggetti degli oratori, quindi gli ufficiali inte- ressarono il R. V. Console affin- ché si compiacesse di studiare il problema di rendere possihile a gli ufficiali 1e esercitazioni di seherma. Il Console aderi' a la richiesta e promise d'interassar- si subito, ritenendo ottima yr. dea. E' eosi' quasi certo Che i (signori uffieialravranno a To.. ronto la possibilité di etereita- zioni fisiche adatte al loro gra- do. TESAURIZZAZIONE II quotidiano finanziario pa- rigino 'L'Information' s c r i v e che il fenomeno della tesauriz- zazione sta raggiungendo in Francia il suo acme. Il giornale parla di quaranta miliardi di franchi sottratti alla eircolazio- ne dalla diffidenza sempre piu' viva dei risparmiatori. Nel 1926 il denaro tesaurizza- to calcolavasi in circa ventisei miliardi; alla fine del 1933 la ei- fra era esattamemte raddoppia- ta. D'aliclra parte, secondo un cal- colo fitto dall'Amministrazione delle dogane francesi, un eapi- tale di oltre quaranta miliardi di oro é oggi in mani private, "distolto dalla sua vera funzio- ne economiea". - Vedrai Che contessa bail: a partire da domani, il mio pas- sato verrii sepolto per sempre: ir? potré camminare a testa plta, al bradcio di mio marito,' de.. 'stando al mio passaggio ammi- lrazionez rispetto: sard la regina 'di atte le teste; tutte le donne m'nviteranno.; gli uomini si in- chineranno dinanai a me. Tutto questo non p116 essere lasciato passare sotto silenzio: si tratta di un fenomeno assai piu' erudele e temibile che una rivolta a mano armata: é il si... stema endoerino della Nazione che eessa di funzionare. Il pro- cesso di mummificazione della rieehezza prepara alla Nazione che deve subirlo conseguenze piu' dure di una guerra perduta, - No: ormai tutti gli ostaco- li sono rimossi dal mio cammi- ho; la vendetta che sognavo é compiuta; dei morti non ho Nu' paura, perché non erano evoca- ti che dalla mia fantasia eccita- ta, e l'avvenire d tutto per me. Marot. ---eadrona, dici sul serio? --Lo vedrai c01 tuoi occni. ----.Come? --Ase0lta.-- Karma lesse la lettera di Rigo senza accor-germ del sorriso sar- castico, enigmatico, Che sfiora- va 1e labbra di Lila. - Jo ti seguiré dunque sta. sera? - Si, Zila; tu Che sei stata a parte delle mie contrarieté, de- vi essere a parte anche della fe- licité, del mio trionfo. Ora pen- sa a farmi piu' bella che sia pos- sibile, onde il Conte Marot sia soddisfatto della sua Sposa. gi" si rassomigliano. Si sotter- ravanq eofani d'oro anehe sotto l'ultimo Drirettorio. Fu Napole- one a rigenerare 1a fiducia del popolo franeese negli istituti pubblici. Ma oggi chi la rigene- reré? - Non hai dunque piu' timo.. ri, né rimorsi, padronar Strano fatto quello della de.. moerazia franeese! Era bambi- na nel 1799: oggi é decrepita. Fra il presents e l'apno di Bru- maio ' corrono eentotrentaeinque anni.. Eppure "l'allora" e "l'og- se (seguita al prossimo numero) E quando ebbetinito aggiun- 23 Marzo, 1934

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